Stocastica
Mark Kac
Storicamente i processi stocastici furono introdotti nel mondo della scienza (e più tardi della matematica) sotto una forma assai diversa da quella derivante dalla definizione formale [...] ).
In fisica è chiaro fin dall'inizio che vi è un taglio nello spettro delle frequenze e in molti casi esso può essere stimato apriori dalla teoria; di conseguenza la covarianza di ẽ(t) non è una funzione delta di Dirac ma è del tipo
2D 2D senΩτ
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Computazione, teoria della
Fabrizio Luccio
La necessità del calcolo, pur riconosciuta dall'uomo in tutte le epoche storiche, ha condotto solo in tempi relativamente recenti a una sistemazione teorica [...] ammettendo che l'automa conservi dimensioni finite ma che possa registrare su un mezzo esterno, detto pila, un numero apriori illimitato di situazioni diverse. La pila può contenere una stringa w di lunghezza illimitata composta di caratteri di un ...
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Serie storiche, analisi delle
Franco Giusti
Finalità
Una serie storica è un insieme finito cronologicamente ordinato di osservazioni x₁, x₂, x₃,..., xT relative a un carattere X, generalmente equidistanti, [...] 470), fra cui la presunzione di validità del modello per tutte le serie storiche, i procedimenti di filtraggio stabiliti apriori e la mancanza di ogni riferimento - salvo aspetti marginali - alla struttura probabilistica delle serie storiche, la cui ...
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L'Ottocento: matematica. Metodi del calcolo numerico
Dominique Tournès
Metodi del calcolo numerico
Prima del 1870 l'analisi numerica non si era ancora sviluppata come disciplina autonoma; esisteva [...] n−1. Gauss immagina allora di prendere n punti di interpolazione indipendenti nell'intervallo di integrazione, senza alcun vincolo apriori. Grazie agli n gradi di libertà così introdotti, egli trova condizioni su questi punti affinché la formula di ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Ivor Grattan-Guinness
Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Nel presente volume la determinazione cronologica 'Settecento' [...] , che diede impulso ad alcuni aspetti della statistica matematica. In maniera a quanto pare indipendente, trovò teoremi à la Bayes sulle relazioni fra probabilità apriori e a posteriori. Gli stimoli gli venivano dall'astronomia e dalla topografia ...
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L'Ottocento: matematica. La geometria non euclidea
Rossana Tazzioli
La geometria non euclidea
Alla base dei suoi Elementi Euclide aveva posto un certo numero di definizioni (o 'termini') e di assiomi [...] geometria non può essere dimostrata e, di conseguenza, "si deve annoverare la geometria non con l'aritmetica, che è puramente apriori, ma piuttosto con la meccanica" (Gauss 1863-1933, VIII, p. 177). Un punto di vista che si contrapponeva con forza ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Algebra
Claudio Procesi
Algebra
Per comprendere la storia dell'algebra del XX sec. è necessario fare un breve quadro dello sviluppo della disciplina [...] normale. La forma che si ottiene dipende dai coefficienti del sistema ma non si tenta in nessun modo di predire apriori quale forma assumerà il sistema, si applica solo l'algoritmo che produce la forma normale. Naturalmente quando si trattano gli ...
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Invarianti, Teoria degli
Claudio Procesi
La geometria proiettiva, e le geometrie non euclidee, ebbero un grande impatto sul pensiero algebrico e geometrico del secolo scorso. Le idee scaturite da questa [...] vanno pensati come coordinate omogenee. Per avere un punto è necessario che non tutte le coordinate siano nulle e quindi determinare apriori per quali elementi di V tutti gli invarianti sono nulli. Tali elementi sono detti instabili. Nel caso di una ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle variazioni
Craig Fraser
Calcolo delle variazioni
Il problema di Euler
Nel 1744 Leonhard Euler formulò il problema principale del calcolo delle variazioni nei [...] di Weierstrass mise in discussione la validità del principio di Dirichlet come metodo generale di analisi per affermare apriori l'esistenza di talune funzioni. In effetti, per un certo periodo di tempo tale principio risultò screditato, fino ...
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Complessità algoritmica
Fabrizio Luccio
Gli studi di complessità di calcolo si sono sviluppati essenzialmente nella seconda metà del ventesimo secolo. Basati sulla formalizzazione del concetto di algoritmo, [...] si ha v∈L1 se e solo se f(v)∈L2. Si dice allora che P1 si riduce a P2, e si indica con P1⇒P2. Si noti che la riduzione polinomiale è transitiva, cioè P1⇒ sia arbitrariamente piccola, in misura stabilita apriori.
Presenteremo ora lo schema del primo ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...