Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili apriori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] dimensioni, quelli di Babilonia e Roma, evolute da piccole c.-stato a capitali di vastissimi imperi. In genere, però, le c.-stato, che, nel giro talvolta di pochi decenni, le portò a dar vita a un rinnovamento dell’antica forma della c.-stato. Il ...
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Comune dell’Umbria (449,5 km2 con 164.880 ab. nel 2020), capoluogo provinciale e regionale. È posta su un colle a 493 m s.l.m. nella Valle Tiberina, presso l’incrocio di importanti vie di comunicazione, [...] della città, la piazza IV Novembre: Palazzo dei Priori (Giacomo di Servadio e Giovannello di Benvenuto, 1293; città è stata designata Capitale italiana della cultura per il 2015, insieme a Cagliari, Lecce, Ravenna e Siena.
Provincia di P. (6337,1 ...
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Pittore (m. Firenze 1415). Formatosi accanto a Jacopo di Cione (Annunciazione, 1383, Volterra, palazzo dei Priori), collaborò anche con Ambrogio di Baldese (affreschi al Bigallo, 1386, Firenze). All'insistito [...] nel convento di S. Francesco, 1395, Prato; ecc.). Aiuto del padre, ma minore di lui per livello artistico, fu il figlio Lorenzo, orcagnesco per educazione e tendenze, con influssi di A. Gaddi e, più lievi, di Lorenzo Monaco. Sue pitture soprattutto ...
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COMPAGNINI, Raimondo
Deanna Lenzi
Nacque a Paderno, località nelle vicinanze di Bologna, il 9 luglio 1714 da Giovan Battista ed Anna Maria Negroni. A Bologna si formò come architetto teatrale e civile, [...] assai rimaneggiato) e Cagli (1754, perduto).
Il teatro delle Muse di quest'ultima città, situato nel palazzo dei Priori, a giudicare da alcuni rilievi ottocenteschi stesi in occasione di progettati lavori di restauro (Cagli, Museo civico), seguiva in ...
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LIGUSTRI, Tarquinio
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Viterbo, dove fu battezzato l'8 ag. 1564, da Giovan Pietro e Faustina Laziosi (Angeli). Non si hanno notizie sulla sua formazione artistica [...] documentato a partire dal 1587, quando iniziò un'importante serie di lavori per il palazzo dei Prioria Paolo V, cioè entro il 1621.
Fonti e Bibl.: G. Baglione, Le vite… (1642), a cura di J. Hess - H. Röttgen, Città del Vaticano 1995, I, p. 168; ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] I. Kant, quando nella Critica della ragion pura negò la possibilità di dedurre integralmente i fenomeni dagli elementi apriori della conoscenza e dunque la necessità di riconoscere in essi un nucleo indipendente e reale immediatamente percepito dal ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] momento teoretico, tra cui il cosiddetto argomento ontologico o apriori, che afferma l’esistenza di D. essere implicita fuoriesce da nuvole o dai cerchi dei cieli, benedicente o chiusa a tenere un rotolo o una corona. È presente in ambito carolingio ...
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Complesso delle indagini volte a conoscere e valutare, sulla base di teorie e metodologie diverse, i vari elementi che consentono la formulazione di giudizi su un’opera d’arte. Il concetto di c. letteraria [...] consiste in un particolare trattamento della prima, in determinate funzioni sociali demandate al secondo. Ancorata a criteri di valutazione fissati apriori, a griglie di riferimento prestabilite entro cui collocare opere e autori, la c. letteraria e ...
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L'architettura contemporanea, nellg varietà e complessità dei suoi fenomeni, si pone come netta antitesi a tutta la tradizione figurativa dell'architettura. Questo radicale distacco è generalmente spiegato [...] momento di esecuzione, per quanto tutti i problemi dell'esecuzione siano posti e risolti apriori nell'ideazione. Così devono essere posti e risolti apriori nell'ideazione tutti i problemi di carattere pratico o utilitario. Il movimento dei Deutsche ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...