Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] principio d'induzione completa, non ricavabile dall'esperienza né riducibile a mera convenzione, e contraddistinguibile quindi, secondo i requisiti kantiani, come «sintetico apriori». Nell'ambito della geometria, sotto la suggestione della scoperta ...
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Matematica
Termine, derivato dall’appellativo al-Khuwārizmī («originario della Corasmia») del matematico Muḥammad ibn Mūsa del 9° sec., che designa qualunque schema o procedimento sistematico di calcolo [...] di ricerca locale con memoria, inserendo spesso alcuni elementi di tipo probabilistico). Gli a. basati su queste nuove tecniche raramente consentono di garantire apriori in modo esatto un assegnato livello di approssimazione, ma consentono in genere ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] ai pensatori dell’idealismo romantico e parzialmente sopravvive anche nel pensiero contemporaneo. Per Kant, la c. è la forma apriori dell’intelletto, che questo impone alla realtà pensandola e giudicandola: come categorie si presentano così, in Kant ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] Kant, che definisce il c. come una rappresentazione generale di ciò che è comune a più oggetti e distingue dai c. empirici i c. puri, le cosiddette categorie, forme apriori costitutive di ogni esperienza possibile. Anche in Hegel il c. è l’essenza ...
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Teologo e filosofo tedesco (Friburgo in Brisgovia 1904 - Innsbruck 1984), fratello di Hugo. È considerato tra i maggiori teologi cattolici del sec. 20º. Partecipò come esperto al concilio Vaticano II. [...] . L'uomo, «uditore della parola», è pertanto orientato apriori verso la storia entro cui si verifica la rivelazione. Tra Si tratta di un'introduzione al cristianesimo che risponde a due esigenze: connettere organicamente tutto il mistero cristiano e ...
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Filosofia
Principio certo per immediata evidenza e costituente la base per l’ulteriore ricerca. Kant, nella Critica della ragion pura, chiama a. dell’intuizione alcuni giudizi apriori, di evidenza immediata, [...] in cui tutti gli elementi del sistema sono completamente simbolizzati e la logica del sistema è completamente formulata sotto forma di a. e di regole d’inferenza. Sistemi assiomatici che hanno, o hanno avuto, una notevole importanza sono quelli di G ...
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Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti apriori, [...] dell’esperienza pura’), affermatosi nella seconda metà del 19° sec. nell’ambito del positivismo, di cui è espressione e critica a un tempo. Si presenta come un e. radicale (che coglie cioè il fatto nella sua immediatezza, fuori da ogni sovrastruttura ...
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Filosofo tedesco (Coswig 1842 - Berlino 1918); successore di F. A. Lange all'univ. di Marburgo, il C. è uno dei principali esponenti, insieme a P. Natorp e a E. Cassirer, della scuola che da questa università [...] , la filosofia di C. si svolge in senso antipsicologistico, ponendosi come compito essenziale quello di ricercare le leggi apriori che condizionano l'oggettività pensabile. Nell'interpretazione fornita del kantismo C. rifiuta sia la cosa in sé, sia ...
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Generale e scrittore militare (Burg 1780 - Breslavia 1831); prese parte alle guerre contro la Francia dal 1792 al 1815, fu stretto collaboratore dei generali G. von Scharnhorst (1809-13) e A. von Gneisenau [...] critica della concezione settecentesca della guerra confutando, tra l'altro, la validità assoluta di norme tattiche stabilite apriori. Molte delle considerazioni di C. su aspetti permanenti della guerra, come la strategia, il primato della politica ...
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Filosofo (Düsseldorf 1922 - Niedernhausen 2017), docente nelle univ. di Kiel (1962-69), Saarbrücken (1969-72) e Francoforte s. M. (1972-90), di cui è professore emerito. Concentratosi sulla nozione di [...] linguaggio nella tradizione umanistica, ha individuato in esso l'apriori kantiano ponendo lo sviluppo della libera comunicazione come il compito etico fondamentale. Tra i suoi scritti: Die Idee der Sprache in der Tradition des Humanismus von Dante ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...