FUNZIONALE, ANALISI (v. funzionali, XVI, p. 180)
Tullio Viola
Portano questo nome gli sviluppi più moderni dell'analisi matematica, generati dalla fecondazione che le teorie classiche hanno ricevuto [...] trasformazione funzionale consiste nel considerare la relazione
come un'equazione nell'incognita x. Esso si articola, apriori, nelle due questioni seguenti:
a) Supponendo di aver sostituito nella [1] un ben determinato punto x′ ∈ Σ′, è la [1] stessa ...
Leggi Tutto
La parola censura ha varî significati. Censura è una delle punizioni previste dal vigente stato giuridico nei riguardi di funzionarî impiegati ed agenti dello stato. Censura ecclesiastica è altresì la [...] naturali e gode una sfera di libertà subiettiva apriori), e dalla concezione dello stato come mero domini furono ammessi, non mancò la più ampia riserva sul diritto sovrano. A Parma nel 1765 fu f0ndata da Filippo di Borbone, per l'ispirazione del ...
Leggi Tutto
Caratteristiche. - Le caratteristiche fisiche e meccaniche dell'alluminio variano sensibilmente, a parità di trattamento termico e plastico (temperatura di ricottura, grado di incrudimento), con la purezza, [...] impiegare nei calcoli generici (ove non sia apriori conosciuto il titolo del metallo, oppure ove interessino . Secondo R. Gadeau, il modulo di elasticità dell'alluminio di titolo superiore a 99,98 sarebbe di 6700 kg/mm2, contro i 6750 kg/mm2 del ...
Leggi Tutto
Linguaggio e realtà
Massimo Dell'Utri
Il ruolo centrale assunto dal linguaggio nell'analisi filosofica del 20° sec. ha posto in primo piano la questione della sua relazione con la realtà: in che modo [...] che - contrariamente alla tradizione filosofica che sovrappone l'insieme degli enunciati necessari all'insieme degli enunciati apriori, intrecciando la nozione di necessità e quella di apriorità - un enunciato necessario può essere empirico, ossia ...
Leggi Tutto
Nacque a Parigi il 1° n0vembre 1636 e vi morì il 13 marzo 1711. Usciva da una famiglia schiettamente borghese, illustratasi però con l'avvocatura e con le alte cariche giudiziarie, fornita di parentele [...] per eccellenza della forma astrattamente considerata. Nemico apriori di ogni libera ispirazione, convinto che la e d'accentramento ad oltranza, in cui c'era la tendenza a codificare tutte le forme della vita. All'estero il successo dell'Art ...
Leggi Tutto
VITTORIO AMEDEO II duca di Savoia, re di Sicilia, re di Sardegna
Carlo Morandi
Nato a Torino il 14 maggio 1666, morto a Rivoli il 31 ottobre 1732. Aveva nove anni alla morte del padre Carlo Emanuele [...] 'approchent de plus près ne savent pas où le prendre". La sua astuzia politica era proverbiale: non enunciava tesi e soluzioni apriori; intorno a un piano; a un progetto di massima, lavorava lungo tempo, per cavarne l'esito più vantaggioso possibile ...
Leggi Tutto
Il latino habĭtus si riconnette ad habere "avere, essere fornito", sicché habitus viene a significare "modo (di essere) che si ha" (cfr. il greco ἕξις "attitudine", da ἔχω "ho") o modo che si è finito [...] poteva (1864 e 1870-72) ricondurre ad abitudine ereditaria sia l'istinto sia l'apriori mentale. E nell'atmosfera spenceriana (Murphy, 1889) veniva a risolversi esplicitamente l'associazione delle idee - come base di tutti gli sviluppi psichici - in ...
Leggi Tutto
PARADOSSO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Eugenio Giuseppe TOGLIATTI
. L'aggettivo greco παράδοξος designa in genere tutto ciò che soverchia e contraddice la δόξα, nel suo significato più corrente [...] con criterio soltanto logico, e respinti apriori, bensì vanno considerati da un punto di una curva algebrica d'ordine n; ma, d'altra parte, per gli n2 punti comuni a due curve piane algebriche d'ordine n, i quali sono in numero non minore di n ...
Leggi Tutto
PROGRAMMAZIONE LINEARE (App. III, 11, p. 494)
Amato Herzel
LINEARE Tra gli argomenti che maggiormente hanno attirato l'attenzione degli studiosi di p. l. negli ultimi anni possono essere segnalati in [...] di "p. l. stocastica" se alcuni o tutti i parametri (A, b, c) sono variabili casuali. Una prima distinzione da fare riguarda le [10] equivalgono al sistema deterministico:
Anziché determinare apriori i valori di x che soddisfano il criterio scelto ...
Leggi Tutto
Filosofo, nato verso il 1270 (secondo alcuni, il 1266, secondo altri, il 1274). Sul luogo della sua nascita nulla si sa di sicuro: c'è chi lo fa nativo d'Irlanda, e chi di Scozia o d'Inghilterra. Secondo [...] antichi e dello stesso Aristotele non sono che dimostrazioni probabili, perché, in verità, essa non si può dimostrare né apriori né a posteriori. La ragione, per quanti sforzi faccia, non può provare che l'anima senza il corpo sia in sé sussistente ...
Leggi Tutto
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...