BARTOLOMEO da San Concordio (Bartolomeo Pisano)
Cesare Segre
Nacque nel 1262 a San Concordio, presso Pisa, dove ricevette gli ordini ed entrò nel convento domenicano di S. Caterina verso i quindici anni. [...] distanza dagli Ammaestramenti degli antichi, dato che il Cambi, legato a Geri Spini e al suo banco, ne seguì le fortune politiche; in particolare, è probabile che "il Sallustio" sia posteriore agli Ammaestramenti (Maggini), ed è certo che esso sia ...
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DATI, Giorgio
Concetta Giamblanco
Nacque a Firenze il 25 sett. 1506 da Niccolò di Piero e da Maddalena di Latino Pilli.
Sembra che la famiglia Dati sia arrivata dall'Incisa a Firenze intorno al sec. [...] di lui fino al 1535, anno in cui il D., msieme a Francesco Corsini, fu inviato da Anton Francesco Albizzi presso il principe Doria . far potete Fiorenza uguale a Roma" (B. Varchi, De sonetti, p. 149). Anche i critici posteriori non hanno mai negato il ...
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ALBANZANI, Donato (Donato degli Albanzani; Donato da Pratovecchio, o del Casentino; presso gli amici umanisti Donatus Appenninigena o Apenninigena, nome impostogli probabilmente dal Petrarca)
Guido Martellotti
nome [...] quattro vite del Supplemento di Lombardo posteriori cronologicamente alla vita di Cesare; precedenti ediz.: Polliano, presso Verona, 1476; Venezia 1527); Delle donne famose di G. Boccacci, traduz. di m. D. degli A., a cura di G. Manzoni, Bologna 1881 ...
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BENDIDIO (Bendedei, Bendedio), Marco Antonio
Cecil H. Clough
Nacque da famiglia ferrarese sicuramente prima del 1517. Celio Calcagnini scrisse nel novembre 1536 in una lettera "magna virtute iuveni [...] di lettere, I, pp. 79 s.; non si trovano nemmeno nelle edizioni posteriori (cfr. Borromeo, [1805] , p. 7, e Frati, p. Mantova: Le Lettere, II, Mantova 1962, pp. 564-66 (v. anche a p. 603); V. Pacifici, Ippolito secondo d'Este, Cardinale di Ferrara, ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] all’uso di rimatori trecenteschi (Pelosi 1990: 94) e posteriori. Lo schema rimico dei piedi è variabile, ma è necessario il poeta si ‘congeda’ dal proprio componimento e/o lo ‘invia’ a uno o più destinatari). Di norma più breve della stanza, il ...
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Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche da un punto di vista descrittivo-sistematico, storico-funzionale ecc., ma non [...] i compiti primari della p. aristotelica, di talune p. posteriori, nonché di quella moderna disciplina che va di nuovo sotto di Max Brod rispetto alla p. di F. Kafka ecc.), sia a livello puramente implicito, in quanto una p. è comunque supposta da un ...
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Mitologia
Essere di statura e forza straordinaria cui sono attribuite imprese eroiche, costruzioni di città ecc. Il nome dei G. della mitologia greca fu esteso a tutte le figure extraumane che in numerose [...] , con la parte superiore umana, e le gambe serpentiformi, a spirale, e terminanti in teste di serpenti. L’aspetto anguiforme nome antico della penisola macedonica di Pallene, ma i poeti posteriori la portano in Tessaglia, in Tracia o in Italia nella ...
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Termine con cui si suole designare quella poetica e quel gusto che furono propri, in Italia, degli scrittori posterioria G. D’Annunzio, raccolti per lo più intorno alla Voce; e quindi la letteratura e [...] struttura: cioè l’idea che la poesia non possa essere che a frammenti e, come tale, inconciliabile con la narrativa, la drammaturgia, da A. Soffici, appunto, a G. Papini, a C. Linati a C. Sbarbaro, da G. Boine a P. Jahier, contribuirono a creare una ...
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Poeta lirico greco (fine del 7º-prima metà del 6º sec. a. C.), siciliano. Il suo nome, sembra, fu Tisia, ma fu chiamato Σιησίχορος, perché "ordinatore del coro". Visse quasi tutta la lunga vita a Imera, [...] in essa già appare il mito di Enea che fugge in Esperia. A S. si devono la creazione della lingua poetica, a sfondo omerico con colorazione dorica, di cui si serviranno i posteriori poeti corali, e l'uso della struttura triadica (strofe, antistrofe ...
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Retore (n. Cirta, Numidia, inizio sec. 2º d. C. - m. 170 circa). È il più notevole rappresentante della cultura pagana del suo secolo; la sua attività è volta pressoché esclusivamente ad esaltare i valori [...] e di Lucio Vero. Gli scritti di F. furono scoperti dal card. A. Mai in un palinsesto bobbiese del sec. 6º, di cui la parte gli scritti di F. risultano preziosi per i grammatici posteriori), la ricerca affettata di semplicità, l'uso di preziosismi ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...