Storico ateniese (430-354 a. C. circa), figlio di Grillo e di Pandora, del demo di Erchia; di famiglia aristocratica, militò (404) contro i democratici di Trasibulo. Fu discepolo di Socrate senza però [...] alle sue imprese e lo seguì poi anche in Grecia combattendo a Coronea (394) contro la sua patria Atene, dalla quale era e immeschinito, per dir così, a immagine e somiglianza di S.: esse sono posteriori e incomparabilmente inferiori all'Apologia e ...
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Storico statunitense e filosofo della scienza (Cincinnati 1922 - Cambridge, Massachusetts, 1996). Pensatore tra i più acuti e controversi del Novecento, a lui si deve innanzitutto quella proficua interconnessione [...] successivamente insegnato storia della scienza nelle università della California a Berkeley (1958-64) e di Princeton (1964- nuova fase di scienza "normale". Nei suoi scritti posteriori (The essential tension: selected studies in scientific tradition ...
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Filosofo e scienziato greco (n. Apamea di Siria 135 a. C. circa - m. metà sec. 1º a. C.). Scolaro di Panezio di Rodi, fu con lui uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta media stoa: per la vastità [...] e l'universalità dell'interesse scientifico superò peraltro di gran lunga il maestro, manifestandosi a noi, più in forza dell'enorme influsso esercitato sul pensiero posteriore che attraverso le sue opere, quale una delle più complesse e imponenti ...
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Apologista cristiano (3º-4º sec.), di origine africana (Firmianus non significa "di Fermo"). Scrittore raffinato e dallo stile ciceroniano, sebbene pensatore modesto, è figura di notevole importanza soprattutto [...] di millenarismo, mentre certi passi dualistici e fortemente elogiativi di Costantino hanno dato origine a discussione tra chi sostiene trattarsi di interpolazioni posteriori e chi invece li fa risalire allo stesso autore. Il De ira Dei (circa ...
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Dottore della Chiesa (n. forse Jarrow 672 o 673 - m. ivi 735), uno dei maggiori se non "il più grande erudito dell'Alto Medioevo" (Manitius), educato e vissuto nei monasteri di S. Pietro a Wearmouth (od. [...] , che costituisce i capitoli 66-71 dell'opera); e con il Martyrologium (derivato dal geronimiano e a noi pervenuto con aggiunte posteriori) iniziò la serie dei cosiddetti "martirologî storici". Più importanti ancora, per i moderni, le opere storiche ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] vita, che sembra si sia estesa tra il 360 e il 270 a. C.; incerte sono le notizie circa la sua formazione culturale, anche carattere sempre più mitico, onde a lui furono attribuite anche concezioni posteriori. La fonte principale delle dottrine di ...
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Architetto, urbanista, scrittore olandese (Purmerend 1890 - Wassenaar 1963). O. è considerato tra i principali esponenti del razionalismo europeo e del filone ideologico estetico nato dal Bauhaus, dopo [...] 50) e la sistemazione del centro. Più interessanti sono invece alcune opere posteriori al 1950, nelle quali sono riproposti i temi compositivi razionalisti: palazzo per la società Esveha a Rotterdam, palazzo dei Congressi all'Aia (1956-63, con H. Oud ...
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Regista cinematografico (Calanda, Aragona, 1900 - Città di Messico 1983), uno dei maggiori della storia del cinema. I primi tre film sono tre punti di riferimento obbligati: Un chien andalou (1929), sorta [...] altrove sono presenti motivi che troveranno sviluppo e completezza stilistica in opere posteriori, da Nazarín (1958) a Viridiana (1961), a El ángel exterminador (1962), fino a Tristana (1969), Le charme discret de la bourgeoisie (1972), Le fantôme de ...
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Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrina della luce e il concetto di illuminazione [...] commento di Simplicio); commentò tra l'altro gli Analitici posteriori. Nella sua filosofia (esposta in numerosi scritti, tra qui il valore che le matematiche hanno per R. come essenziali a spiegare la realtà fisica (e con esse, l'importanza primaria ...
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Figlio (n. 401 - m. 450) di Arcadio, fu incoronato nel 402 e successe al padre nel 408. Lodato per la sua religiosità, T. promosse (15 febbr. 438) la pubblicazione del grande Codice teodosiano, raccolta [...] lui perpetrata sul concilio di Efeso (449), detta latrocinio di Efeso. A T. II si deve la nuova, grandiosa cinta di mura di Costantinopoli di Teodosio II e di Valentiniano III, posteriori alla compilazione del Codice teodosiano, e costituzioni dei ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...