Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] e varia in conseguenza. Così in ungherese vi sono due serie di vocali, anteriori (ä é ő ö ü ű) e posteriori (aá o ó u ú), e nella stessa parola non si possono avere vocali dell’una e dell’altra serie: per es., ház-hoz «presso la casa» ma kert-hez « ...
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ANSELMO da Besate
Cinzio Violante
Nacque probabilmente a Besate (località sulla riva sinistra del Ticino, fra Milano e Pavia), che gli diede la denominazione, mentre l'appellativo di "peripatetico", [...] Hozelino quando questi - nel 1053-1054 - era stato cancelliere regio.
Non si conoscono di A. altre notizie posterioria questa ultima, che pur si riferisce a un momento in cui egli doveva avere un'età non molto superiore ai quarant'anni.
Fonti ...
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Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] d'olivo sui mercati dello Stato pontificio (dal 1825 al 1860) e a Roma (dal 1823 al 1890), ivi 1957; Monete e zecche dello Stato o si riferiscono ad anni posterioria quelli da noi esaminati. Si riferiscono invece a problemi inerenti al governo della ...
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BURLAMACCHI, Pacifico
Marisa Desideri Trigari
Nacque a Lucca nel 1465 circa da Pietro e Angela di Paolino Bernardini, di famiglia mercantile molto agiata e influente. Il suo nome al secolo fu Filippo. [...] priore del convento di S. Maria della Quercia presso Viterbo. Tornato a Lucca, fu sottopriore del convento di S. Romano dal 1513 al 1518 si aggirava attorno al 1524, non essendo menzionati fatti posterioria tale data; l'autore, che, per vari indizi, ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] ultimi due generi di prove, fondate sulla causalità, e cioè aposteriori, hanno avuto particolare fortuna le ‘cinque vie’ di s. fuoriesce da nuvole o dai cerchi dei cieli, benedicente o chiusa a tenere un rotolo o una corona. È presente in ambito ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] . Dalla scolastica del sec. 14º S. riprende anche l'atteggiamento critico rispetto alle "vie" tomiste (come rispetto a ogni argomento aposteriori), di cui indica il limite nella loro incapacità di provare l'esistenza di un unico essere spirituale ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] traboccante di energia, G., come avrebbe scritto aposteriori Machiavelli, "procedè in ogni sua cosa impetuosamente; n.s., XXIV-XXV (1988-89), ad indicem; P.G. Fabbri, G. II a Cesena, in Critica storica, XXVI (1989), pp. 175-204; Id., G. II ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] Bernardo di Chiaravalle e sulla sua volontà, efficacemente indagata dalla critica tanto sulla base dei suoi scritti quanto aposteriori con l'esame degli edifici realizzati. Il carattere dell'architettura informata dalla personalità di Bernardo e la ...
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Gregorio VII, santo
Ovidio Capitani
Poche sono le notizie biografiche sicure che lo riguardano, pur essendo G. una delle personalità più note del periodo storico che abbiamo riconosciuto come Medioevo, [...] per ordine di Enrico III: ma il racconto di Bruno di Segni ha il chiaro sapore di una ricostruzione aposteriori, a tutto beneficio di una "omologazione" di una coerente azione antisimoniaca, intesa nell'accezione più larga, sin dagli inizi della ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...