Regista cinematografico statunitense (Middletown, Connecticut, 1911 - Atene 2008). Si affermò soprattutto con Brute force (1947), violenta descrizione della situazione carceraria, The naked city (1948), [...] nel quale lo schema del film giallo serve, ancora, a creare un efficace ritratto ambientale. Intenti metaforici sono alla di interessi permane nelle opere posteriori: Fedra (1962), Topkapi (1964), Promise at dawn (1970), A dream of passion (1978), ...
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Medico e filosofo ebreo (Candia 1460 circa - ivi dopo il 1491), noto anche come Helias Cretensis; studiò e insegnò a Padova, dove ebbe (1480-82) come discepolo G. Pico della Mirandola (per il quale compose [...] più parafrasi e commenti di Averroè), che egli seguì poi a Firenze e a Perugia. Nella sua opera principale, Bĕḥīnath ha-Dāth ("Esame nucleo originario in polemica con gli sviluppi dottrinarî posteriori, soprattutto con le dottrine cabbalistiche) e lo ...
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Regista cinematografico francese (Noisy-le-Sec, Parigi, 1908 - Parigi 2008). Dopo aver svolto una lunga attività di montatore, esordì nella regia nel 1937, con Ne tuez pas Dolly. Tra le sue opere, generalmente [...] suo film più noto, e comunque più discusso, rimane Dieu a besoin des hommes (1950), apologo di argomento religioso, a tinte forti e toni drammatici molto scanditi. Tra i lavori posteriori vanno ricordati La minute de verité (L'ora della verità, 1952 ...
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Figlia (390 circa - 450) dell'imperatore Teodosio il Grande e di Galla; fu presa in ostaggio nel 410 da Alarico; sposò Ataulfo cognato di Alarico, e, dopo la morte di questi, fu restituita dal re goto [...] Valentiniano III, resse l'Impero di Occidente, non estranea agli intrighi di corte. Fu sepolta nel mausoleo imperiale presso S. Pietro in Vaticano; secondo tradizioni posteriori, sarebbe stata trasportata a Ravenna nel mausoleo che ne porta il nome. ...
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Filosofo della scuola eleatica (sec. 5º a. C.). Comandò la flotta samia nella battaglia in cui questa vinse quella ateniese, nel 441-40. Restano dieci frammenti dell'opera in prosa ionica Sulla natura [...] dello pseudoaristotelico De Melisso Xenophane Gorgia, che a M. si riferisce, si può avere , da Aristotele in poi, hanno a lungo pesato sulla tradizione. Caratteristica dell M., il suo permanere eternamente identico a sé stesso, onde anche le realtà ...
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Scrittore tedesco (Neuwied, Renania, 1888 - Lehnitz, Berlino, 1953). Medico di professione, almeno agli inizî, durante la prima guerra mondiale, cui partecipò, divenne pacifista. Passato alla politica [...] nel 1945. Negli anni 1950-51 fu il primo ambasciatore a Varsavia della Repubblica Democratica Tedesca. Dopo inizî in ambito Ebrei da poco in atto in Germania. Più scopertamente propagandistici i drammi posteriori al 1945 (Thomas Münzer, 1953). ...
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Di nobile famiglia, legata alla dinastia longobarda dei principi di Salerno (Salerno tra il 1015 e il 1020 - ivi 1085). Uomo coltissimo nelle lettere e nella medicina, fattosi monaco (1054), dopo un breve [...] come il carme De Cassino monte, o quelli indirizzati a Ildebrando, o ai principi salernitani Gisulfo e Guido, hanno di medicina, De quattuor humoribus corporis humani e De pulsibus, restano rifacimenti posteriori). È detto santo, sebbene senza culto. ...
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Filosofo francese (Birmandreis, Algeria, 1918 - La Verrière, Yvelines, 1990). Dal 1948 "agrégé-répétiteur" nella École normale supérieure. Membro del partito comunista dalla Liberazione, A. è stato uno [...] 1965, trad. it. 1967; Lire le Capital, 1965, in collab. con altri, trad. it. 1968), A. ha distaccato radicalmente le opere giovanili di Marx da quelle della maturità (posteriori al 1845), sostenendo che esiste fra le une e le altre una vera e propria ...
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Regista cinematografico statunitense (Santa Monica 1927 - Yucca Valley 2023). La sua produzione è stata sempre rivolta verso un cinema di tipo sperimentale, caratterizzato soprattutto da un uso dell'immagine [...] nel 1966), nel quale l'intento di ricreare un mondo onirico si avvale di una vena surreale e fantastica abbastanza originale. Alcune opere posteriori (Lucifer rising, 1967 e Invocation of my demon brother, 1971) non sembrano aggiungere molto ...
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Matematico e logico (Mannheim 1841 - Karlsruhe 1902); prof. al politecnico di Karlsruhe, fu eminente algebrista. Classiche le sue Vorlesungen über die Algebra der Logik (3 voll., 1890-95), in cui viene [...] elaborato sviluppo del calcolo delle relazioni di Peirce. Si deve a S. anche un'anticipazione, in relazione al problema dell russelliana dei tipi. La sua opera influenzò notevolmente, fra i logici posteriori, G. Peano, L. Couturat e C. I. Lewis. Opere ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...