Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] . Dalla scolastica del sec. 14º S. riprende anche l'atteggiamento critico rispetto alle "vie" tomiste (come rispetto a ogni argomento aposteriori), di cui indica il limite nella loro incapacità di provare l'esistenza di un unico essere spirituale ...
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Giurista, filosofo, teologo e filologo olandese (Delft 1583 - Rostock 1645). Considerato il fondatore del diritto naturale, o giusnaturalismo, moderno, nella sua opera principale De iure belli ac pacis [...] del danno arrecato per colpa propria, il poter essere soggetti a pene tra gli uomini" . Tutto questo sarebbe valido anche natura razionale e sociale dell'uomo, un criterio aposteriori, consistente nello stabilire se essa è ritenuta giusta ...
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Economista inglese (Londra 1900 - Fulbourn, Cambridge, 1976); di orientamento marxista, ha insegnato al Trinity College di Cambridge e all'univ. di Londra. Interessante soprattutto la sua risposta alle [...] , risposta fondata sulla considerazione della pianificazione come sistema di coordinamento a priori delle decisioni di investimento, ritenuto più efficiente del meccanismo aposteriori del mercato libero ai fini dell'accumulazione e dell'aumento ...
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Matematico inglese (18º sec.), membro della Royal Society. Postumo (1763) fu pubblicato un suo scritto di fondamentale importanza per lo studio delle cosiddette probabilità aposteriori, nel quale pervenne [...] a una formula che porta il suo nome. ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] al "meraviglioso" moderno e alla sua vocazione popolare; e proietteranno un'ombra tenace su tutti i romanzi posteriori, contribuendo a rafforzare preclusioni e riserve e incoraggiando con il proprio esempio gli sbocchi, atipici in ambito europeo ma ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] che ben può dirsi allegorica. Ma altro è interpretazione allegorica, altro concezione allegorica: la prima è come un'etichetta che si attacca aposteriori dall'esterno all'opera compiuta in sé e vivente di vita propria; e può essere diversa ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] e all'Accademia dei Lincei); Discepoli (148, di allievi o collaboratori, da Castelli a Cavalieri, Viviani, Torricelli); Posteriori (49, relativi a Leopoldo de' Medici e Accademia del Cimento). Una descrizione (La Collezione Galileiana della ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] traboccante di energia, G., come avrebbe scritto aposteriori Machiavelli, "procedè in ogni sua cosa impetuosamente; n.s., XXIV-XXV (1988-89), ad indicem; P.G. Fabbri, G. II a Cesena, in Critica storica, XXVI (1989), pp. 175-204; Id., G. II ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] tecnica di Leonardo, condizionata certamente dalla limitata diffusione dei suoi testi (a parte il Libro di pittura, ‘ricostruito’ però aposteriori da Francesco Melzi – l’allievo a cui Leonardo aveva lasciato per testamento, insieme ai disegni, anche ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] di quegli anni: l'istinto diventa pulsione. Anche Fabre registrava il parziale discernement dei suoi imenotteri, e aposteriori presentiamo l'avvento dei paradigmi etologico e sociobiologico. Il terso orizzonte psicobiologico di Forel si offusca ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...