Con il termine comparativismo si intende l'attività di ricerca che si fonda sull'approccio comparativo allo studio di fenomeni distinti, separati gli uni dagli altri nel tempo e/o nello spazio. In alcuni [...] confini nazionali sono spesso intervenuti, aposteriori, a separare configurazioni sostanzialmente unitarie da (trad. it. Roma 2000).
G.M. Fredrickson, White supremacy: a comparative study in American and South African history, New York-Oxford 1981. ...
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Metodo di fisica teorica basato sulla simulazione al calcolatore di un sistema di più atomi e/o molecole interagenti, eseguita risolvendo numericamente le equazioni del moto classiche per le particelle [...] spesso quindi l'uso di sistemi relativamente piccoli per lo studio di un problema specifico può essere giustificato solo aposteriori. Tuttavia l'esperienza ha mostrato che in generale le proprietà di volume sono solo debolmente dipendenti dal numero ...
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TERZO MONDO
Giampaolo Calchi Novati
(App. IV, III, p. 631)
Nonostante l'approvazione da parte dell'ONU, nel 1974, dei principi che in teoria avrebbero dovuto istituire un "nuovo ordine economico internazionale", [...] L'ultimo episodio di quel particolare clima fu il vertice Nord-Sud tenuto a Cancún (Messico) il 22-23 ottobre 1981; vi parteciparono i capi gli ex-territori coloniali delle potenze europee.
Vista aposteriori, l'idea di una trattativa su un insieme ...
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Corrente politica che mira a conciliare l'unione dei singoli stati con la loro reciproca autonomia e che ha avuto una funzione storica notevole in varî tempi e in varî paesi (v. federazione). Particolare [...] suo programma italiano, in armonia con le esigenze della Chiesa e con la coscienza cattolica del paese. Le ragioni storiche sono addotte aposteriori, come giustificazioni di un'idea politica. La federazione, nel pensiero del Gioberti, doveva servire ...
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Nel termine concetto sono originariamente compresi due sensi: l'attività della concezione (che si contrappone alla passività del senso) e il risultato di quest'atto, il concepito. Attribuendo a Socrate [...] diversi intelletti.
Di qui si vede come i nostri concetti obiettivi non possono essere a priori, cioè indipendenti dalla realtà delle cose esteriori, ma aposteriori, cioè dipendenti dall'esperienza delle cose reali, nelle quali si considera ciò che ...
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Fra i delitti contro l'amministrazione della giustizia il cod. pen. ital. del 1930 considera una particolare categoria di delitti contro l'attività giudiziaria, ai quali appartiene il favoreggiamento. [...] dalla compartecipazione criminosa. Ed è figura piuttosto recente, ché da principio i fautores erano considerati complici v aposteriori". Solo più tardi fu chiara l'impossibilità di considerare complicità un'attività che in nessun modo ha contribuito ...
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Matematico inglese, nato a Richmond (Surrey) il 16 agosto 1821, morto a Cambridge il 26 gennaio 1895. Esercitò a Londra fino a 42 anni la professione legale, pur non interrompendo mai l'intensa produzione [...] materiale empirico di fatti particolari, da cui poi, per geniale induzione, assurgeva a vedute e a risultati generali, che solo aposteriori assodava deduttivamente. Dei quasi novecento suoi lavori, molti riguardano l'analisi (funzioni rappresentate ...
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SINTESI
Guido Calogero
. In generale, il termine di sintesi designa ogni forma conoscitiva che partendo da elementi singoli giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all'analisi, la quale [...] analisi dai dati di partenza), dai giudizî sintetici aposteriori, proprî della conoscenza induttiva (che accresce col riproduce in certo modo la stessa concezione kantiana, dà a tale unione il nome di "sintesi primitiva". Diverso significato ...
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Regista del cinema russo, nato a Riga nel 1898 e morto a Mosca il 10 febbraio 1948. Compì studî di ingegnere edile e fu scenografo presso Meyerhold. Avviato al cinema da Lupu-Pick, divenne uno dei principali [...] sua estetica sta l'affermazione della preminenza del montaggio aposteriori sugli altri elementi sintattici del film. In Sciopero ( dell'interprete non attore: i personaggi dei suoi film a quell'epoca, infatti, vertevano più che altro sulla massa ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] al "meraviglioso" moderno e alla sua vocazione popolare; e proietteranno un'ombra tenace su tutti i romanzi posteriori, contribuendo a rafforzare preclusioni e riserve e incoraggiando con il proprio esempio gli sbocchi, atipici in ambito europeo ma ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...