In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce aposteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale [...] , ha i caratteri dell’universalità e necessità, ed è sinonimo di ‘forma’, ‘trascendentale’, e di ‘puro’. All’opposto, aposteriori (cui spettano i caratteri della particolarità e contingenza) è ciò che la ragione riceve, ed è sinonimo di ‘empirico’ ...
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. Termine filosofico, opposto a quello di a priori, e indicante perciò, in generale, ogni conoscenza a cui il pensiero non giunga per forza propria, con una riflessione di carattere universale, bensì per [...] apprensione o elaborazione di dati empirici, condizionati da una realtà ad esso esterna. Per i varî modi in cui, nella storia del pensiero, venne concepita l'antitesi dell'a priori e dell'aposteriori, v. a priori. ...
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aposteriori
Termine della filosofia medievale («da ciò che è posteriore»), usato per indicare, in contrapposizione all’espressione a priori, ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza. Per [...] i vari modi in cui è stata concepita tale antitesi, nella storia del pensiero e in particolare nella filosofia kantiana, ➔ a priori/aposteriori. ...
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risignificazione aposteriori
Tendenza (detta anche effetto retroattivo) dell’apparato psichico (➔) a connotare con nuovi significati eventi appartenenti al passato. ...
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Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] ebbero il nome di τὰ μετὰ τὰ ϕυσικά («le trattazioni posterioria quelle circa la natura»). Il μετά non esprimeva quindi che ultima nel principio conoscitivo e intellettivo, la m. viene a combaciare con la psicologia o con la gnoseologia o con la ...
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Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] e varia in conseguenza. Così in ungherese vi sono due serie di vocali, anteriori (ä é ő ö ü ű) e posteriori (aá o ó u ú), e nella stessa parola non si possono avere vocali dell’una e dell’altra serie: per es., ház-hoz «presso la casa» ma kert-hez « ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] , città particolarmente fiorenti in età augustea, ad Alcántara, a Salamanca ecc. I maggiori centri archeologici della S. sono Ampurias, Numanzia e Tartesso.
Tra i rari monumenti cristiani (posteriori al 4° sec.: battistero sotto la cattedrale di ...
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Nacque a Brivio, in provincia di Como, il 5 dicembre 1804, morì a Milano l'11 marzo 1895. Uomo d'una prodigiosa alacrità, facilità, costanza nel lavoro, giovò grandemente, più che alla scienza storica [...] occhio di storico le nebbie di personali rancori e disdegni.
A lui infatti sembrava, più forse del vero, di essere stato L'Ottocento, Milano 1911. Fra i tanti articoli su lui, posterioria tali repertorî, indicheremo almeno V. Mikelli, C. Cantù. ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] una zona, pure pianeggiante, sormontata da lunghi allineamenti di dune continentali, che secondo S. Lencewicz sono di età posteriorea quella del löss e sono state costruite dai venti occidentali, anche adesso prevalenti nel paese La regione intorno ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...