Filosofo, nato a Parigi il 28 novembre 1792, morto a Cannes il 14 gennaio 1867. Nel 1810 entrò nella Scuola normale, che s'apriva allora per la prima volta. Ivi ebbe professore di retorica il Villemain, [...] devono a lui la pubblicazione a Berlino e accusato di carbonarismo e di cospirazione. Anche per intromissione di Hegel fu posto sei mesi dopo in libertàla société du XVIIe siècle (M.me de Longueville, la duchesse de Chevreuse, M. me de Sablé, M. me ...
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Celebre chansonnier francese, nato a Parigi il 19 agosto 1780, morto il 16 luglio 1857. Suo padre, Jean-François de B. de Mersic, infatuato dell'idea di una sua pretesa nobiltà (proveniva in realtà da [...] la repubblica e per lalibertà. Lesse, già in quegli anni, l'Henriade del Voltaire e la Gerusalemme del Tasso nella traduzione del Mirabaud: finché a nuove (Chansons, 2.me recueil); perde il posto e si guadagna tre mesi di carcere a S. Pelagia, nella ...
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Nacque il 6 agosto 1651 nel castello di Fénelon nel Périgord, da nobile e antica famiglia, e morì a Cambrai il 7 gennaio 1715. Dopo i primi studî fatti nell'università di Cahors, andò a Parigi ove frequentò [...] conciliando libertà e autorità, prepari la donna a compiere degnamente la sua me Guyon, Parigi 1907; A. Delplanque, F. et ses amis, Parigi 1910; L. Boulvé, De l'hellénisme chez F., Parigi 1897; G. Gidel, La politique de F., Parigi 1907; A. Albalat, La ...
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Poeta francese, nato il 20 ottobre 1762 a Galata (Costantinopoli), morto il 25 luglio 1794 a Parigi. Il padre, Louis, commerciante a Costantinopoli, ove tenne anche l'ufficio di console, aveva sposato [...] a Parigi, vi rimase fino al '90, solitario e triste, pure osservando gl'Inglesi e la loro poesia, e ammirando il diffuso sentimento della libertà Fanny (M. me Lecoulteux), e riprese il poema dell'Hermès. Alla fine del '93 era di nuovo a Parigi, mentre ...
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Alexandre Davy de la Pailleterie Dumas, drammaturgo e romanziere, nacque il 24 luglio 1803 a Villers-Cotterets (Aisne), e morì il 6 dicembre 1870 a Puys (presso Dieppe). A quattro anni perdette il padre, [...] a precettori due sacerdoti; ma agli studî preferì i giuochi della palestra e lalibertà della campagna. Crebbe così robusto, ed esaltò poi sempre, nelle sue opere, la (1831). Una violenta passione per M.me Mélanie Waldor, che certo fu quella che ...
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MONCALIERI (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Anna Maria BRIZIO
Armando TALLONE
Francesco LEMMI
Cittadina del Piemonte nella provincia di Torino, situata a S. del capoluogo, in amena posizione alla [...] me ricadrà ormai la responsabilità del futuro; e nei disordini che potessero avvenire non avranno a dolersi di me, ma avranno a dolersi l'autorità dello stato e lalibertà dei cittadini. La nuova camera elesse a presidente Pier Dionigi Pinelli e ...
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Nato a Ribemont in Piccardia il 17 settembre 1741, morto a Bourgla-Reine il 29 marzo 1794. Studiò a Reims e al collegio di Navarra. A sedici anni discuteva una tesi di matematica; a ventisette un volume [...] e lalibertà che la Rivoluzione ha proclamate, soverchia ogni altra preoccupazione e induce il C. a rivolgere tutta la sua e scientifica.
Edizioni: Œuvres complętes de C., pubblicate da M. me Condorcet col concorso di Cabanis e di Garat, voll. 21, ...
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Filosofo e pedagogista, nato a Perugia il 23 dicembre 1899 da umile famiglia, morto a Perugia il 19 ottobre 1968. Fu professore ordinario di pedagogia dal 1956, a Cagliari, poi a Perugia. Sostenne giovanissimo [...] parte, Rebora, Michelstaedter, Boine dall'altra. Libertà religiosa, democrazia diretta, difesa della scuola pubblica, e marginali, fino alla tesi: "non accetto la morte, considero i morti come compresenti ame non meno che i vivi".
Opere: Elementi di ...
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Poeta sudamericano, nato a San Salvador il 18 marzo 1809, morto nel luglio 1845. Da piccolo visse nel Guatemala donde era originaria la famiglia, e sempre rimase al servizio di quella repubblica prima [...] lo stesso autore: "Non credendomi capace di fare la traduzione completa, e neppure volendo, per lalibertà del suo stile, attirar su di mela qualifica di licenzioso che gode quel poeta, mi limitai a copiare qualcuna delle sue grazie". In El reloj ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] , e tutti li accoglie ma non si abbandona e conserva di fronte a ciascuno di essi il suo equilibrio superiore e la sua libertà. Cosicché si è portati a dar ragione, almeno in parte, a quei critici che hanno insistito più o meno vagamente sull'ironia ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
s. m. Atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità. ♦ Chiamo «abilismo» il razzismo verso quelli come me e Pistorius. In tanti anni di sport non ho mai visto un'ostilità simile contro il doping....