Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] (1932; La mummia) di Karl Freund, dell'uomo-lupo in The wolf man (1941; L'uomo lupo) di George Waggner, il primo dei veri e serie di Superman, in quella di Batman, sino ad arrivare a Spider-Man (2002) di Sam Raimi, con accentuazioni ora dell'aspetto ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] i suggerimenti dell'attore o del cameraman-regista. Man mano che le pellicole si allungavano, diventando brevissimi 'idea di adattare The clansman di Th. Dixon Jr dando vita a The birth of a nation (1915; Nascita di una nazione). Nel 1916 Woods passò ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] della teoria purovisibilista e autore di Wie man Skulpturen aufnehmen soll? (1896), opuscolo tradotto le arti figurative, Firenze 1955, in "Film", 1956, 5-6, nr. monografico.
A. Bazin, Peinture et cinéma, in Qu'est-ce que le cinéma?, 2° vol., ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] Roy Hill, John Frankenheimer, Francis Ford Coppola. Un caso a sé fu quello di Mike Nichols, che dopo il successo nel all'attrice protagonista (Marlee Matlin); in quella del 1988 Rain man (Rain man ‒ L'uomo della pioggia) di Barry Levinson ha ottenuto ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] il film biografico Freud (1962; Freud, passioni segrete) di John Huston, fino ad arrivare a film sperimentali e d'avanguardia come quello diretto da Yvonne Rainer, The man who envied women (1985).Dagli anni Sessanta in poi si sono moltiplicati i film ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] love of Zero (1927) e The life and death of 9413 ‒ a Hollywood extra (1927), la coppia Melville Webber e Sibley Watson The fall (Flaming creatures, 1963) a Ron Rice (The queen of Sheba meets the atom man, 1964), da Brakhage a Snow. Nei film di ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] era addobbata con artigli e antenne aracnoidi; in The incredible shrinking man (1957; Radiazioni BX distruzione uomo) il protagonista diventa sempre più piccolo fino a raggiungere dimensioni molecolari: nel processo di riduzione si scontra prima con ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] Body heat, 1981, Brivido caldo, di Lawrence Kasdan e Vivement dimanche!, 1983, Finalmente domenica!, di F. Truffaut, sino a Basic instinct, 1992, di Paul Verhoeven e The man who wasn't there, 2001, L'uomo che non c'era, di Joel ed Ethan Coen), mentre ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] un f. a e. tardosurrealista come Dreams that money can buy (1948), girato negli Stati Uniti da Hans Richter, cui collaborarono Marcel Duchamp, Alexander Calder, Fernand Léger, Max Ernst e Man Ray, quanto all'antologia onirica Konna yume o mita (1990 ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] coups (1959; I quattrocento colpi) di François Truffaut o di À bout de souffle (1960; Fino all'ultimo respiro) di Jean- the North (1922; Nanouk o Nanuk l'eschimese) sugli eschimesi, o Man of Aran (1934; L'uomo di Aran) sui pescatori delle isole Aran ...
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manata
s. f. [der. di mano]. – 1. a. Ciò che si può tenere in una mano (meno com. di manciata): una m. di sale, di lupini, di monete; come locuz. avv., a manate, a piene mani, abbondantemente: raccogliere, buttare, distribuire a manate. b....
mania
manìa s. f. [dal gr. μανία, affine a μαίνομαι «smaniare, essere pazzo»; cfr. il lat. tardo manĭa]. – 1. a. Termine usato un tempo nel linguaggio medico per indicare varî tipi di disturbi mentali, e ancora vivo nel linguaggio com. con...