Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] e il 1912), costretto, nel 1923, per mancanza di mezzi, a distruggere i negativi di parte dei suoi film, è sopravvissuto oltre immaginato con un suono rivoluzionario di un'ampiezza straordinaria. The man who knew too much (1956; L'uomo che sapeva ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] Nanook of the North (1922; Nanouk o Nanuk l'eschimese) e di Man of Aran (1934; L'uomo di Aran) di Robert Flaherty, o di basa su un precedente film dallo stesso titolo girato nel 1937 da William A. Wellman e che subi-rà un rifacimento nel 1976, con la ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] spesso il progetto della conquista e anche del self-made man statunitense, ma tra il Ringo-John Wayne di Stagecoach ( essenziali del romance sono il primo e il primissimo piano, ma a volte anche il gesto di una mano o il movimento inconsulto di ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] e si spinse fino all'ultima stazione della ferrovia occidentale, scoprendo quel luogo così duttile. The squaw man ebbe un tale successo che indusse altri a seguire l'esempio di DeMille, così che nel 1920 l'area intorno al ranch dei Wilcox giunse ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] dimanche (1983; Finalmente domenica!) è una commedia-thriller, omaggio al genere creato nel 1934 con The thin man (L'uomo ombra) di Woodbridge S. Van Dyke, e a tutto il cinema in b. e n.; eppure, prima di avviare le riprese, Truffaut deve scrivere al ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] non essere avversati da produttori e distributori. Griffith ricorda che nel 1913 la sua compagnia, la Biograph, lo considerava only a movie man, "solo un uomo di cinema", non degno quindi di dirigere un film con la stessa autorità di un vero stage ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] punto da cui viene mostrato, in base a quello che lo spettatore vede e che ha visto in precedenza o potrà addirittura cambiare di senso se verrà visto da un altro punto di vista. Nel film di John Ford The man who shot Liberty Valance (1962; L'uomo ...
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Digitale, cinema
Paolo Marocco
Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui [...] Alex Proyas The crow (1993; Il corvo ‒ The crow), ferito a morte da un colpo d'arma da fuoco durante le riprese. Sul la qualità realistica dell'effetto 'metamorfosi' a cui si sottopone l'attore Kevin Bacon in Hollow man (2000; L'uomo senza ombra) ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] del tutto preclusa. Fra i primi registi a usarla ci furono Hal Ashby in Bound for glory (1976; Questa terra è la mia terra), J. Schlesinger in Marathon man (1976; Il maratoneta) e John G. Avildsen in Rocky (1976). Nel film di Asbhy c'è una sequenza ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] del regista nei titoli di testa e a dedicargli il cartello unico, directed by, fatto che si consoliderà poi un po' dovunque fra la fine degli anni dieci e l'inizio degli anni venti" (Albano 1999, p. 83). Man mano, insomma, che si passava dal prodotto ...
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manata
s. f. [der. di mano]. – 1. a. Ciò che si può tenere in una mano (meno com. di manciata): una m. di sale, di lupini, di monete; come locuz. avv., a manate, a piene mani, abbondantemente: raccogliere, buttare, distribuire a manate. b....
mania
manìa s. f. [dal gr. μανία, affine a μαίνομαι «smaniare, essere pazzo»; cfr. il lat. tardo manĭa]. – 1. a. Termine usato un tempo nel linguaggio medico per indicare varî tipi di disturbi mentali, e ancora vivo nel linguaggio com. con...