La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] poco dopo, però, Simon Mayr, un tedesco attivo a Padova, e ilsuo discepolo italiano Baldassarre Capra ne pubblicarono uno simile in che potesse essere l'effetto di due satelliti, uno per ciascuno dei due lati del pianeta. Egli fece circolare un ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] il significato dei principali segni convenzionali in essa contenuti.
Matematica
In tab. 2 A, B, C, D sono indicati alcuni s. matematici, riportando per ciascunoil primo a Dio Padre, quelli dal secondo al settimo a Gesù Cristo Figlio di Dio suo ...
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Rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due o più cose, fatti, concetti.
Esposizione, orale o scritta, con cui si danno informazioni intorno allo stato di una questione, ai risultati [...] (per il richiamo dell’una e dell’altra missione diplomatica nel suo complesso, in seguito a una grave oltre alla forma insiemistica si usa anche indicarla scrivendo il simbolo R tra gli elementi di ciascuna coppia. Per es., per indicare la r. binaria ...
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Fisica
Livello energetico
Nell’ambito della fisica quantistica, ognuno dei valori discreti che può assumere l’energia di un sistema, per es. un atomo, o di una particella in un sistema, per es. un elettrone: [...] zone di confluenza tra un fiume e un suo affluente. Le variazioni del l. di base generale ’alto verso il basso, si passa da una scistosità per fratturazione a una di costante.
Paletnologia
Livello culturale
Ciascuno dei piani di stratificazione di ...
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Matematica
In algebra, particolare tipo di endomorfismo di un insieme A dotato di una qualsiasi struttura algebrica. Si tratta precisamente di un endomorfismo π (diverso dall’endomorfismo identico) idempotente [...] Il più semplice esempio di p. è costituito dalla proiezione, per es. ortogonale, di uno spazio vettoriale su di un suo sottospazio; altro esempio è l’operatore che a grigi. Utilizzando inoltre un DMD per ciascuno dei 3 colori fondamentali (rosso, ...
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Solido geometrico limitato da un numero finito di poligoni disposti in modo tale che ciascun lato sia comune a due e a due soli poligoni (come, per es., nel cubo, nelle piramidi, nei prismi): facce del [...] nel suo significato il piano di appartenenza di ciascuna faccia lascia tutto il p. in uno solo dei 2 semispazi individuati dal piano; altrimenti il proiettività sopra una retta. Ne esistono di 5 tipi: a) gruppi ciclici o della piramide regolare: z′ = ...
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Anatomia
Parte della testa dell’uomo situata inferiormente alla parte anteriore del cranio. Si trova in rapporto di continuità con la base del cranio ed è sostenuta da una complessa impalcatura ossea, [...] caratteristiche sono dovute a lesioni che colpiscono i centri corticali del nervo facciale, le fibre piramidali cortico-bulbari, il nucleo pontino (malattie vascolari, tumori in senso lato), o il tronco periferico nel suo decorso endocranico (tumori ...
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In matematica, si chiamano metodi, o procedimenti di a. o, semplicemente, a., procedure alle quali si ricorre per rappresentare enti matematici (numeri, misure, funzioni ecc.) in modo non esatto, ma sufficientemente [...] a dire che il segmento l è compreso, per es., tra 3 e 4 m, tra 35 e 36 dm, tra 357 e 358 cm, tra 3576 e 3577 mm. Fermandoci a un certo punto del confronto, diremo che la misura del segmento è compresa tra 3576 e 3577 mm: diremo che ciascuno ...
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Fisica
Numero che indica in qual modo le grandezze fondamentali intervengono nelle singole grandezze derivate, individuandone l’unità di misura in funzione delle unità fondamentali. Una certa grandezza [...] ciascunaa un opportuno esponente; più esattamente il termine d. sta a indicare questi esponenti, ciascuno dei quali può essere, a ).
Matematica
Si dice che il piano ordinario è un ente a 2 d. perché la posizione di un suo punto P è individuata da ...
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(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] d2=0, e l'omologia di (M,d) è il modulo bigraduato {Hpq(M)}={ϰ(dpq)/ζm(dp−a q-b)}. Allora una sequenza spettrale E={(En,dn)} n=1,2,.., in ℬ è una successione E1,E2,... di A-moduli bigraduati, ciascuno con un differenziale dn di dato bigrado, e con un ...
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ciascuno
agg. e pron. indef. [lat. quisque (volg. *cisque) unus, con la a della prima sillaba tratta prob. dal gr. κατά; cfr. cadauno e l’ant. catuno]. – Indica una totalità di persone, richiamando però l’attenzione sui singoli: ciascun uomo,...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...