ciascuno [lat. quisque (volg. ✻cisque) unus, con la a della prima sillaba tratta prob. dal gr. katá; cfr. cadauno e l'ant. catuno]. - ■ agg. indef., solo al sing. [ogni componente di una totalità, preso [...] singola persona, spesso seguìto da compl. partitivo: c. riceverà la sua parte; va dato a c. ilsuo; c. di noi, c. di voi] ≈ (non com.) ciascheduno, ognuno. ▲ Locuz. prep.: per ciascuno [con valore distributivo: riceveremo dieci euro per c. (o per ...
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tutto [da una var., non bene spiegata, del lat. totus "tutto, intero", forse ✻tuttus o ✻tuctus influenzato dal plur. cuncti "tutti"]. - ■ agg. 1. a. (solo al sing.) [di oggetto, quantità e altro, senza [...] . 1. [al plur. masch., tutte le persone: t. possono sbagliare; t. per uno, uno per t.] ≈ [solo al sing.] ciascuno (a c. ilsuo), [solo al sing.] ognuno. ‖ [solo al sing.] (non com.) chicchessia, [solo al sing.] chiunque. ↔[solo al sing.] nessuno. 2 ...
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Fabio Rossi
Il succedersi degli eventi - F. e destino designano il succedersi ineluttabile degli eventi, ora casuale ora regolato da forze occulte o divine, secondo le diverse credenze. Dei due termini, [...] una finalità occulta degli eventi, ora all’insondabilità e alla casualità di questi ultimi (aciascunoilsuo destino). Un sinon. non del tutto sovrapponibile è sorte, usato in accezione per lo più positiva: una volta o due la sorte l’aveva chiamato ...
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fato s. m. [dal lat. fatum, der. di fari "dire, parlare"] (pl. -i; ant. le fata). - 1. (mitol.) [nella cultura antica, potenza inesorabile cui nessuno si può sottrarre] ≈ destino. 2. [il succedersi ineluttabile [...] una finalità occulta degli eventi, ora all’insondabilità e alla casualità di questi ultimi (aciascunoilsuo destino). Un sinon. non del tutto sovrapponibile è sorte, usato in accezione per lo più positiva: una volta o due la sorte l’aveva chiamato ...
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dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] denaro: gli ha dato la bicicletta per pochi soldi] ≈ cedere, vendere. ↔ ‖ *acquistare, *comprare. m. [attribuire: d. aciascunoilsuo; quanti anni gli dai?] ≈ ascrivere, assegnare, attribuire, conferire, riconoscere. n. [colpire con botte e sim.: d ...
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stagione /sta'dʒone/ s. f. [lat. statio -ōnis, propr. "sosta, fermata"]. - 1. [ciascuno dei quattro intervalli di tempo durante i quali l'anno resta diviso dai passaggi del Sole agli equinozi e ai solstizi] [...] stagionale; fuori stagione 1. [che si matura prima o dopo ilsuo tempo, che viene prodotto in serra in epoche diverse da quella tempo, intempestivo. ⇓ prematuro, tardivo. 2. (estens.) a. [lasso di tempo adatto per determinate attività o tipico ...
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Fabio Rossi
eccesso. Finestra di approfondimento
Criteri dell’eccesso - Il concetto di «superare un limite determinato» può essere espresso da vari sost., tra i quali e. è il più generico. Se il superamento [...] anche abuso (di abuso in abuso, io era giunto a riconquistare la mia primitiva libertà col consenso di Giuliana [G. D’Annunzio]), legato talora alla sfera dei comportamenti civici: (ilsuo è un abuso di potere); o, ancora più accentuati, incontinenza ...
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gemello /dʒe'mɛl:o/ [lat. gemellus, dim. di gemĭnus "doppio"]. - ■ agg. 1. [nato nello stesso parto con uno o più fratelli o sorelle: fratelli g.] ≈ (lett.) gemino. 2. (fig.) [di oggetti, che è uguale [...] , doppio, geminato, (lett.) gemino. ↔ singolo, unico. ■ s. m. 1. (f. -a) a. [ciascun individuo nato in un parto plurimo]. b. (estens.) [persona molto simile a un'altra: sembra ilsuo g.!] ≈ alter ego, clone, copia, sosia. c. [oggetto molto simile ...
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eccesso /e'tʃ:ɛs:o/ s. m. [dal lat. excessus -us "l'oltrepassare"]. - 1. a. [l'eccedere, il superare un limite determinato: prendere una multa per e. di velocità] ≈ abuso, dismisura, eccedenza, esagerazione, [...] anche abuso (di abuso in abuso, io era giunto a riconquistare la mia primitiva libertà col consenso di Giuliana [G. D’Annunzio]), legato talora alla sfera dei comportamenti civici: (ilsuo è un abuso di potere); o, ancora più accentuati, incontinenza ...
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capire [lat. capĕre, con mutamento di coniug.] (io capisco, tu capisci, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere, ma i tempi comp. sono rari), non com. [poter entrare in un luogo, esservi contenuto, spec. fig.] [...] , intendersi, (fam.) prendersi, sintonizzarsi. 2. [capire ciascuno ciò che l'altro intende dire: credo che ci siamo giustificare (se si è pronti anche a passar sopra a errori, omissioni e sim.: ilsuo è un comportamento non facile da giustifi ...
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Romanzo (1966) dello scrittore italiano L. Sciascia (1921-1989). Come nel romanzo Il giorno della civetta (1961), del quale ripeté il successo, e nella commedia L'Onorevole (1965), partendo dalla rappresentazione della realtà siciliana e mescolando...
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere di realizzare il diritto con provvedimenti...