Città dell’Inghilterra (164.000 ab. nel 2008), capoluogo dell’Oxfordshire. È situata all’estremità meridionale di una terrazza incuneata fra il Tamigi e il Cherwell, suo affluente di sinistra. I fiumi [...] College di William of Wykeham indicano invece la tipologia dei college successivi (porta turrita, servizi distribuiti intorno a un grande cortile, cappellaa T unita alla hall): Christ Church (16° sec.), completato da C. Wren; Keble College (1876) di ...
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Architetto e disegnatore (Lione 1727 - Parma 1801); si formò a Lione, Parigi e, ottenuto il Grand Prix (1745), giunse a Roma dove fu anche in contatto con G. B. Piranesi. Di nuovo a Parigi (1750), disegnò [...] una modernità classica e razionale. Dopo aver lavorato al Palazzo Ducale di Colorno (1753-55, Veneria, grande sala, progetto di cappella), a Parma ristrutturò la Piazza Grande con la nuova facciata di S. Pietro (1759-60), tra il 1760 e il 1770 lavorò ...
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Scultore (Chaumont 1698 - Parigi 1762). Studiò con il padre, Jean-Baptiste (1667-1742), poi a Parigi (1722) con G. Coustou. Fu in seguito a Roma (1723-32), dove eseguì progetti di tombe e fontane, ritratti [...] Corsini). Fra le opere compiute dopo il suo ritorno in patria sono da ricordare: a Versailles, tre gruppi per la fontana di Nettuno e un bassorilievo per la cappella; a Parigi, 24 statue per la chiesa di Saint-Sulpice, la fontana di rue de Grenelle ...
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Pseudonimo dell'architetto Charles-Édouard Jeanneret (La Chaux-de-Fonds, Neuchâtel, 1887 - Roquebrune-Cap-Martin 1965). Frequentata la scuola d'arte nella sua città natale, completò la sua formazione con [...] il cugino P. Jeanneret, iniziò la fortunata attività di architetto a Parigi; le sue premesse teoriche trovarono pratica attuazione e campo sulle superfici piane. Esemplari di questa fase sono: la cappella di Notre-Dame-du-Haut, Ronchamp, 1950-54; il ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] una profonda mutazione con l'inserimento al centro del cerchio di una struttura architettonica acappella che tese a definirsi come fulcro compositivo - sino a eliminare la fascia esterna - e supporto diretto per i bracci portalampade. Un esemplare ...
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GIAN FRANCESCO da Tolmezzo (Giovanni Francesco Dal Zotto)
Carlotta Quagliarini
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore friulano che, come testimonia l'iscrizione apposta nel 1493 a firma degli [...] datazione tra il 1499 e il 1500, l'affresco con l'Annunciazione in una lunetta di un grande ambiente, originariamente adibito acappella, al pian terreno del Castello di Torre di Pordenone (Goi, 1988, p. 509), e, con una datazione più tarda (entro il ...
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GUCCI, Santi
Gerardo Doti
Nacque a Firenze intorno al 1530 da Giovanni di Niccolò, detto Giovanni della Camilla, e da Marietta di Santi Birbi di San Gervasio, sposata in seconde nozze (Milanesi; Sokołowski). [...] preceduto da un breve spazio fiancheggiato da due padiglioni adibiti, rispettivamente, acappella e a biblioteca, rafforzanti l'assialità della composizione.
Durante il soggiorno a Janowiec nel 1587, il G. eseguì nella chiesa parrocchiale della città ...
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GASSE, Stefano (Étienne)
Mauro Venditti
Nacque a Napoli nel 1778, in una modesta famiglia, da Étienne, di origine francese, e da Luigia Minotti, napoletana.
Con il gemello Luigi (Louis-Silvestre), che [...] tempi recenti dagli scavi di S. Lorenzo Maggiore). Tra i progetti non realizzati si ricordano quello per S. Maria aCappella Vecchia (1807) e di Montecalvario (con due soluzioni); mentre fu costruito quello di Monteoliveto (1808: andato poi distrutto ...
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SAINT-BENOIT-SUR-LOIRE
E. Vergnolle
SAINT-BENOÎT-SUR-LOIRE (Floriacum, Fleury, Saint-Benoît-de-Fleury nei docc. medievali)
Centro della Francia, situato nel dip. Loiret, a km 35 a S-E di Orléans, nel [...] livelli: un piano terreno che funge da atrio alla chiesa e uno superiore, originariamente adattato acappella secondo la tradizione merovingia, tradizione tuttavia profondamente rinnovata attraverso un'interpretazione formale già pienamente romanica ...
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FERRARI (Ferrario), Dionigi Maria
Rita Binaghi Picciotto
Figlio di Giovanni Battista e Lucrezia Lampugnana (Milano, Arch. st. civ., Materie, cart. 556), probabilmente di nobili natali (Milano, Arch. [...] della Curia arcivescovile di Milano (Sezione III, Spedizioni diverse, pacco 28). L'interno, perfettamente conservato, è oggi adibito a "cappella dei morti" e ci parla di una religiosità nuova per la metà del Settecento, di una religiosità "che allo ...
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cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappellata
s. f. [der. di cappello]. – 1. Colpo dato col cappello. 2. Quantità di roba che può essere contenuta in un cappello: una c. di noci; fare i quattrini a cappellate, in grande quantità. 3. pop. Fare una c., lo stesso che fare una...