Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] moderna di uno Stato non più estraneo di fronte ai problemi del lavoro, non più teso soltanto a reprimere con la forza le agitazioni operaie, ma arbitro e legislatore attento ai diritti e ai doveri di tutte le classi sociali. Gli ultimi anni ...
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Eugenio Pacelli (Roma 1876 - Castel Gandolfo 1958). Fu nunzio apostolico (dal 1920) a Berlino, segretario di Stato e collaboratore di Pio XI. Eletto papa (1939) alla morte di questi, si pronunciò più volte [...] milioni di casi. Per Roma, il suo intervento per farla riconoscere «città aperta», se non riuscì a evitare i bombardamenti, valse però a impedire che la città divenisse campo di battaglia fra due eserciti; per questo P. XII fu acclamato il 5 giugno ...
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Complesso di teorie e tecniche che assumevano la loro ispirazione dalle pratiche tendenti a ottenere la trasmutazione dei metalli vili in oro, la pietra filosofale, l’elisir di lunga vita. Il termine deriva [...] forze occulte presenti nel cosmo, tenti di provocare o modificare processi naturali.
Di qui appunto gli stretti legami dell’a. con la magia e l’astrologia: spesso i processi magici sono processi alchemici e le operazioni alchemiche si avvalgono delle ...
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Presso gli antichi Ebrei, anno dichiarato santo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) che cadeva ogni 50 anni e nel quale la legge mosaica [...] dal pontefice Bonifacio VIII nel 1300, quando uno straordinario senso di aspettativa fece convergere a Roma insolite masse di pellegrini. Le scadenze per la celebrazione del giubileo furono fissate da Bonifacio VIII ogni 100 anni; poi, in seguito ...
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Giovanni de' Medici (Firenze 1475 - Roma 1521), secondogenito di Lorenzo il Magnifico; destinato alla carriera ecclesiastica, si laureò a Pisa in diritto canonico, avendo già ottenuto fin dalla fanciullezza [...] per averne più valido appoggio contro il pericolo luterano. Come reggitore dello stato papale fu mite, benché stroncasse con la condanna a morte del card. Alfonso Petrucci una dubbia congiura; ma sul piano fiscale si mostrò esoso, per far fronte alle ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] riforma della Chiesa, l'applicazione dei decreti del concilio in tutti gli Stati, la crociata.
Vita e opere
La famiglia era di modesta estrazione sociale. A quattordici anni entrò nel convento domenicano di Voghera, dove prese il nome di fra Michele ...
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Nome assegnato al partito luterano dei principi tedeschi firmatari della solenne protestatio, la rivendicazione di diritti presentata nel 1529 alla dieta di Spira che aveva confermato la condanna di M. [...] Lutero (➔) emessa dalla dieta di Worms: la ‘protesta’ era firmata dai principi Giovanni di Sassonia, Filippo d’Assia, Giorgio particolarmente in Italia, il termine protestanti serve a designare le confessioni che direttamente o indirettamente ...
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Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] precedente, punì i riottosi e i ribelli, e sancì infine, con una decisione assai grave, la proibizione dell'investitura laica. Questa decisione, invisa a ogni sovrano laico, fu addirittura un motivo di conflitto in Germania, ove Enrico IV non voleva ...
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Ambrogio Damiano Achille Ratti (Desio 1857 - Città del Vaticano 1939). Dopo aver studiato a Desio, quindi nei seminari diocesani di Milano e nel Seminario lombardo di Roma, dove fu ordinato prete il 20 [...] del nuovo Stato della Città del Vaticano e, sostenitore delle ricerche scientifiche e dei progressi tecnici, affidò a G. Marconi la realizzazione della Radio vaticana (che inaugurò il 12 febbr. 1931 con un solenne radiomessaggio) e ricostituì (28 ...
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Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] degli ordini sacri), fu in contrasto con i Della Rovere per Camerino e compì la famosa infeudazione a Pier Luigi di Parma e Piacenza, oltre le nomine a cardinali dei giovanissimi nipoti, Alessandro e Ranuccio Farnese, e Guido Ascanio Sforza. Per ...
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la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...
a fortiori
‹a forzi̯òri› locuz. avv., lat. mediev. (sottint. ratione: «a più forte ragione»). – Tanto più, a maggior ragione. Nella logica, è detto argomento a f. quello che mira a provare che la tesi in questione ha delle ragioni ancor più...