Guillaume de Grimoard (Grisac, Mende, 1310 circa - Avignone 1370). Benedettino, dopo aver insegnato diritto canonico in diverse università francesi, fu abate di St.-Germain d'Auxerre, poi di S. Vittore [...] di Marsiglia. Nel 1352 iniziò la sua carriera diplomatica, svoltasi soprattutto in Italia come legato di Clemente VI e di e della Romagna. Convinto che fosse necessario il ritorno del papato a Roma, vi si trasferì nel 1367; ma il soggiorno romano ...
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Teologo francescano, commentò le Sentenze a Parigi verso la metà del 14º sec. (1357; ma forse anche prima del 1354): svolse dottrine scotiste in senso nominalistico. Tra le sue tesi più caratteristiche: [...] perfezioni nell'essenza di Dio, possibilità logica della creazione d'un mondo infinito (contro la posizione aristotelico-tomista), la conoscenza infallibile dei futuri contingenti. Altre dottrine sono proprie della tradizione francescana, soprattutto ...
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Ecclesiastico (Milano 1500 - Bergamo 1558). Eletto da Paolo III governatore di Roma (1536-39), fu successivamente nominato referendario delle due segnature (dal 1539), vescovo di Borgo S. Sepolcro (1539), [...] di Gesù), vescovo di Saluzzo (1546). Partecipò al concilio di Trento (1546-48), dove fece valere la sua competenza canonistica, e fu quindi nunzio a Venezia (1554-56). Nominato infine arcivescovo di Milano (1556), non poté prendere possesso della sua ...
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Francesco Saverio Castiglioni (Cingoli 1761 - Roma 1830). Vescovo di Montalto (1800), fu da Napoleone I (1808) confinato a Milano, poi a Pavia, infine a Mantova. Restaurato il potere pontificio, fu creato [...] maggiore. Eletto papa (1829), va ricordato per l'avversione a ogni forma di nepotismo, per l'ostilità alle società segrete come segretario di stato il cardinale G. Albani, ritenuto vicino all'Austria, procurò di non scontentare la Francia. ...
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Cardinale (Ceccano 1787 - Lenola 1849). Uditore in varie nunziature, poi nunzio a Torino, fu creato cardinale nel 1844 e inviato a reggere la legazione di Forlì, ove si fece amare per la saggia prudenza [...] del governo. Segretario di stato dall'8 ag. 1846, presidente dei ministri dal 12 giugno 1847, perse però rapidamente la propria popolarità e il 7 luglio 1847, contrario all'istituzione della guardia civica, presentò le sue dimissioni. Nel 1848 ...
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Ecclesiastico italiano (Casoria 1877 - ivi 1944). Sacerdote (dal 1901) a Roma, minutante alla Segreteria di stato, professore nella Accademia dei nobili ecclesiastici, rappresentò la Santa Sede a Berna [...] (1918), poi a Parigi (1926). Cardinale (1935), segretario di stato (1939-44) di Pio XII, contribuì a dirigere la politica della Santa Sede nel tormentato periodo della seconda guerra mondiale. ...
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VIGILIO
Antonio Zieger
. Vescovo, nato a Roma verso il 364, morto nella Val Rendena il 25 giugno 405. Figlio di nobile famiglia, dopo aver studiato a Roma, passò ad Atene per completare la sua cultura. [...] dalla Epistola ad Vigilium episcopum de Judaica incredulitate, direttagli da Celso. Il suo zelo per la predicazione lo portò a diffondere la religione nei territorî del Lago di Garda, nella Valsabbia, nella Valtrompia. Portatosi nella Val Rendena ...
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VINCENZO Ferreri (Ferrer), santo
Giuseppe De Luca
Nacque nel 1350 a Valenza. Il 5 febbraio 1367 prese l'abito domenicano. Dal 1385 al 1390 tenne corsi pubblici al clero di Valenza, dopo i quali pare [...] il grande scisma; ma si rifiutò di prendere parte al concilio di Costanza. Morì sull'ora di vespro, il 5 aprile 1419 a Vannes in Bretagna. La sua tomba divenne meta di pellegrinaggi e sede di prodigi. Il 3 giugno 1455 Callisto II lo dichiarò santo; e ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] des Templiers de Metz, Mémoires de l'Académie royale de Metz 16, 1834-1835a, pp. 436-445; id., Peintures à fresques du XIVe siècle existant àla citadelle de Metz, ivi, 1834-1835b pp. 446-456; V. de Cussy, Visite des monuments de Metz, CAF 13 ...
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GREGORIO VI, papa
Antonio Sennis
Il suo nome di nascita era Giovanni. Alcune fonti gli attribuiscono inoltre l'ulteriore appellativo Graziano sia da solo sia unito a Giovanni (per un elenco completo [...] ancora solidi appoggi in seno alla Curia, Enrico III ordinò che fosse condotto prigioniero in Germania, probabilmente a Colonia, accompagnato da Ildebrando.
La possibilità di una nuova accessione di G. VI al soglio pontificio si presentò quando, il 9 ...
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la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...
a fortiori
‹a forzi̯òri› locuz. avv., lat. mediev. (sottint. ratione: «a più forte ragione»). – Tanto più, a maggior ragione. Nella logica, è detto argomento a f. quello che mira a provare che la tesi in questione ha delle ragioni ancor più...