Avventuriero e poeta (Livorno 1743 - Vicenza 1803). Abate, poi militare, poeta (1775-77) dei teatri cesarei a Vienna, poco fortunato riformatore del teatro a Napoli (1787), di nuovo poeta del teatro imperiale [...] a Vienna (1793), sempre povero e malaticcio. È il più famoso autore italiano di "drammi lacrimosi" (il più noto: I solitarii, 1770). Scrisse un lungo lubrico poema, La Corneide, un poema contro la Rivoluzione francese, La Batavia e la Belgia liberate ...
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Poeta italiano (Melilli 1843 - Roma 1913); da modi pratiani e aleardiani che si avvertono soprattutto nella raccolta A mia madre (1863) e nei Versi (1869), il C. passò - attraverso l'esperienza di Nuovi [...] Gli eroi della soffitta (1880), opera polemicamente impegnata e palpitante d'una sdegnosa amarezza. Non diversa ispirazione muove la commedia I ribelli (1875), mentre un velato scetticismo circola nella raccolta Funeralia, del 1885, con più sensibili ...
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Poetessa (Lucca 1763 - ivi 1837), più nota col nome arcade di Amarilli Etrusca. Aveva già ottenuto grandi successi come danzatrice, quando sposò (1789) P. Landucci e cominciò a dedicarsi esclusivamente [...] improvvisatrice, riscosse le lodi del Parini, del Monti, dell'Alfieri, del Bettinelli, del Pindemonte. Ha lasciato, tra l'altro, il poema La morte di Adone (1790), un altro poema in 20 canti, La Teseide (1805), e due volumi di Poesie varie (1805-06). ...
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Letterato e patriota (Milano 1788 - Belgirate 1852); sottoposto a processo insieme con F. Confalonieri e condannato al carcere duro, fu (1836) graziato e deportato in America; amnistiato, prese parte alle [...] Cinque giornate di Milano. Nel 1815 aveva redatto - ma non fu pubblicato - il manifesto per la Biblioteca italiana; fu tra i primissimi corifei del romanticismo (Avventure letterarie di un giorno, 1816) e uno dei fondatori del Conciliatore (1818), ...
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Erudita (Venezia 1465 circa - ivi 1558). Padrona della lingua greca e latina, scriveva versi elegantissimi, componeva orazioni ed epistole (che ci sono rimaste), disputava di scienza e filosofia; conosceva, [...] un portento. Pare che il senato veneto si opponesse alla sua partenza, quando Isabella d'Aragona nel 1488 la voleva alla sua corte. Alle ristrettezze economiche la sottrasse la nomina a superiora dell'ospitale di S. Domenico di Castello (1547). ...
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Verseggiatore (Piacenza 1429 circa - Ferrara 1483 o 1484), vissuto presso gli Sforza, i Colleoni e gli Estensi. Lasciò, oltre a molte rime, un poema in 12 libri di capitoli ternarî, Sforzeide, una Vita [...] della Vergine Maria, in terzine (1471), e la raccolta di novelle in distici elegiaci, De proverbiorum origine (post. 1503), che ebbe larga diffusione in un rifacimento italiano in prosa (Proverbi in facetie, 1518). Scrisse inoltre il Libro dell'arte ...
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Commediografo, poeta, erudito (Roma 1754 - ivi 1827). Ministro delle Finanze sotto la Repubblica Romana (1798-1800). Scrisse: Del moderno teatro comico e del suo restauratore C. Goldoni (1794); Scherzi [...] pittorici e poetici (1795); la Vita di Angelica Kauffmann (1810), apologhi, epigrammi. È noto per le sue 16 commedie (pubbl. 1790-98), che si ispirano a Goldoni e Molière, vivaci e venate di satira; la migliore è Il cortigiano onesto. ...
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Letterato (S. Marcello Pistoiese 1807 - Prato 1855), sacerdote. Collaborò attivamente a una collezione di classici latini commentati, curandovi l'edizione di Virgilio e di alcune opere di Cicerone; tradusse [...] gli inni di Callimaco e, fra l'altro, la Lucrèce di F. Ponsard. Negli anni 1847-48 scrisse, con lo pseudonimo di Lorenzo Selva, su varî giornali e riviste di tendenza liberal-moderata. Fu accademico della Crusca. ...
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Filologo classico (Codroipo, Udine, 1897 - Roma 1980), prof. univ. dal 1936, ha insegnato letteratura latina all'univ. di Napoli. Opere: Cicerone (1929); L'Eneide e la poesia di Virgilio (1932); Studi [...] virgiliani (1947); Da Plauto a Terenzio (1946-47); Tacito (1973). Ha diretto Latinitatis Italiae medii aevi inde ab a. CDLXXVI usque ad a. MXXII lexicon imperfectum (4 voll., 1939-64; rist. 1970). ...
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Letterato e giornalista italiano (Venezia 1851 - Milano 1934), redattore del Corriere della Sera (1876-82) e dell'Illustrazione Italiana (1882-1917). Scrittore garbato e piacevole, deve soprattutto la [...] sua fama a raccolte di aneddoti e curiosità storiche, specie sul Risorgimento: Il salotto della contessa Maffei (1895); La principessa Belgioioso (1902); I fratelli Bandiera (1912); C. Porta e la sua Milano (1921); ecc. ...
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la qualunque loc. s.le f. (iron.) Una cosa qualunque che viene detta a sproposito, per superficialità o incapacità di argomentare, talvolta con lo scopo di abbindolare chi ascolta. ◆ È corretto l'utilizzo dell'espressione "la qualunque"? - Premesso...
la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...