Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] di tutto il suo percorso, evidenziandone, sia pure in una sorta di esagerazione didattica, l'aspirazione di fondo a far uscire la poesia fuori di sé, nella direzione di una ritrovata pertinenza e concretezza. Alla sua lunga attività pubblicistica e ...
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Critico letterario e scrittore italiano (Biella 1901 - Roma 1967). Tra i maggiori critici del Novecento, mise a punto, in un panorama dominato dal crocianesimo, un sistema interpretativo nuovo che si giovava [...] apriva alle esperienze europee.
Vita
Definì assai precocemente la sua personalità intellettuale nella Torino di Gramsci e Gobetti M. Gromo e S. Solmi, la rivista Primo tempo mentre attendeva a studî di matematica, giurisprudenza e finalmente lettere ...
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Scrittore e musicista italiano (Fano 1880 - Roma 1952). Fu tra i fondatori della Ronda; collaboratore e critico musicale di numerosi giornali e riviste (La Concordia, 1915-16; Il Tempo, 1917-22; Corriere [...] suoi libri di viaggio, frutto di "corrispondenze" inviate a varî giornali (Parigi, 1933; Il sole in trappola, sempre più dal limbo dei ricordi. Le opere del B. sono state riordinate, a cura di E. Falqui, in 2 voll.: Il paese del melodramma e altri ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] istituzione", cioè l'esilio volontario per amore di libertà. Fu in Svizzera sino all'anno seguente, in lotta con la miseria; poi passò a Londra (e visse ad alterni periodi nel centro della città e nei sobborghi), dove fu assai bene accolto e poté ...
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Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] macchinosità scenografica, lontana eredità del Monti. Proprio questi aspetti deteriori del C. finirono col piacere a troppi: donde il distacco, tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, dei raffinati, anche per il clima ormai decadentistico ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] , in una perdita di "freschezza e naturalezza di modi", notevole è in questo romanzo lo sforzo di aprire la nostra narrativa a tematiche che le erano estranee e che più tardi sarebbero state riprese, in un mutato clima spirituale, soprattutto da ...
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Scrittore italiano (Roma 1889 - ivi 1962), fu tra i fondatori della Ronda. Esordì con il racconto lirico-simbolico Pazienze e impazienze del Maestro Pastoso (1914); seguirono raccolte di prose fra l'invenzione [...] ricordi di guerra, Umori di gioventù (1920), Salti di gomitolo (1920), la serie delle "passeggiate" romane (poi raccolte, a cura di A. Bocelli, in Rugantino, 1942), Michelaccio (1924), La dolce calamita (1929, nuova ed. col titolo Beato fra le donne ...
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Uomo politico e studioso italiano (Napoli 1826 - Torre del Greco 1895). Esponente di spicco della Destra storica, fu deputato e relatore della legge sulle guarentigie. Storico, filosofo e filologo di spessore, [...] , ma dovette poi trasferirsi in Piemonte. Qui strinse rapporti col Rosmini e col Manzoni, e si dedicò a studî filosofici (notevole la sua traduzione della Metafisica di Aristotele) e letterari: fra questi specialmente importanti le lettere sul Perché ...
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Scrittore (Torino 1919 - ivi 1987). Ha offerto una delle più alte testimonianze sulla tragica realtà dei lager in Se questo è un uomo (1947), dove ha descritto la sua esperienza di ebreo deportato ad Auschwitz; [...] i salvati. Pubblicò anche libri di poesie (L'osteria di Brema, 1975; Ad ora incerta, 1984), un'antologia delle letture a lui più care (La ricerca delle radici, 1981), una traduzione del Processo di F. Kafka (1983) e due raccolte di articoli (L'altrui ...
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Scrittore italiano (Polizzi Generosa, Palermo, 1882 - Fiesole 1952); prof. di letteratura tedesca nelle univ. di Torino (1909-10) e di Roma (1910-17), poi nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano [...] (fra cui Goliath, the march of fascism, 1937; trad. it. 1946). Postume sono apparse alcune raccolte di suoi articoli e saggi: Da Dante a Thomas Mann (a cura di G. Vallese, 1958); La città assoluta e altri scritti (a cura di M. Robertazzi, 1962), ecc. ...
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la qualunque loc. s.le f. (iron.) Una cosa qualunque che viene detta a sproposito, per superficialità o incapacità di argomentare, talvolta con lo scopo di abbindolare chi ascolta. ◆ È corretto l'utilizzo dell'espressione "la qualunque"? - Premesso...
la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...