In qualunque accezione si voglia adoperare il verbo procomplementare permettersi, la reggenza corretta è con la preposizione di, come si evince anche dalla lettura della voce permettere nel Vocabolario [...] Treccani.it (specialmente negli usi estensivi a ...
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La concordanza corretta deve concordare, diciamo così, con quello che intendiamo dire. Il pronome relativo che si riferisce all’antecedente diretto, il nome pezzi, di numero plurale. Pertanto la frase [...] corretta è «uno dei pezzi che vanno rimossi». Se ...
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Non mettiamo il nostro lettore in nessuna categoria negativa, per carità! Lo ringraziamo, viceversa, dei toni civilissimi delle sue considerazioni e speriamo che possa in lui riassorbirsi quella delusione [...] verso la Treccani manifestata in seguito all’ ...
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La seconda frase, a parte la simpatica tachigrafia “nn” – che un senso ce l’ha, anche se non si vede la necessità di fare in fretta, in questo caso –, non sta in piedi logicamente: è agrammaticale. Enuncio [...] di essere nato in una famiglia di geni, qui ...
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Errori di sintassi possono capitare a tutti, giovani e meno giovani. L’errore non ha età. Non c’è errore, però, in questa frase, in cui la consecuzione di modi e tempi verbali è correttissima. Quel “venissi” [...] può essere la prima o la seconda persona s ...
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Entrambe le frasi sono corrette. Varia la relazione temporale che si istituisce tra le due proposizioni che costituiscono la frase nella prima e nella seconda versione. “Tre anni dall’ultimo esame, senza [...] sapere che fosse l’ultimo” colloca sullo stes ...
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Dopo il verbo sapere (che esprime percezione) il congiuntivo non ci va. La scelta è tra indicativo e condizionale e dipende da ciò che vogliamo sottolineare. Qui è in gioco la sfumatura della possibile [...] disposizione al compiersi di un evento o azione ...
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Ci limiteremo a riportare quanto scrive nella sua Grammatica italiana (Utet Libreria, 1989, Con la presente vi chiedo di prendere posizione sull'uso invalso in Italia di leggere la lettera V non come giustamente [...] si le 37) Luca Serianni – sostenuto dall’Accademia della Crusca –: «I nomi delle varie lettere sono oggi stabilizzati tranne per v, che come segno distinto da u ...
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Sì, la spiegazione sta proprio nell'evoluzione fonetica dal latino e dunque nell’etimo: si parte dal nome femminile plurale NUPTIA(S) e si arriva a nozze, che mantiene genere e numero della forma latina [...] da cui si è evoluto il lessema italiano. ...
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la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...
a fortiori
‹a forzi̯òri› locuz. avv., lat. mediev. (sottint. ratione: «a più forte ragione»). – Tanto più, a maggior ragione. Nella logica, è detto argomento a f. quello che mira a provare che la tesi in questione ha delle ragioni ancor più...
CLUVIAE (Cluviae)
A. La Regina
Località del Sannio, ricordata da Livio (ix, 31, 2-3) nella narrazione di avvenimenti dell'anno 311 a. C., da Tacito (Hist., iv, 5) quale luogo di origine di C. Helvidius C. f. Arn. Priscus (Prosop. Imp. Rom.,...
Vedi PIETRABBONDANTE dell'anno: 1965 - 1996
PIETRABBONDANTE
A. La Regina
Località del Molise a S di Agnone. Presso il paese moderno esistono cospicui resti di un centro sannitico, identificato dal Mominsen con la città di Bovianum Vetus (v.),...