sedano Erba bienne (Apium graveolens; v. fig.) della famiglia Apiacee. Ha fusto alto fino a 70 cm, cavo, radice tuberosa con molte radici secondarie, foglie pennatosette con forte odore aromatico e sapore [...] : s. propriamente detto o s. da costa, di cui sono commestibili le grosse costole fogliari; s. rapa, di cui si consuma la radice tuberizzata; s. da erbucce o sedanino, di cui si usano le foglie per condimento. Il s. esige terreno fresco, profondo ...
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Genere di piante della famiglia Fabacee, comprendente 15 specie dell’America Settentrionale e Centrale. Si tratta di alberi o arbusti con foglie imparipennate, stipole spesso spinose, fiori bianchi, rosei [...] comunemente r. o falsa acacia, alta fino a 20 m. Fu chiamata r. da Linneo in onore di Jean Robin (1550 - 1628), giardiniere ed erborista dei re di Francia Enrico IV e Luigi XIII, che la introdusse in Europa come pianta ornamentale; successivamente ...
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Resina prodotta da diverse piante arboree delle Cesalpinioidee delle regioni tropicali, in particolare dei generi Trachylobium, Hymenaea e Copaifera. Alcune c. sono essudate dagli alberi attuali, altre, [...] a poca profondità nel suolo, prodotte in epoche passate. La c. si presenta in masse con la superficie raggrinzita, di colore tra giallo chiaro e bruno rossiccio, fragili, a renderle solubili si riscaldano per alcune ore a circa 300 °C da sole o con ...
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Erba perenne (Atropa belladonna) della famiglia Solanacee. Ha radice carnosa, fusti eretti alti 1 m circa, ramificati in alto, foglie grandi, quelle dei rami accompagnate da un’altra foglia più piccola [...] bacca nero-violacea (fig. B, C), con calice accrescente in forma di stella a 5 punte. Cresce in luoghi freschi e ombreggiati dell’Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale.
La b. è ricca di alcaloidi (atropina, iosciamina ecc.) e velenosa. In ...
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Erba (Cichorium intybus; fig. 1) annua, bienne o perenne, delle Asteracee. Ha radice a fittone, foglie basali a rosetta, dentate o frastagliate; più o meno pubescenti; il fusto, ramoso, è alto fino a 1 [...] e le foglie, fresche o in infuso o decotto, si usano come tonico depurativo e lassativo. Fra le varietà coltivate, vi sono la c. dolce della Catalogna o c. asparagio (fig. 2A), che fornisce oltre alle foglie i giovani getti teneri, e il radicchio ...
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Divisione di piante Tracheofite con spore, comprendente la sola famiglia Psilotacee, la cui analisi chimica, morfologica e molecolare dimostra una relazione filogenetica con le Felci Eusporangiate (➔).
Vi [...] appartengono i generi Psilotum (fig. A) e Tmesipteris (fig. B), che hanno 7 e 3 specie delle regioni tropicali e subtropicali (dalla Nuova Zelanda e Australia al Giappone e nella Florida). Le P. sono caratterizzate da sporangi con 2 o 3 loculi e ...
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Nome comune di Quercus petrea (v. fig.) e del suo legno. È un albero di 18-30 m, con tronco tozzo, chioma rotonda; le foglie sono sinuato-lobate, spesso pubescenti di sotto, a picciolo ben distinto (1-3 [...] è anche coltivato. Presenta numerosi morfotipi, alcuni ad areale ristretto (per es., in Sicilia e Aspromonte la subspecie austrotyrrhenica); in Italia è diffusa dal mare a 1300 m s.l.m. Gli usi industriali della corteccia e del legno sono circa gli ...
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Arbusto o alberetto (Erythroxylon coca; fig. 1) delle Eritroxilacee, alto fino a 4 m, con foglie brevemente picciolate, fiori bianchi in cime ascellari, drupe oblunghe, rosse, lunghe circa 1 cm o poco [...] esemplari coltivati nell’America Meridionale, nelle Indie e a Giava, nonché le foglie della specie affine Erythroxylon lentamente servono da stimolante contro la fatica e la fame. La farmacopea italiana registra le foglie e la tintura di coca. (➔ ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Fabali. Sono erbe o arbusti con fiori pentameri, zigomorfi; dei 5 sepali, due sono molto grandi e petaloidei; il pistillo, costituito da 2 carpelli, forma una capsula [...] che altri riconoscono come famiglie autonome. Le P. comprenderebbero circa 800 specie secondo alcuni studiosi, fino a 850 secondo altri. Analogamente, la famiglia sarebbe suddivisa in 17 o più generi. Il monofiletismo di questa famiglia è stato ...
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Naturalista (Trassilico, Garfagnana, 1661 - Padova 1730), allievo di M. Malpighi, prof. di medicina pratica (1700) e poi di medicina teorica (1710) all'univ. di Padova, membro della Royal Society di Londra. [...] generazione spontanea, completando così l'opera di F. Redi. Confortato da fatti osservativi, generalizzò a tutti gli esseri viventi la teoria ovista, dando così un contributo decisivo all'affermarsi dell'etiologia microbica delle malattie infettive ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...