Figlia (Versailles 1727 - ivi 1759) di Luigi XV. Si adoperò perché al marito Filippo di Borbone venisse assegnato il ducato di Parma e Piacenza, nel quale esercitò la sua influenza per orientarne la politica [...] fu comunque determinante nell'orientamento sempre più deciso verso la Francia a scapito dell'iniziale pesante tutela spagnola. Negli anni in cui fu a Parma, favorì in ogni modo la diffusione, a corte e nello stato, della cultura, del gusto, delle ...
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Consolidò e ampliò il proprio dominio, e pubblicò il corpo di leggi Decreta seu statuta, che avrebbe costituito la base della successiva legislazione sabauda. Scelta in seguito la vita monastica, fu antipapa [...] il fondamento dell'ulteriore legislazione sabauda. Ritiratosi a vita monastica a Ripaglia, fondando l'ordine dei cavalieri di San Maurizio (1434), lasciò al figlio Ludovico la luogotenenza per gli affari ordinarî, rinunciò alla sovranità quando ...
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Figlio di Alberico di Spoleto e di Marozia (m. Roma 954), reagendo (questa la tradizione) a un'offesa fattagli da Ugo di Provenza, re d'Italia, terzo marito della madre (932), con l'aiuto dell'aristocrazia [...] militare romana. Amico di Oddone di Cluny, favorì in ogni modo la riforma monastica. Lottò con fortuna contro i tentativi di Ugo di Provenza di rioccupare Roma (933 e 936), fino a che questi rinunciò (946) al suo proposito. Per sua volontà, fu ...
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Storico italiano (Vercelli 1909 - Torino 2003), magistrato (fino al 1963), poi prof. di storia del Risorgimento all'univ. di Torino (1966-79) e di Cagliari. Antifascista convinto, vicino al movimento di [...] tra i fondatori del Partito d'Azione a Torino (1942). Durante la guerra, sfollato con la famiglia nella provincia torinese, entrò in punto di riferimento per i laici e i democratici torinesi, inseme a N. Bobbio e F. Venturi. Nel 1993 fu tra i ...
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Cardinale e uomo di stato (Roma 1757 - ivi 1824). Giudice del tribunale della segnatura e uditore di Rota, incaricato nel 1797 di organizzare l'esercito pontificio, diede le prime prove della sua abilità [...] assertore dell'indipendenza del papato e l'obbligò ad abbandonare la segreteria di stato il 17 giugno 1806. Anima dei cardinali dell'opposizione, C. il 9 dic. 1809 fu obbligato a partire per la Francia, ove l'anno dopo rifiutò di assistere alle nozze ...
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Figlio (n. tra il 1051 e il 1058 - m. 1111) di Roberto il Guiscardo e di Alberada di Buonalbergo, dopo aver partecipato alla campagna dell'Epiro contro i Bizantini insieme col padre, alla morte di questo [...] cui subì per due anni la prigionia. Nel 1104, a corto di denaro e di soldati, lasciata la reggenza al nipote Tancredi, rientrò vassallo. Preparava in Puglia un secondo esercito quando venne a morte, lasciando il principato al figlio Boemondo, avuto ...
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Uomo politico (Firenze 1370 - Ancona 1442), figlio di Maso, della potente famiglia fiorentina, condivise l'indirizzo antivisconteo del padre. Dopo un'intensa attività come ambasciatore, alla morte di Maso [...] armi, fu condannato al confino, mentre Cosimo veniva richiamato. Persa ogni speranza di ritorno, per il quale a lungo aveva tramato, dopo la vittoria di Firenze contro Milano ad Anghiari (1440), si stabilì ad Ancona dove trapiantò un ramo della sua ...
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Doge di Venezia (Venezia 1373 - ivi 1457). Percorse rapidamente e con successo le maggiori cariche interne della Repubblica: fu capo della Quarantia nel 1401, due volte capo del Consiglio dei Dieci nel [...] alleanza. Venezia dovette accettare il pesante ridimensionamento impostole con la pace di Lodi (1425). Questo fatto pesò come un , e infine relegato alla Canea): il doge allora rinunciò a ogni attività pubblica finché il Consiglio dei dieci, con una ...
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Nel Medioevo, soprattutto in Germania, nelle Fiandre e in Francia, i cittadini (fr. bourgeois, ted. Bürger) che partecipano al privilegio di franchigia concesso alla loro città. In Francia si distinguono [...] ecclesiastiche, potevano portare armi, non potevano essere citati se non davanti al tribunale della città. La loro condizione in alcune città era assai vicina a quella dei nobili. Vi era solo differenza nell'indole delle pene in materia criminale. Il ...
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Doge di Genova (Genova 1340 circa - Finale Ligure 1398); sostenuto dai ghibellini del popolo minuto, il 17 giugno 1378 ebbe il dogato, ma dopo poche ore dovette cedere la carica a Niccolò Guarco, e poi [...] sostenute da Luigi d'Orléans conte d'Asti, che occupava Savona) e Guarco e Montaldo (appoggiate da Gian Galeazzo Visconti), cedette la signoria di Genova al re di Francia Carlo VI, accettando di governare in suo nome (1396); sostituito l'anno dopo da ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...