Pittore veronese operoso aVerona e a Padova. Nell'affresco della Crocifissione, nella capp. di S. Giacomo (ora di S. Felice, compiuta, nella decorazione, nel 1379) nella chiesa del Santo a Padova, sul [...] ) sul sagrato del Santo, ove per lo meno la Decollazione di S. Giorgio sembra di A. stesso. In un momento ancor più avanzato si ritrova A. aVerona, nell'affresco sulla tomba Cavalli in S. Anastasia (Cavalieri della famiglia Cavalli presentati alla ...
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Poeta (n. prob. a Pisa - m. prob. aVerona dopo il 1368). Fu ai servigi dei Visconti, degli Scaligeri e forse dei Carraresi. Viaggiò molto. Amò a lungo Ghidola Malaspina maritata a Feltrino di Montefeltro, [...] e la cantò in liriche non spregevoli; notevolissime poi le liriche politiche, ispirate agli ideali ghibellini della sua famiglia. Nettamente inferiore è il poema in terzine il Dittamondo (Dicta mundi), ...
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Pittore (Clusone 1768 - Venezia 1853). Studiò aVerona con S. Della Rosa e a Venezia con D. Maggiotto; fedele alla tradizione veneta settecentesca ma sensibile alle suggestioni neoclassiche, dipinse opere [...] e Paolo). Eseguì (1836-38) il cartone del mosaico con il Giudizio universale per il portale maggiore di S. Marco a Venezia. Il figlio Luigi (Venezia 1820 - ivi 1890), pittore diligente e attento alla resa dei valori tonali, dipinse soprattutto vedute ...
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Erudito e letterato (Verona 1675 - ivi 1755). Fu uno dei più tipici rappresentanti del preilluminismo italiano. Membro dell'Arcadia (1698), era animato da un profondo interesse per il teatro: scrisse opere [...] Zeno e A. Vallisnieri il Giornale dei letterati, che continuò con le Osservazioni letterarie (6 tomi, 1737-40). Studiò i più antichi manoscritti della Biblioteca Capitolare di Verona, si occupò di esegesi dantesca, scrisse poesie latine e volgari, fu ...
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Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il [...] le piccole cose d'ogni giorno nella lingua d'ogni giorno. La sua è una via diversa ma parallela a quella contemporanea degli Scapigliati e del Carducci, e preannuncia la poesia crepuscolare e intimista. Scrisse vivaci Impressioni critiche e ...
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Economista italiano (Verona 1882 - Milano 1963), prof. di statistica nelle univ. di Palermo e Genova, di economia a Bologna e Milano e - dopo la parentesi del periodo fascista in cui insegnò al Cairo - [...] di nuovo a Milano. Fu inoltre ministro del Commercio estero nel gabinetto Pella (ag. 1953 - genn. 1954), direttore esecutivo della Banca mondiale, presidente del Banco di Roma, socio nazionale dei Lincei (1946). Chiarezza e rigore scientifico ...
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Musicista italiano (Verona 1840 - Monza 1891). Studiò al conservatorio di Milano. Tra le sue opere più notevoli si ricordano I profughi fiamminghi (1863) e Amleto (1865), due cantate patriottiche (in collaborazione [...] con A. Boito), pezzi sinfonici, un quartetto e romanze. Raggiunse la celebrità quale direttore d'orchestra; fu il primo concertatore dell'Otello di G. Verdi. ...
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Musicista italiano (Verona 1927 - Milano 2000). Il suo cammino stilistico, partendo dalle suggestioni di B. Bartók, fu progressivamente condizionato dall'approfondita conoscenza delle opere di A. Webern [...] Darmstadt, lo fecero approdare, nei primi anni Sessanta, a un originale e fantasioso strutturalismo. In seguito, la conservatorio di Milano, con E. Desderi, poi a Bologna, con L. Liviabella; si perfezionò a Roma con I. Pizzetti. Importanti per i suoi ...
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Teologo e scrittore tedesco (Verona 1885 - Monaco di Baviera 1968). Sacerdote, compì tutti i suoi studî in Germania ove poi visse sempre. Titolare (dal 1923) nella univ. di Berlino della cattedra che volle [...] produzione - che esprime una fine sensibilità artistica oltre che una forte ispirazione religiosa - è tutta intesa a prospettare, senza intenti sistematici, una concezione cattolica del mondo direttamente impegnata di fronte alla problematica della ...
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Letterato (Verona 1760 - Ravenna 1828). Sacerdote, dedicò la sua vita agli studi letterarî e all'esercizio esemplare del suo ministero. Ebbe fama e autorità come capo dei "puristi", come, cioè, il più [...] in opposizione alla "corruzione" della lingua per l'influsso della cultura straniera. Tra il 1800 e il 1811 ripubblicò a Venezia il Dizionario della Crusca aggiungendovi parecchie migliaia di voci tolte da antichi testi. E la sua dottrina, esposta ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...