Alberto SebastianiExpanded Buzzati. Tra letteratura e fumettoPisa, Fabrizio Serra Editore, 2024 Una delle nozioni più fertili della semiotica di Charles Sanders Peirce è stata indubbiamente quella di fuga [...] immediata o futura. Non c’è limite, apriori, alla complessità degli interpretanti, transitori o serie Sturmtruppen di Bonvi, in cui il classico soldatino tedesco si ritrova a fare la sentinella per numerose strisce di fronte al classico deserto da ...
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Perché l'aggettivo minuto ha come sinonimo esile in una frase come Lucia ha una corporatura minuta e microscopico in Scrivere con caratteri minuti?In un sistema ideale [...] riformulazione comporta una trasformazione di codice, il passaggio da un codice a un altro (ad esempio, il vigile urbano che riformula con i -naturali, insomma, la sinonimia è incalcolabile apriori e – a differenza di quanto accade nei calcoli – va ...
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Luca MarcozziDante e la povertà. Il personaggio di san Francesco nel ParadisoRoma, Carocci, 2024 Nelle ultime settimane del 1301 la Parte nera riprende il potere a Firenze con una sorta di colpo di stato [...] di un’inchiesta straordinaria visto che dopo ogni bimestre quei priori erano già stati sottoposti a procedura di controllo amministrativo. Le imputazioni si basano ora su testimonianze, a volte estorte, e su una generica «pubblica fama». L’accusa ...
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Per un punto Martin prese le corna. Cenni ai riflessi di Martino nel vocabolario italiano di ieri e di oggi IntroduzioneNei secoli del Medioevo e della prima età moderna, i principali santi [...] questa la sede per proporre una soluzione all’enigma: basti raccogliere di seguito le ipotesi più accreditate (non si può poi escludere apriori una deformazione di marito, o almeno un influsso di questo significante).- Sembra inevitabile supporre ...
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Fatti più in là… e poi sieditiLa prima volta che ho incontrato la parola bias è stata durante la lettura del saggio di Fabio Deotto L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia (Bompiani, 2021). «Di [...] , acquisite non sulla base di dati reali, bensì apriori, senza critica o giudizio. Proprio nel caso del riscaldamento difficile, quella che, tra l’altro, i nostri bias tendono sempre a nascondere sotto il tappeto: l’integrazione. «La sfida, dunque, ...
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Michele PrandiRetorica. Una disciplina da rifondareIl Mulino, Bologna, 2023 Recensire non è mai semplice, ma alcuni tipi di libri possono rendere il compito particolarmente impegnativo. Per parlare del [...] di intenti dell’autore: la volontà di parlare «di una retorica il cui contenuto non è dato apriori ma deve essere costruito, o ricostruito, a partire da un progetto». È effettivamente quanto Prandi si propone di fare fin dai capitoli iniziali, nei ...
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Fabio Rossi insegna Laboratorio di scrittura, facente parte del corso integrato in Linguistica italiana, comunicazione e giornalismo, al corso di laurea triennale in Scienze dell’Informazione: Tecniche [...] vuole capire davvero che cos’è un testo e quando si intende insegnare a scrivere, non ci si può accontentare, come spesso si fa, di «non può essere definita apriori, sulla base di una grammatica, ma solo constatata a posteriori, prendendo atto di ...
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Corrado PestelliGianfranco ContiniIl «midollo» della linguistica, la filologia «costruttiva» e «valutativa», l’espressionismo linguistico-letterario, da Bonvesin da la Riva ad Albino PierroFirenze, Franco [...] pianificazione nel prodotto. […] non esistono categorie a-priori in critica, in qualunque tipo di critica. per un verso; e per l’altro si ha uno stacco del testo rispetto a quella che si suol chiamare la media, insomma uno stato di tensione. […]. ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...
In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce a posteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale dell’intelletto, la causa, come ‘primo...