La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] che Muḥammad ibn Mūsā, di ritorno da una missione di ricerca di manoscritti nell'Impero bizantino, lo 'scopre' nel suo paese natale, Ḥarrān (o in un villaggio dei dintorni, Kafr Tūṯa), e lo porta con sé a Baghdad. Accolto da Muḥammad ibn Mūsā nella ...
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Anatolia
C. Barsanti
(gr. ᾽Ανατολή)
L'Asia Minore, corrispondente grosso modo al territorio asiatico della Rep. di Turchia, iniziò a essere denominata A. (᾽Ανατολή, sinonimo di Oriente) solo a partire [...] / Diyarbakır, Edessa / Urfa, Martyropolis (Silvan), Theodosiopolis (Erzurum), Melitene (Eski Malatya), Costantina (Viranşehir, in Mesopotamia), Carrhae (Harran). Procopio (De Aed., V, 1-6) registra anche importanti opere di carattere civile, come il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le scuole neoplatoniche da Porfirio a Damascio
Alessandro Linguiti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e il VI secolo, il pensiero [...] indisturbati; alcuni di loro (o forse anche tutti), tra cui Simplicio, si insediano allora nella città greco-arabo-siriana di Harran (Carre), situata all’interno dei confini dell’impero bizantino, ma di fatto sotto l’influenza della vicina Persia.
L ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] , quando il direttore della scuola si convertì all'Islam [...]. L'insegnamento della medicina trasferì la sua sede ad Antiochia, ad Ḥarrān e poi in altre città e quando salì al califfato ῾Abd Allāh ibn Hārūn al-Rašīd rivitalizzò e promosse la scienza ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Il primo periodo dell'astronomia islamica
Régis Morelon
Il primo periodo dell'astronomia islamica
Le fonti dell'astronomia araba
La [...] . troviamo un astronomo di grande fama: al-Battānī, nato verso la metà del IX sec. e morto nel 317/929. Originario di Ḥarrān come Ṯābit, passò la maggior parte della sua vita a Raqqa sull'Eufrate, nel Nord dell'attuale Siria. In un suo osservatorio ...
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AYYUBIDI
A.M. Eddé
La dinastia di origine curda degli A. fu fondata da Salāh al-Dīn (Saladino), che regnò dal 564 al 589 a.E./1169-1193 e riunì sotto la sua autorità la Siria, l'Alta Mesopotamia, l'Egitto [...] nei territori dipendenti direttamente o indirettamente dalla sua autorità; ne sono esempi il restauro della cittadella di Harrān in Alta Mesopotamia o l'ampliamento della fortezza di Bosra, installata nell'antico teatro romano. Lavori molto ...
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Vedi EDESSA dell'anno: 1960 - 1994
EDESSA (v. vol. III, p. 211)
H. J. W. Drijvers
L'intensificarsi delle ricerche ha consentito, innanzitutto, qualche precisazione (o nuova riflessione) sulla storia [...] non sono quindi i templi degli dei planetari, come J. B. Segai supponeva, mettendole in relazione con i Sabî di Ḥarrān venuti dopo, bensì tombe. Le iscrizioni sulla montagna centrale riflettono gli avvenimenti politici di E. nel periodo dal 163 al ...
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RAMPOLLINI, Matteo
Gregorio Moppi
RAMPOLLINI, Matteo (Mattio). – Fu battezzato a Firenze il 2 giugno 1497 insieme al gemello Romolo. La famiglia apparteneva alla parrocchia di S. Felice in Piazza, ma [...] citato Primo libro [...] a misura di breve del 1542 (ed. moderna: The anthologies of black-note madrigals, a cura di D. Harrán, in Corpus Mensurabilis Musicae, 73, I, prima parte, n. 2, Neuhausen-Stuttgart 1978), ascritto invece a Hubert Naich nella ...
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SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] . I discendenti dei principi hammuditi dell'isola tentarono peraltro di avvertire il sovrano ayyubide presentando alla sua corte, a Harran, un resoconto della deportazione a Lucera che è apparso inverosimile agli storici e che è riportato nel Ta'rīkh ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] «li nomi li quali in alcuna di queste vocali e overo o finiscono il loro minor numero, in questa vocale i il maggior harran terminato» (Fortunio 2001: 3, 13). Anche questa regola del fiorentino antico (i nomi che terminano in -e o in -o al singolare ...
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