Ḥarrān (gr. Κάρραι; lat. Carrae o Carhae; italianizz. Carre) Antica città della Mesopotamia. Compare nelle fonti accadiche come Kharrānu («via») e nell’Antico Testamento come Ḥarān. Se ne hanno notizie [...] fin dagli inizi del 2° millennio a.C. Nel 14° sec. apparteneva al regno dei Mitanni; quindi passò sotto gli Assiri, finché nel 610 a.C. fu saccheggiata dai Medi. I Macedoni la tolsero ai Persiani al tempo ...
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HARRĀN (babilonese Kharrām, ebraico Hārān; Κάρραι, Carrhae)
M. Falla Castelfranchi
Città della Turchia orientale, c.a 40 km a SE di Edessa (odierna Urfa). Centro storicamente importante fin dal II millennio [...] monumenti.
Bibl.: Weissbach, in RE, X, 1919, cc. 2009-2021, s.v.; S. Lloyd, W. Brice, Harran, in AnatSt, I, 1951, pp. 77-111; D. S. Rice, Studies in Medieval Harrān, ibid., II, 1952, pp. 36-83; J. B. Segal, Edessä, the «Blessed» City, Oxford 1970 ...
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Vescovo (n. nella diocesi di Cirro 350 circa - m. Costantinopoli poco dopo il 422). Prima nel deserto della Calcide, poi missionario in un villaggio pagano presso Emesa, nel Libano, infine vescovo di Ḥarrān [...] in Mesopotamia; nel 422 fu chiamato da Teodosio II alla corte di Costantinopoli. Festa, 14 febbraio ...
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Vescovo melchita di Ḥarrān in Mesopotamia (n. Edessa 740 circa - m. 820 d. C.). Discepolo di S. Giovanni Damasceno, polemizzò con numerosi opuscoli in greco e in arabo contro i dogmi dell'islamismo, difese [...] il culto delle immagini e in genere le dottrine cattoliche. Fu forse il primo scrittore cristiano a usare l'arabo in materia religiosa ...
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Teologo musulmano (Ḥarrān 1263 - Damasco 1328), di scuola hanbalita. Fecondo e violento polemista, compose una gran quantità di scritti intesi a epurare l'islamismo di quelle che egli riteneva innovazioni [...] biasimevoli e concessioni a superstiziose pratiche popolari. Combatté la mistica non meno che le dottrine filosofiche, e l'uso di queste nella teologia dogmatica; polemizzò acremente contro gli ebrei e ...
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Matematico e astronomo arabo (Ḥarrān, Mesopotamia, 836 - Baghdād 901); appartenne alla setta ellenistica dei Sabî. Dapprima cambiavalute, si dedicò poi alla scienza, acquistando grande fama e il favore [...] dei Califfi a Baghdād, dove passò buona parte della sua vita. Conoscitore della lingua greca, tradusse Apollonio, Archimede, Euclide, Tolomeo. È da considerarsi il primo prosecutore dell'opera di al-Khuwārizmī ...
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Storico persiano (n. 1226 - m. Ḥarrān 1283), funzionario alla corte degli Īlkhān, e autore del Ta'rīkh-i Giahāngushāy ("Storia del conquistatore del mondo", cioè Gènghiz khān), importantissima fonte per [...] la storia delle conquiste mongole nell'Asia Anteriore ...
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Italianizzazione del nome greco (Kάρραι) e latino (Carrae e Carrhae) della città di Ḥarrān (➔).
Battaglia di C. Fu combattuta nel 53 a.C. fra Crasso e i Parti guidati dal Surena (➔), il primo dignitario [...] della corte degli Arsacidi. Si concluse con una secca sconfitta per i Romani e Crasso fu ucciso durante le trattative col Surena ...
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Asad ibn al-Furat
Giurista e studioso musulmano (Harran 759-Siracusa 828). Trasferitosi dall’Oriente in Ifriqiya, fu nominato qadi di Kairouan dal sovrano aghlabide, che gli affidò inoltre il comando [...] della spedizione che dette inizio alla conquista musulmana della Sicilia, nel corso della quale trovò la morte ...
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(ebr. Śārāh) Nella Bibbia, moglie di Abramo. Seguì Abramo da Ur a Ḥarrān e poi in Egitto; qui fu ceduta al faraone, avendo Abramo affermato che era sua sorella e non sua moglie, ma Dio punì il faraone [...] e questi la restituì. Tornata in Palestina e giunta ormai in età avanzata senza figli, S. spinse Abramo ad avere figli con la schiava egiziana Agar. Alcuni anni più tardi S., preavvertita dall’apparizione ...
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