'Abd ul-Baha
‛Abd ul-Baha
Capo della religione baha’i (Teheran 1844-Haifa 1921), figlio del suo fondatore Baha’ Ullah. Alla morte del padre (1892), prese la direzione del baha’ismo, duramente perseguitato [...] dalle autorità ottomane. Sotto di lui, la nuova fede assunse sempre più l’aspetto di una teoria umanitaria e aspirazione utopistica a una fusione di etnie e di fedi ...
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Architetto francese (Budapest 1923 - Parigi 2020). Ha studiato a Budapest e al Technion di Ḥaifa, dove poi ha insegnato. Dal 1957 ha lavorato a Parigi; è stato tra i fondatori del Groupe d'étude d'architecture [...] mobile (1958, poi Groupe international d'architecture prospective). Tra i più noti teorici megastrutturalisti, ha elaborato progetti di "città spaziali" per Parigi, New York, Tunisi (il progetto CDC per ...
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Scrittore israeliano (Gerusalemme 1936 - Tel Aviv 2022). Prof. di letterature comparate all'univ. di Ḥaifā. La cospicua attività di Y. è caratterizzata (nonostante una serie di novelle degli inizi dal [...] tono simbolico e grottesco, 1957-63) dall'impegno politico, come si rileva nei romanzi: Mūl ha-ye῾ārōt ("Davanti alle foreste", 1968); ha-Mĕ'ahēv (1977; trad. it. L'amante, 1990) e nel racconto Bi tĕḥillat ...
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Scrittrice israeliana (Varsavia 1926 - Tel Aviv 2014). Emigrata in Palestina da bambina, ha frequentato il liceo di Haifa. Tra i suoi romanzi ricordiamo Ănāšīm ăhērīm hēm ("Essi sono della gente diversa", [...] 1950); Rĕhōv ha-madrēgōt ("La via delle scale", 1956), descrizione di un quartiere povero di Haifa e dei suoi due protagonisti, un giovane appartenente a questo ambiente e una ragazza ricca di cui si innamora; Ha-ḥāṣēr šel Momo ha-gĕdolāh ("Il grande ...
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Architetto polacco naturalizzato israeliano (n. Cracovia 1931 - m. 2023); iniziati gli studi a Cracovia, li ha completati a Haifa e a Tel Aviv dopo essere emigrato con la famiglia in Israele nel 1950. [...] Bat Yam (1963), l'edificio residenziale Dubiner a Ramat Gan (1963), i laboratori del Technion Israel institute of technology a Haifa (1967). Tra quelle successive si ricordano l'edificio a spirale per abitazione a Ramat Gan (1989), la scuola ebraica ...
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Daher al-Omar (propr. Zahir al-'Umar al-Zaydani)
Daher al-Omar
(propr. Zahir al-‛Umar al-Zaydani) Signore della Galilea (Tiberiade 1690 ca.-Acri 1775). Di famiglia araba beduina, insediato ad Acri, [...] D. rifondò la città di Haifa, facendone un porto di rilievo e il centro di un’attiva pirateria. L’alleanza con il governatore dell’Egitto ‛Ali Bey, nella quale entrò la Russia, lo pose in conflitto con il potere ottomano e la guerra che ne seguì mise ...
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Biochimico ungherese di famiglia ebrea (n. Karcag, Ungheria, 1937), cittadino israeliano dal 1950. Conseguito il dottorato in medicina nel 1969 alla scuola di medicina Hadassah della Hebrew University [...] di Gerusalemme, è prof. emerito del Rappaport family Institut for research in medical sciences di Haifa. Le sue ricerche hanno condotto alla scoperta del controllo da parte dell'ubiquitina del processo di degradazione delle proteine. Per ciò è stato ...
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Scrittore, giornalista e pittore israeliano (Tel Aviv 1930 - ivi 2013). Dopo essere stato ferito durante la guerra d'indipendenza (1948), si trasferì a New York. Pubblicò numerosi romanzi in ebraico (Himmo [...] , 1995; Aravī tov, 1984, trad. it. Confessioni di un arabo buono, 1997) e scrisse insieme al palestinese E. Ḥabībī (Ḥaifa 1922 - ivi 1996) La terre des deux promesses (1996). Quest'opera è uno dei rarissimi tentativi di riconoscere reciprocamente la ...
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LEVANTO, Iacopo da
Enrico Basso
Forse membro, secondo una tradizione erudita, del consortile nobiliare dei Da Passano originario della località di Levanto nella Riviera ligure di Levante e già da tempo [...] L. risale al 12 genn. 1234, quando compare tra i testimoni che presenziarono a Caifa (l'attuale città portuale di Haifa, in Israele) alla promulgazione dell'atto con il quale Rohard, signore della città, concedeva ai Genovesi, in riconoscimento dei ...
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COCCO, Niccolò
Giuseppe Gullino
Primogenito di Francesco di Niccolò, del ramo a SS. Apostoli, e di Bianca da Lezze di Donato, nacque a Venezia nel 1402. La multa ed il bando (più tardi, tuttavia, revocati) [...] e a indirizzarlo verso il mondo della mercatura: nel 1432 era "patrono" di una galera che commerciava in Levante, ad Haifa, e soltanto nel 1440 troviamo il suo nome tra i titolari del magistrato alla Ternaria. Eletto più tardi, nel 1443, alla ...
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qaedista
(qaidista), s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene o fiancheggia l’organizzazione terroristica Al Qaeda. ◆ I terroristi combattono la guerra anche sui media. […] E jihadisti e qaedisti hanno scelto la battaglia virtuale. Hanno occupato...
non-guerra
(non guerra), s. f. Guerra combattuta senza essere stata mai ufficialmente dichiarata. ◆ La rappresaglia, dopo l’agghiacciante attentato di Haifa, supera gli incerti confini dell’Autorità palestinese, dimentica per il momento il...