Islamista (Székesfehérvár 1850 - Budapest 1921), prof. nell'università di Budapest dal 1894. I suoi studî, fondati su un'immensa conoscenza di testi e una larga visione storica e storico-religiosa, rinnovarono [...] . Fra le sue opere, ricordiamo: Muhammedanische Studien (1889-90, col celebre studio sulla storia e sviluppo del ḥadīth); Abhandlungen zur arabischen Philologia (1896-99); Vorlesungen über den Islam (1910); Die Richtungen der islamischen Koran ...
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Uno dei più insigni giuristi musulmani della scuola ḥanafita, alla cui formazione e diffusione egli contribuì potentemente. Di vera stirpe araba, nacque nel 113 dell'ègira (731-732 d. C.) ad al-Kūfah (nella [...] settentrionale della Babilonide, presso la destra dell'Eufrate), e si diede con ardore allo studio delle tradizioni canoniche o ḥadīth (v.) sotto la guida di tradizionisti valenti; poi, contemporaneamente, seguì i corsi di diritto di Ibn Abī Lailā, e ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] ispirazione divina e quindi infallibile nelle sue parole e nei suoi atti, salvo i casi di esplicito pentimento o mutamento. Dai ḥadīth contenuti nelle famose raccolte del sec. III (IX d. C.) il fiqh ricava la sunnah o modo consuetudinario d'agire di ...
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Famoso teologo, tradizionista e giurista arabo musulmano, fondatore della scuola o sistema o rito (madhhab) ḥabalita (v.), che da lui prese il nome, e che è uno dei quattro madhhab ammessi dai musulmani [...] stampata al Cairo nel 1313 ègira, 1896 d. C., in 6 volumi di fitta stampa in-4°) è il Musnad, cioè raccolta di ḥadīth classificati secondo il compagno di Maometto che li ha riferiti, e ammontanti a 28.000-29.000; è tuttavia da notare che la redazione ...
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MĀLIK ibn Anas al-Asbaḥī
Carlo Alfonso Nallino
Giurista arabo musulmano, nato a Medina fra il 90 e il 97 èg. (709-716 d. C.), e colà vissuto sino alla morte avvenuta nel 179 èg. (795). È il fondatore [...] insegnamenti e degl'intendimenti di Maometto, che in essa aveva svolto tutta la sua attività legislatrice. Nei casi in cui i suoi ḥadīth e l'uso medinese gli facevano difetto, M. non esitò a valersi largamente del ra'y od opinione sua personale, come ...
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ḤANBALITI
Carlo Alfonso NALLINO
. Sono i seguaci di quella, tra le quattro scuole (o riti o sistemi) di rituale e diritto riconosciute dai musulmani sunniti (ortodossi), che si fonda sugl'insegnamenti [...] in Siria, e penetrò in Egitto e in Persia. Ma Ibn Ḥanbal, oltre che giurista e profondo studioso di tradizioni canoniche (hadīth), fu anche teologo assai stimato e contrario all'applicazione, che al suo tempo si faceva sempre più strada in taluni ...
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Famoso tradizionista (muḥaddith) musulmano, nato verosimilmente nella Persia orientale, nel 202 dell'ègira (817-818 d. C.), ma vissuto per lo più a Baghdād e ad al-Baṣrah (Bassorah), ove morì nel 275 (10 [...] numerosissimi discepoli, e compose in arabo parecchi libri, di cui il più famoso è la collezione di tradizioni o ḥadīth (v.) intitolata as-Sunan (Le consuetudini del Profeta), e considerata dai musulmani sunniti come uno dei "sei libri" fondamentali ...
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Modernista musulmano indiano, nato a Delhi o Dihlī il 17 ottobre 1817 e morto nel 1898. Di lontana origine araba, anzi di presunta discendenza da Maometto attraverso la costui figlia Fāṭimah (cosicché [...] prima giovinezza si volse allo studio della teologia, e fino ai 40 anni fu zelante seguace della scuola degli Ahl al-ḥadīth o Wahhābiti indiani. Ma poi il desiderio di rendere l'islamismo immune dagli attacchi europei in nome della civiltà moderna e ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] una serie di principi derivati da quattro fonti (uṣūl): a) il Corano; b) la tradizione (sunna), costituita dal corpo di ḥadīth, ossia le tradizioni ritenute autentiche che riportano, oltre alla vita e ai detti del Profeta, quelli dei suoi compagni; c ...
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Celebre teologo musulmano, fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di ash‛arita. Nacque ad al-Baṣrah (Bassorah) nel 260 èg., 873-874 d. C., e morì a Baghdād nel 324 èg., 936 d. C. Fu seguace [...] fiducia nella ragione umana, conducevano a conseguenze illogiche per sé stesse o non accordabili col vero senso del Corano e dei ḥadīth. Ma d'altro canto, e qui nasceva il suo dissidio dai seguaci di Aḥmad ibn Ḥanbal, egli dichiarava doveroso per ...
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