ŠOSTAKOVIČ, Dmitrij Dmitrievič
Musicista, nato a Pietroburgo il 25 settembre 1906. Allievo, nel conservatorio della stessa città, di varî maestri, tra i quali N. Sokolov e M. Steinberg. Giunse assai [...] presto, con la prima sinfonia (1926), a larga notorietà. Durante l'ultima guerra prese parte alla difesa di Leningrado. Compositore fecondo, di stile sensibilmente composito, ha ottenuto due volte (1940 ...
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Musicista (Fatež, Kursk, 1915 - Mosca 1998). Studiò a Kursk e a Leningrado (anche con D. D. Šostakovič), imponendosi successivamente come uno dei più significativi compositori sovietici. Il suo stile, [...] superate le iniziali influenze di Musorgskij e Šostakovič, nacque da elementi del canto tradizionale russo e della musica religiosa modernamente rielaborati. Da segnalare la sua produzione di musica vocale (opere teatrali, oratorî, cantate, liriche). ...
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Novyj Vavilon
Natalia Noussinova
(URSS 1928, 1929, La nuova Babilonia, bianco e nero, 80m a 24 fps nella versione del Gosfil′mofond); regia: Grigorij Kozincev, Leonid Trauberg; produzione: Sovkino; [...] 1971.
Cinema e avanguardia in Unione Sovietica, a cura di G. Rapisarda, Roma 1975 (con interventi di V. Sklovskij, D. Sostakovic et al.).
E. Schmulevitch, La nouvelle Babylone, in "Positif", n. 194, juin 1977.
J. Leyda, Un cinema fatto a pezzi ...
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Bronenosec Potëmkin
Naum Kleiman
(URSS 1925, La corazzata Potëmkin, bianco e nero, 72m a 18 fps); regia: Sergej Ejzenštejn; produzione: Goskino; sceneggiatura: Nina Agadžanova-Šutko, Sergej Ejzenštejn; [...] (Dreyer, Buñuel, Hitchcock, Visconti, De Santis, Satyajit Ray, Godard), sia di artisti estranei al cinema (la musica di Šostakovič, la poesia di Brecht e di Neruda, la pittura di Francis Bacon).
Interpreti e personaggi: Aleksandr Antonov (marinaio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I 74 anni di musica sovietica – dal 1917 della rivoluzione bolscevica al 1991 della [...] e senza alcuna subalternità nei confronti della nuova musica occidentale. In questo senso, di nuovo fondamentale è il ruolo di Sostakovic, non solo per il modo in cui le sue composizioni pongono le questioni di fondo di una vera musica sovietica, ma ...
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Compositore russo (Tomsk 1929 - Parigi 1996). Nel suo stile compositivo, che si è evoluto dalle tecniche seriali verso una sempre maggiore linearità di scrittura melodica e ritmica, D. ha volutamente limitato [...] , tranne per il riferimento al jazz.
Vita
Dopo essersi laureato in matematica, grazie al sostegno di D. D. Šostakovič poté compiere gli studi musicali al conservatorio di Mosca, dedicandosi in particolare allo studio dei classici del Novecento ...
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Compositore estone (n. Paide 1935). Dopo le esperienze nella musica d'avanguardia, negli anni Sessanta la sua produzione subì una svolta, segnata dall'interesse per il canto gregoriano e la musica antica. [...] la voce assume un ruolo determinante.
Vitae opere
Diplomatosi al conservatorio di Tallin, dalle iniziali influenze di Prokof´ev e Šostakovič si è poi orientato verso la musica seriale e le tecniche collagistiche. Nel 1980 ha ottenuto la cittadinanza ...
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Direttore d'orchestra (Nal´čik 1938 - San Pietroburgo 2023). Diplomato al conservatorio di Leningrado (1953), nel 1966 è divenuto direttore del Teatro Malij della stessa città. Ha diretto la Filarmonica [...] di San Pietroburgo e dal 1998 dell'orchestra sinfonica di Baltimora, è considerato uno dei maggiori interpreti di Prokof´ev e Šostakovič. Direttore musicale del Teatro Regio di Parma (2009-13), nel 2015 l'Accademia di Santa Cecilia lo ha nominato ...
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Musicista e compositore russo (Saratov 1934 - Amburgo 1998). Dopo i primi studî a Vienna (1946-48), si formò al conservatorio di Mosca (1953-58), dove insegnò strumentazione dal 1962. Partito da posizioni [...] antiche, la polifonia, Mahler, il corale russo, i Minnesänger). In seguito, influenzato dagli ultimi esiti di Šostakovič, pervenne alla creazione di strutture ampie e complesse, senza rinunciare alla comunicatività. Nel 1990 ottenne la cittadinanza ...
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Critico musicale italiano, nato a Roma il 27 dicembre 1912, figlio di Silvio; laureato in giurisprudenza, studiò pianoforte e composizione con A. Casella, distinguendosi non ancora ventenne per la sua [...] molto apprezzato per le sue eccellenti versioni ritmiche di opere contemporanee, in particolare di Menotti, Henze, Weill e Šostakovič. Ma la notorietà di d'A. è legata soprattutto alla sua originale operosità di studioso e di critico, collaborando ...
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