Musa ibn Nusair
Generale e governatore arabo (n. 640-m. 716 ca.), conquistatore del Maghreb occidentale e di per conto del califfo omayyade . Accusato di malversazione, dovette lasciare la Siria e trasferirsi [...] attraversò lo stretto di Gibilterra e iniziò la conquista di al-Andalus, poi condotta a termine da M. ibn Nusair. Tornato in Siria con un ingente bottino da presentare al califfo, M. ibn N. fu poco dopo destituito dal successore di al-Walid, Sulaiman ...
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Imperatore romano (Italica, Betica, 53 d. C. - Selinunte, Cilicia, 117). Di famiglia senatoria (il padre fu console, governatore della Betica, prese parte alla guerra giudaica, fu console in Siria e Asia), [...] totale e a incoronare egli stesso un nuovo re dei Parti (presto sostituito con un altro, eletto dai Parti stessi). Ammalatosi in Siria, T. affidò l'esercito al parente P. Elio Adriano (il futuro imperatore), e si avviò per tornare a Roma, ma a ...
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(o Hittiti; anche Etei) Antica popolazione dell’Asia Minore, importante per la sua civiltà e l’azione politica svolta durante il 2° millennio a.C., dal 1800 circa fino al 1200, e, dopo questa data, in [...] basi del regno degli I., ma fondatore dello Stato era ritenuto Khattushilish I; il figlio Murshilish I si impossessò di Aleppo in Siria, rovesciò dal trono l’ultimo re della prima dinastia di Babilonia in un’incursione lungo l’Eufrate (1530 ca. a.C ...
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Murshili II
Sovrano del nuovo regno ittita (regno 1340-1310 a.C. ca.). Figlio di Shuppiluliuma, ebbe inizialmente ragione di una rivolta dei regni vassalli, specie in Siria; poi condusse campagne nell’Anatolia [...] occid. sottomettendo le terre di Arzawa fino all’Egeo. Fece redigere i suoi annali (decennali e completi) e le gesta di Shuppiluliuma. Lasciò il trono al figlio Muwatalli ...
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Console romano (189 a. C.); fu inviato dal senato a succedere a Lucio Scipione, dopo che con la battaglia di Magnesia era stata posta fine alla guerra di Siria. Desideroso di gloria e di bottino, intraprese [...] una spedizione contro i Galati: rapide e fortunate campagne gli dettero una preda copiosissima, sì che dopo aver sistemate le cose d'Asia, ottenne il trionfo (187). Gli annalisti datano da quel trionfo ...
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Nobile macedone (sec. 4º a. C.), amico di Alessandro Magno, che seguì nella spedizione d'Asia. Dopo la morte di lui, ebbe il governo della Fenicia e della Siria (323); quest'ultima gli fu confermata col [...] convegno di Triparadiso (321). Più tardi sembra però che si collegasse con Perdicca, onde fu combattuto da Tolomeo. Catturato dal generale di Tolomeo, Nicarone (320), riuscì a fuggire e a rifugiarsi presso ...
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Ramses II
Sergio Pernigotti
Un faraone longevo e potente
Ramses II è stato uno dei più grandi sovrani della storia dell’antico Egitto, forse il più grande di tutti, sicuramente il più conosciuto anche [...] sia per la sicurezza.
Lo scontro tra i due potenti eserciti avvenne davanti alla città di Qadesh, che si trovava in Siria sul fiume Oronte. Dopo una fase iniziale in cui gli Egizi ebbero la peggio e lo stesso Ramses II – che guidava personalmente ...
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Milizie turche e circasse di origine servile, potenti sotto la dinastia degli Ayyubiti, che soppiantarono definitivamente nel 1250, assumendo il diretto dominio in Egitto (1250-1517) e in Siria (1260-1516). [...] Si distinguono due rami della dinastia dei M., quella dei Baḥrī e quella dei Burgī. Il loro governo rappresentò nel complesso un periodo di floridezza economica e artistica, grazie a energiche personalità ...
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Uahabre
(o Aprie) Faraone della XXVI dinastia (6° sec. a.C.). Figlio e successore di Psammetico II; regnò dal 589 al 570 a.C.; aizzò i potentati della Siria e Palestina contro i babilonesi e accorse [...] in loro aiuto, ma dovette ritirarsi; seppe però tener testa a Nabucodonosor quando questi cercò d’invadere l’Egitto; cadde in battaglia contro Amasi ...
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Uomo politico siriano (Damasco 1891 - Beirut 1967). Ministro nel primo governo siriano, nel 1919, l'anno dopo fu esiliato. Si stabilì allora in Egitto dove continuò la sua attività nazionalista. Ritornato [...] inizî del 1949 dal colpo di stato di Ḥusnī az-Za῾īm. Di nuovo presidente della Repubblica dal 1955, nel febbraio 1958 firmò l'effimera unione della Siria all'Egitto nella RAU sotto la presidenza di Nasser, e di conseguenza si dimise dalla carica. ...
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sir
〈së′ë〉 s. ingl. [dal fr. ant. sire: v. sire]. – Titolo di cortesia inglese, che si antepone, di norma maiuscolo, al nome di battesimo, seguito o no dal cognome (ma non al cognome solo), di cavalieri e baronetti (per es., l’attore Laurence...