Fondatore e organizzatore della Chiesa monofisita di Siria, detta perciò giacobita. Nacque a Tellā. Perorò la causa dei monofisiti a Costantinopoli, fu vescovo d'Edessa e morì nel 578. ...
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Vescovo di Samosata nel 361 (m. Doliche, Siria, nel 379 o 380). Difese Basilio di Cesarea contro l'imperatore Valente; fu uno degli esponenti della corrente omeusiana, e tentò quindi, in contrasto con [...] gli anomei, un riavvicinamento delle chiese orientali alla formula di Nicea. Esiliato (374), al rientro nella sua sede, morto Valente, svolse un grande ruolo nella restaurazione della fede nicena. Morì ...
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Innografo bizantino (sec. 6º), nato a Emesa (Siria); diacono a Berito, poi addetto a un santuario della Madonna a Costantinopoli, visse sotto Anastasio I. Rinnovò la poesia liturgica greca introducendovi, [...] probabilmente su modelli orientali, una forma nuova, il contacio. Ne vanno sotto il suo nome un migliaio, di cui solo poche decine di sicura attribuzione; gli argomenti sono tratti dall'Antico e dal Nuovo ...
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Santi e martiri cristiani, nati a Cirro in Siria, vi soffersero il martirio, sembra nel corso della persecuzione di Diocleziano. Sul sepolcro fu presto innalzata una basilica. La Passio leggendaria narra [...] della loro decapitazione, dopo che varî tormenti erano riusciti vani. Con la diffusione del culto è connessa la fama miracolosa, e dalla raccolta dei "miracoli" (Thaumata) sorse probabilmente la credenza ...
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Missionario (Palermo 1612 - ivi 1686). Compì un viaggio in Siria, in Persia, in Armenia e in Georgia e scrisse al ritorno un Syntagma linguarum orientalium quae in Georgiae regionibus audiuntur (1643). ...
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Monaco (Tarso in Cilicia 602 circa - Canterbury 690). Studiò in Siria e ad Atene; recatosi a Roma, nel 668 fu nominato da papa Vitaliano arcivescovo di Canterbury. Entrato in possesso della sua diocesi, [...] sconvolta da contrasti liturgici e dall'indisciplina del clero, vi riportò l'ordine, specialmente dopo il sinodo di Hertford (673), cui ne seguirono altri due nel 680 e 684. Giovandosi anche dell'appoggio ...
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Ashkĕnaz Nella Bibbia, nazione discendente da Iafet, stanziata a nord della Siria (forse gli Ascani di Frigia). Nel giudaismo medievale fu identificata con la Germania: di qui il termine Ashkenaziti per [...] indicare gli Ebrei dell’Europa centrale e orientale che in Germania ebbero il loro centro di diffusione; si contraddistinguono per alcune pratiche rituali, nella pronunzia dell’ebraico e nel formulario ...
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Antica dea dell’Asia Minore, adorata dagli Ittiti microasiatici e dai Neoittiti della Siria e Mesopotamia settentrionali. I Greci la chiamarono Κυβήβη e Κυβέλη, i Latini Cybele (➔ Cibele). ...
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Sommo sacerdote giudaico (172-163 a. C.), imposto agli Ebrei da Antioco IV Epifane di Siria che intendeva, valendosi di lui, ellenizzare la Giudea. M. riuscì a sbarazzarsi del rivale sommo sacerdote Onia [...] sperando in una pacifica convivenza di ellenismo e di yahwismo; durante le trattative tra il generale dei Seleucidi Lisia e gli insorti fu però decisa la deportazione di M. a Berea (Siria) e la sua uccisione come colpevole dei disordini tra i Giudei. ...
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(gr. Mακκαβαῖοι) Dinastia ebraica che guidò la rivolta contro il tentativo dei re di Siria di ellenizzare a forza gli Ebrei.
Quando Antioco IV Epifane impose sacrifici pagani ai Giudei (168 a.C.), mentre [...] 160) il fratello Gionata, che con nuove vittorie, ma soprattutto destreggiandosi abilmente nelle contese dinastiche dei re di Siria e ottenendo l’alleanza di Roma e Sparta, riuscì a mantenere l’indipendenza religiosa e politica dei correligionari; fu ...
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sir
〈së′ë〉 s. ingl. [dal fr. ant. sire: v. sire]. – Titolo di cortesia inglese, che si antepone, di norma maiuscolo, al nome di battesimo, seguito o no dal cognome (ma non al cognome solo), di cavalieri e baronetti (per es., l’attore Laurence...