Figlio (141-96 a. C.) di Demetrio II e di Cleopatra Thea, fu chiamato alla morte del padre (125) da Atene, dove studiava, come coreggente della madre che aveva fatto uccidere il primogenito Seleuco V. Con l'aiuto di Tolomeo VIII, di cui sposò la figlia Cleopatra Trifena (dopo l'assassinio di questa, 113, ne sposerà un'altra figlia, Cleopatra Selene, 104), dapprima sconfisse e uccise Alessandro II Zabina ...
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Figlio (164-129 a. C.) di Demetrio I Sotere e di Laodice, detto Eusebe dai Giudei ed Evergete sulle monete. Quando il fratello maggiore Demetrio II cadde prigioniero dei Parti (139), A. occupò il trono, sconfiggendo l'usurpatore Diodoto Trifone, e sottomise le province ribelli fra cui specialmente la Giudea. Poi tentò di liberare dai Parti Demetrio, di cui sposò la moglie Cleopatra Thea; dopo qualche ...
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Ultimo dei figli di Antioco VIII Gripo, quando il fratello Demetrio III cadde prigioniero dei Parti, si fece eleggere in Damasco (87 a. C.). Gli si oppose l'altro fratello Filippo I, mentre egli combatteva contro i Nabatei; rioccupò Damasco, ma ne fu presto cacciato di nuovo. Riprese la lotta contro i Nabatei, e morì in battaglia (84) ...
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Vescovo (m. dopo il 433) di questa città (Mabbūg), partecipò al concilio di Efeso (431), nel quale avversò s. Cirillo, e dopo il quale continuò a sostenere Nestorio con tanta intransigenza, da rompere i rapporti anche con Giovanni d'Antiochia, dopo la sua riconciliazione con Cirillo; perciò fu esiliato alle miniere di Famothis, in Egitto, ove morì ...
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Figlio (m. 125 a. C.) di Demetrio II e di Cleopatra Thea; partecipò (129) con lo zio Antioco VII alla spedizione contro i Parti, e fu fatto prigioniero. Liberato nel 125, succedette al padre; ma fu ucciso dalla madre, la quale, poiché aveva causato la morte di Demetrio, temeva che il figlio lo vendicasse ...
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Figlio di Antioco IV e di Laodice, succedette (164 a. C.) novenne al padre. Quando l'uccisione del legato romano Gneo Ottavio alienò da lui e dal suo tutore Lisia l'animo dei Romani, Demetrio I Sotere, venuto da Roma a rivendicare i suoi diritti, lo fece arrestare e uccidere con Lisia (162) ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 5º d. C.); diresse la scuola d'Atene prima di Proclo. Soprattutto matematico, restano due suoi scritti, di cui il più importante è il Manuale d'introduzione aritmetica (᾿Εγχειρίδιον ἀριϑμητικῆς εἰσαγωγῆς), rapido compendio della teoria dei numeri ...
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Figlio di Demetrio I di Siria, ottenne il trono (145 a. C.) con l'aiuto del suocero Tolomeo VI Filometore e lo consolidò con l'uccisione del rivale Alessandro Bala: ebbe regno travagliato dall'apparire [...] di un nuovo pretendente (Antioco VI), da una rivolta di Giudei e da una guerra col re dei Parti Mitridate I che riuscì a farlo prigioniero (139). Tornò al trono dieci anni più tardi (129), ma morì ben ...
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Figlio (m. 150 a. C.) di Seleuco IV. Mandato come ostaggio a Roma nel 175, vi restò mentre, morto il padre, si succedevano sul trono di Siria Antioco IV Epifane e Antioco V Eupatore. Quando fu ucciso il [...] legato romano Gneo Ottavio, riuscì fortunosamente a tornare in Siria; s'impadronì del regno uccidendo Antioco V e il ministro Lisia (162), e soffocando le rivolte di Timarco in Babilonia e di Giuda Maccabeo. Un nuovo pretendente, Alessandro I Bala, ...
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Figlio (m. 88 a. C.) di Antioco VIII Gripo; riuscì con l'aiuto dell'Egitto a cacciare dal trono Antioco X nel 95 a. C. Divise il regno col fratello Filippo I di Siria, ma al ritorno da una spedizione in [...] Giudea (88) lo assalì: fu però sconfitto dalle forze del fratello e dei suoi collegati, tra i quali Mitridate II re dei Parti, di cui morì prigioniero ...
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sir
〈së′ë〉 s. ingl. [dal fr. ant. sire: v. sire]. – Titolo di cortesia inglese, che si antepone, di norma maiuscolo, al nome di battesimo, seguito o no dal cognome (ma non al cognome solo), di cavalieri e baronetti (per es., l’attore Laurence...