Poeta latino cristiano (6º sec. d. C.), africano di nascita, fu maestro di retorica in patria, poi funzionario della cancelleria imperiale a Costantinopoli. Scrisse due poemi, giunti a noi incompiuti: [...] Iohannis seu De bellis Libycis, in 8 libri, del 549, sulle imprese, contro i Mauri, di Giovanni Troglita magister militum di Giustiniano, e In laudem Iustini minoris, in 4 libri, del 565-66, per l'imperatore ...
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mahāvīra Epiteto assegnato a vari personaggi leggendari e semileggendari, divini e umani dell’India, fra i quali emerge Rāma l’eroe del Rāmāyana e di un celebre dramma di Bhavabhūti, il Mahāvīracarita [...] («Le gesta del grande eroe [= Rāma]»).
Il più noto con il nome di Mahāvīra fu Vardhamāna, riformatore della religione dei jaina, vissuto (come il Buddha) nel 6° sec. a.C. e di poco a lui anteriore. ...
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Erudito (Verona 1704 - Roma 1764), nipote di Francesco. Canonico della cattedrale di Verona, entrò a Roma nel 1732 nell'Oratorio di s. Filippo Neri e fu designato (da Clemente XIII) a continuare gli Annali [...] di C. Baronio. Benedetto XIV lo nominò segretario dell'Accademia di storia ecclesiastica. Terminò l'edizione di Anastasio bibliotecario incominciata dallo zio Francesco e scrisse di storia ecclesiastica, liturgia, archeologia, in difesa della Vulgata ...
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Grammatico e poeta latino (1º sec. a. C.); venuto dalla Gallia Cisalpina a Roma, fu grammaticus fortunato e ricco, per morire poi vecchissimo in miseria. Fu amico di Furio Bibaculo, al quale è attribuito [...] un epigramma in sua lode. Critico di poesia e poeta egli stesso, fu autore dei due epillî Lydia e Diana (o Dictynna) per noi perduti, che costituirono il manifesto poetico dei poetae novi. ...
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Letterato tedesco (Frankenstein, Bassa Baviera, 1727 - Lipsia 1804). Fu a lungo a Parigi, dove collaborò al Journal Étranger e conobbe Diderot, Rousseau e Turgot. Tornato in Germania, fu lettore e professore [...] di francese a Lipsia. Contribuì a far conoscere in Francia la letteratura tedesca (Choix de poésies allemandes, 4 voll., 1766). In collab. con C. C. H. Rost pubblicò un Handbuch für Kunstliebhaber und Sammler (1796-1804). ...
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Grammatico ed erudito greco di Mileto (sec. 1º a. C.); prigioniero nella guerra mitridatica, venne a Roma schiavo, poi, liberato da Silla (82 a. C.), ebbe la cittadinanza romana. Delle numerose opere, [...] vaste compilazioni di storia, geografia, filosofia, letteratura, restano poco più che i titoli: un libro sulle origini di Roma ebbe qualche influenza sull'annalistica romana; un altro, sulla Giudea, fu utilizzato da Flavio Giuseppe. ...
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Personaggio di opere letterarie (soprattutto del romanzo Dracula, pubblicato nel 1897 da B. Stoker) e cinematografiche (da F.W. Murnau e C.T. Dreyer a F.F. Coppola). Fu il soprannome (Dracul "il diavolo") [...] del principe romeno Vlad II. Dalla fama di crudeltà di questo principe e del figlio Vlad l'Impalatore (m. ca. 1476) derivò, attraverso le tradizioni popolari, il leggendario vampirismo di Dracula ...
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Poeta latino (1º sec. a. C.); uno dei poetae novi. Fu in rapporti con Valerio Catone e Orbilio, di lui più giovani. Scrisse violenti epigrammi anche contro Cesare e Ottaviano, come autore di giambi è citato [...] da Quintiliano insieme con Catullo e Orazio. Non sembra da identificare con il poeta Furio Alpino che avrebbe composto due poemi, dal titolo Aethiopis e Pragmatia belli Gallici ...
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Grammatico e poeta greco (3º-2º sec. a. C.). Visse alla corte di Antioco III di Siria, di cui fu anche ambasciatore a Roma nel 193 a. C. Scrisse una Storia troiana, che, per la parte più antica, si rifaceva [...] a una fittizia fonte antichissima, un certo Cefalone (o Cefalione) di Gergite. Scrisse anche due opere grammaticali e un poema astronomico sui fenomeni ...
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Trattato latino di retorica, che fino al 16° sec. fu attribuito a Cicerone, mentre fu scritto, non si sa da chi, fra l’86 e l’82 a.C. È rielaborazione di una fonte greca, ignota. Il trattato ha i pregi [...] della brevità e chiarezza e ha avuto larghissima fortuna nel Medioevo. Nulla sappiamo dell’Erennio a cui il libro è dedicato ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...