Filosofo e giurista (Eisenberg 1681 - Halle 1741). Insegnò a Halle filosofia (1713) e diritto (1720); quindi a Franeker (1723), a Francoforte sull'Oder (1727) e di nuovo a Halle (1733). Le sue opere (8 [...] voll., postumi, 1744-49) abbracciano tutti i campi della giurisprudenza. Fu inoltre editore di fonti (le Observationes di Cuiacio e il Dictionarium iuridicum di B. Brisson) e consulente. Il suo metodo di sviscerare dalle definizioni assiomi per la ...
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Giurista romano (sec. 2º a. C.), fratello di Publio, console (nel 198). Pomponio gli attribuisce un'opera detta Tripertita, divisa, come il titolo dice, in tre parti: la prima era un commento alle XII [...] la seconda trattava dell'interpretatio (degli istituti cioè creati dalla prassi, così denominata), la terza delle legis actiones; quest'ultima fu, probabilmente, la stessa cosa di quella raccolta di actiones che va sotto il nome di Ius Aelianum e che ...
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, Georges Giurista francese (Avranches 1878 - Parigi 1961). Insegnò diritto internazionale pubblico nelle univ. di Digione (dal 1909 al 1932) e Parigi (dal 1933 al 1948) e fu membro della Commissione di [...] Nazioni Unite e di altre prestigiose istituzioni. Fu esponente di spicco della scuola del monismo giuridico ed esercitò un’influenza considerevole sui giuristi della scuola francese di diritto internazionale (C. Rousseau, R.-J. Dupuy). La sua opera ...
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Nella legislazione medievale sarda, codice vigente in un singolo giudicato. La più famosa c. è una raccolta di norme emanata dal giudice Mariano d’Arborea tra il 1345 e il 1376 e revisionata da sua figlia [...] di Arborea, nel 1395. Scritta in lingua sarda, largamente innovatrice e ispirata a ideali di progresso sotto l’influsso dei diritti continentali, la c. di Eleonora fu legge generale dell’isola dall’inizio del 15° sec. all’inizio del 19° secolo. ...
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Magistrato irlandese (Newry 1832 - Londra 1900). Avvocato di grande fama, fu deputato liberale ai Comuni dal 1884 al 1894. Attorney General (1886 e 1892-94) nel ministero Gladstone, si batté per la creazione [...] di un parlamento irlandese pur non rivendicando la piena Home Rule. Membro della difesa nel processo contro C. S. Parnell e giudice in quello contro L. S. Jameson, ricoprì in seguito cariche di rilievo nell'ordinamento giuridico britannico. ...
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Giurista romano (sec. 1º-2º d. C.) vissuto probabilmente fra Nerone e Adriano. Gli si attribuiscono, sulla base di citazioni di giuristi posteriori, un commentario all'editto del pretore in circa 40 libri [...] e uno all'editto degli edili curuli, nonché un trattato De stipulationibus. Dalle dottrine che gli si ascrivono e dal rispetto col quale è citato, s'induce che fu giurista finissimo, particolarmente esperto nella formulazione dei principî. ...
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Giurista (Heidelberg 1813 - Tubinga 1858). Dopo avere esercitato l'avvocatura fu nominato prof. a Zurigo (1844); insegnò quindi a Jena (1845) e a Tubinga (1852). La sua opera maggiore è la continuazione [...] delle Ausführliche Erläuterungen der Pandekten di C. F. von Gluck e di E. Mühlenbruch (sono suoi i voll. 44 e 45). Altre opere: Recht der Kollation (1842); Beiträge zur Lehre von der Novation und Delegation (1850). ...
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Giurista (Bautzen 1604 - Francoforte sul Meno 1674), prof. nelle univ. di Strasburgo (1634), Giessen (1659) e Francoforte sul Meno (1667). Trattò, in numerose monografie, svariati argomenti di diritto [...] romano e tedesco; i principali scritti sono stati raccolti postumi (Tractatus, 2 voll., 1688). Fu in violenta polemica con C. Salmasio, per le sue dottrine giuridico-economiche sull'interesse e per altri motivi con U. Grozio e con H. Conring. ...
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Nome di due giureconsulti romani del sec. 1º d. C., padre e figlio, e rispettivamente nonno e padre dell'imperatore Nerva. Il primo (console suffetto nel 22 circa d. C., uccisosi nel 33), fu allievo di [...] Marco Antistio Labeone; diede grandi contributi alle dottrine proculeiane e godette maggior fama del figlio (console suffetto verso il 40 d. C.), del quale si ricordano alcuni libri de usucapionibus. ...
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Seguaci della scuola musulmana di rituale e di diritto basata sugli insegnamenti di Abu Hanifa (m. 767 d.C.). È considerata la più liberale tra le quattro scuole ortodosse dell'islam. La scuola degli h., [...] nata in Mesopotamia, fu imposta nel 19° sec. a tutti i tribunali dell'Impero ottomano e attualmente è riconosciuta in Siria, Iraq, Palestina, Afghanistan, India e nei Balcani. ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...