Apologeta cristiano (Atene 150 - Cesarea Marittima tra il 211 e il 215); viaggiò in giovinezza, stabilendosi infine ad Alessandria, dove fu (dal 190) presbitero. Durante la persecuzione di Settimio Severo [...] rifugiò presso il discepolo Alessandro, vescovo di Cesarea. Fu quasi certamente un convertito e si formò in ambiente identificano come avvicinamento e "imitazione" di Dio. Scritti di C.: Protreptico ai Greci, critica della religione e della mitologia ...
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Teologo e scienziato (La Soultière, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell'ordine dei minimi; insegnò a Nevers e a Parigi. Fu in contatto con i più noti filosofi, eruditi e scienziati del suo [...] tempo: N.-C. Fabri de Peiresc, R. Descartes, P. Gassendi, P. Fermat, Pascal padre e figlio, Th. Hobbes, Ch. Huygens, E. Torricelli. Come teologo, fu legato alla tradizione scolastica, ma per i suoi molteplici interessi scientifici si mostrò aperto ai ...
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Carlo Cellucci
Teologo cattolico, logico e matematico (Praga 1781 - ivi 1848). Figlio di un emigrato italiano nativo di Nesso, nel 1805 fu nominato prof. di filosofia della religione all'univ. di Praga. [...] stesso anno venne ordinato sacerdote. Nel 1820 fu destituito dall'insegnamento con decreto imperiale, probabilmente di metateoria avente per oggetto le varie scienze. Alla base di ciò c'era l'idea che le proposizioni di cui si occupa la logica non ...
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(gr. Χαλδαῖοι)
Storia
Società aramaiche dell’Asia anteriore, forse originarie dell’Arabia orientale, che verso l’11° sec. a.C. entrarono da S nella Mesopotamia, stanziandosi tra la Babilonia e il Golfo [...] fino alla metà circa del 19° sec. il nome fu usato per indicare i Babilonesi in genere, così come Caldea fu usato come sinonimo di Babilonia.
In realtà i C. furono fino al 625 a.C. (ascesa al trono babilonese del caldeo Nabopolassar) i tradizionali ...
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(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In [...] sec. (da Isacco il Cieco). Si possono distinguere nella c.: una letteratura mistica in senso stretto, che tratta principalmente dell dall’ambiente limitato del giudaismo. L’esempio di Postel fu seguito, nel Seicento, da Christian Knorr von Rosenrot ( ...
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(gr. Θησεύς) Mitico eroe dell’Attica, figlio di Egeo, re di Atene, e di Etra. Partito per Creta con i giovani ateniesi che costituivano l’annuo tributo al Minotauro, si fece chiudere con loro nel Labirinto; [...] incatenati e liberati poi da Eracle. Tornato ad Atene, fu cacciato dal pretendente Menesteo; si recò allora in Sciro dove ossa di T. furono ricondotte in patria da Cimone nel 475 a.C.
La personalità mitica di T. sembra risalire all’età micenea ed ...
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Il primo grande profeta d'Israele (1a metà del sec. 9º a. C.); non ci restano scritti di lui, che pur ebbe nella vita politica e religiosa del suo tempo una parte eminente. Nativo, forse, di Tesbe di Galaad, [...] fu il protagonista delle più importanti vicende religiose del regno settentrionale d'Israele; dovette infatti fronteggiare la disfatta del monoteismo yahwistico, in decadenza per le sconfitte militari di Geroboamo e di Acab e soprattutto per l' ...
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Città della Francia sud-orientale (30.000 ab. ca.), nel dipartimento di Vaucluse, 30 km a N di Avignone, posta a 46 m. s.l.m. al centro di una fertile piana alluvionale su un braccio del fiume Aygues.
Antica [...] sec. a.C. Rovinata dai barbari, fece parte del Regno dei Burgundi e di quello d’Austrasia, fu conquistata dai saraceni, di religione; eretta a piazzaforte da Maurizio di Nassau (1622), fu tuttavia occupata da Luigi XIV e da lui smantellata (1660-73 ...
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(gr. ῞Ηρα) Massima divinità femminile dell’Olimpo greco, figlia di Crono; sorella e sposa di Zeus. Fu la maggiore divinità di Argo, la dea poliade ( E. argiva); e qui fu elevata al grado di moglie di Zeus [...] come tale ha l’epiteto di Εἰλείϑυια, Ilizia. Dai Romani E. fu identificata con Giunone (➔).
L’immagine più antica di E. è la pòlos, trovata nel tempio di Olimpia; al 6° sec. a.C. risale la statua acefala dedicata da Cheramyes a Samo (oggi al Louvre ...
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(lat. Diana) Divinità italica e romana, di origine discussa; il nome presenta la stessa radice di dīus «giorno»; quindi è la «splendente», la «luminosa». Dalle donne romane era venerata soprattutto come [...] , con lunghe vesti, arco e faretra, e anche come protettrice degli animali. Nell’arte romana si rielaborarono soprattutto i modelli del 4° sec. a.C. e dell’ellenismo: D. fu così caratterizzata dal corto chitone dalle armi, dalla fiaccola e dal cane. ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...