Letterato e filosofo greco (4º-3º sec. a. C.) della corte di Tolomeo I Sotere re d'Egitto, fu scolaro di Pirrone, ma pose a base della sua morale l'autarchia (αὐτάρκεια), non l'atarassia pirroniana. È [...] ricordata una sua opera grammaticale sulla poesia di Omero e di Esiodo. Sono più note, perché sfruttate da Diodoro e da lui ricostruibili, due opere romanzesche: una sull'Egitto, in cui E. vuol dimostrare ...
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Epigrammista greco (n. 320 a. C. circa - m. non prima del 260). Emigrò dall'Italia e peregrinò in povertà per l'Oriente ellenistico e per l'Egitto senza poter tornare in patria. Restano un centinaio di [...] elegante fattura, ispirati alla vita campestre o al mondo borghese; ma solo di rado è sfiorata la poesia. Influenzò largamente la poesia greca successiva (soprattutto Antipatro di Sidone) sino all'età bizantina: fu conosciuto anche da poeti latini. ...
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Letterato (Lugo, Ravenna, 1754 - Milano 1833). Intellettuale dai molteplici interessi, esercitò un ruolo di primo piano durante il c.d. triennio giacobino italiano (1796-99): sua fu, ad esempio, la proposta [...] di adottare come bandiera quello che diventerà il tricolore italiano (1797). Fu, inoltre, il primo professore chiamato a tenere un corso di diritto costituzionale in un’università italiana (Ferrara, 1797), di cui sono testimonianza gli Elementi ...
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Grammatico greco (2º sec. a. C.), capo della scuola di Pergamo. Si diede soprattutto all'esegesi omerica con questioni storiche, mitologiche, geografiche oltre che di critica del testo, subendo l'influsso [...] dello stoicismo. Fu fautore dell'anomalia, contro Aristarco; egli dava maggior valore alla logica dell'uso e alla stilistica che non alla morfologia e alla sintassi. Portò anche a Roma (forse intorno al 169 a. C.) il suo insegnamento; gli Scipioni ...
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Poeta e letterato (Ballyshannon, Irlanda, 1824 - Hampstead, Londra, 1889). Fu direttore del Fraser's Magazine (1874-1879). Scrisse tra l'altro: Poems (1850), Day and night songs (1854; ebbe una seconda [...] cose e dei brevi attimi" come lo definì W. Butler Yeats, Flower pieces and other poems (1888), ecc. Amico del gruppo dei preraffaelliti, di C. Pamore e di Carlyle, il suo diario (pubbl. 1907) contiene molte reminiscenze di illustri contemporanei. ...
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Poeta greco di Colofone (prima metà del 4º sec. a. C.), autore della Tebaide (θηβαῖς), poema di imitazione omerica, in 24 libri, sulla guerra dei Sette contro Tebe, di cui restano scarsi frammenti (circa [...] 60 versi), variamente giudicati dagli antichi; fu ammirato dai dotti alessandrini per la sua erudizione e per la ricerca eziologica dei miti, imitato da Apollonio Rodio, ma avversato da Callimaco. Nel poema elegiaco Lyde (Λύδη: superstiti pochi ...
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Scrittore e filosofo greco (sec. 3º a. C.) di Gadara, detto anche di Sinope, dalla città in cui visse schiavo prima di essere liberato. Fu tipico esponente della scuola cinica, con la sua critica demolitrice [...] di ogni dogma filosofico e scientifico e di ogni idea preconcetta. È famoso per il particolare genere di satira, che da lui prese il nome di menippea. Delle sue opere, per noi perdute, si ha l'imitazione ...
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Poeta greco, fiorito intorno al 290 a. C., che Teocrito considerò suo maestro; uno dei principali rappresentanti del rinnovamento poetico alessandrino; fu autore di carmi melici. Da lui prese nome il verso [...] asclepiadeo nelle sue due forme, minore e maggiore. A noi restano di A. soltanto 45 epigrammi, non tutti sicuri, nell'Antologia Palatina: cantano l'amore e il piacere, con una nota originale di pessimismo ...
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Figlio (2a metà del 6º sec. a. C.) di una sorella di Tarquinio il Superbo; dopo l'oltraggio a Lucrezia di Sesto Tarquinio figlio, sollevò il popolo e l'esercito contro il re; espulso il re, fu eletto console. [...] Morì nella battaglia della Selva Arisa, dove egli e Arunte, figlio di Tarquinio, si trafissero a vicenda. A parte le eleborazioni leggendarie ed erudite, la figura di Bruto è da ritenersi storica. Ad essa ...
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Poeta (Loughborough, Leicestershire, 1613 - Londra 1658). Difensore della causa realista, fu sospeso dalla camera dei comuni nel 1645. Attaccò violentemente gli Scozzesi nella satira The rebel Scot. Un [...] suo volumetto di poesie (Poems by J. C.) apparve nel 1656; un primo tentativo di raccogliere le sue opere fu fatto nel 1677 con la pubblicazione di Clievelandi vindiciae or Cleveland's genuine poems. Tuttavia molte attribuzioni restano incerte e ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...