Nel diritto pubblico romano, garanzia riconosciuta al cittadino che, condannato dal magistrato alla pena di morte o al pagamento di una multa superiore a un certo ammontare, poteva appellarsi al popolo [...] tradizione, il rimedio sarebbe stato introdotto già nel 509 a.C., ossia all’inizio della Repubblica; ma si ha la certezza che soltanto verso la metà del secolo successivo fu possibile avvalersi della p., appellandosi ai comizi centuriati per ...
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Nel significato originario, capo, comandante (connesso con magis «più»); seguito da una determinazione in genitivo, fu titolo di magistrati, comandanti militari, funzionari del mondo romano e medievale.
Nel [...] Magistrato straordinario della Repubblica Romana (5°-3° sec. a.C.); era nominato dal dittatore e il suo ufficio consisteva nel Nel corso del 4° sec. il numero dei magistri militum fu ampliato. M. officiorum Una delle quattro dignitates palatinae, le ...
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Nell’esperienza giuridica romana, il processo di età imperiale, che si affiancò inizialmente a quello repubblicano, sancito nell’ordo della legge Giulia del 17 a.C., e finì quindi per soppiantarlo del [...] luogo a notevoli differenze rispetto al processo formulare (➔ formula), con il quale pure coesistette a lungo. La c., infatti, fu instaurata anche senza la collaborazione del convenuto, in contumacia del quale il processo poteva ora svolgersi. Venne ...
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Giurista (Praga 1881 - Berkeley, California, 1973). È stato il massimo esponente del normativismo giuridico, cioè di quell’indirizzo metodologico che riduce tutto il diritto a norma. Laureatosi a Vienna [...] della giurisdizione costituzionale (Corte costituzionale), in opposizione a C. Schmitt sul tema su chi dovesse essere il del 1920, alla cui redazione collaborò attivamente. Fu anche giudice della Corte di giustizia costituzionale austriaca, ...
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Giureconsulto romano (n. 140 circa - m. 82 a. C.), figlio del giureconsulto Publio; pontefice (115), questore (110), tribuno (106), console (95), poi (94) proconsole d'Asia; pontefice massimo (89). Con [...] '86 ferito da sicarî di Mario, nell'82 fu fatto uccidere da Mario il Giovane. Fu il maggiore dei giuristi repubblicani, il primo che e pratica che era commentato ancora nel 2º sec. d. C. Si discute se appartenga a lui il Liber singularis ὄρων sive ...
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sponsio In diritto romano, antico contratto verbale, con il quale era possibile assumere obbligazioni di qualsiasi contenuto mediante la pronuncia di determinate parole. Aveva origine probabilmente sacrale, [...] giuramento; ma già intorno alla metà del 5° sec. a.C. il negozio della s. era del tutto laicizzato, e perciò utilizzabile fatto oggettivo. D’altronde, anche in seguito la s. fu utilizzata per garantire l’esecuzione di una prestazione altrui, pur già ...
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La prima raccolta di leggi imperiali di cui si abbia conoscenza nell’esperienza giuridica romana, risalente al 291-92 d.C. La raccolta – che fu detta Codex per via della caratteristica veste editoriale, [...] con fogli di pergamena rilegati a libro, e Gregorianus perché ne fu autore un privato, di nome Gregorio o Gregoriano, di cui non si hanno notizie – conteneva rescritti, ossia pareri ufficialmente rilasciati dal principe su richiesta dei cittadini, in ...
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Legislatore spartano, che secondo la tradizione sarebbe stato figlio di Eunomo, nel quale è probabilmente da riconoscere una ipostasi del buon governo (εὐνομία). La sua cronologia era incerta anche per [...] antichi: o contemporaneo dell'emigrazione dorica (12º sec. a. C.), o del sec. 10º-9º, o (come vuole Aristotele) e poi, perdutasi la cognizione della sua originaria qualità di eroe, fu considerato un uomo. Delldi L. gli antichi ci conservano oracoli ...
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Uomo politico, giurista e storico romano (n. 154 a. C. - m. dopo il 78 a. C.), amico di uomini politici di tendenze conservatrici e di educazione filosofica greca, specialmente stoica, come Muzio Scevola, [...] un processo di concussione intentatogli dai cavalieri alleati di Mario; non potendo pagare la multa, dovette andare in esilio, che gli fu alleviato dalle città di Asia da lui beneficate. A Smirne lo andò a trovare (78) Cicerone, che finse più tardi ...
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Giurista (Tolosa 1522 - Bourges 1590). Studiò a Tolosa, ma fu soprattutto nella sua educazione umanistica un autodidatta. Cominciò a insegnare a Tolosa (1547); insegnò poi a Cahors (1554-55), a Bourges [...] a Valenza (1567-75), per la terza volta a Bourges (1575-1590), che fu il centro della vera scuola cuiaciana. Tra i suoi scolari ricordiamo G. Scaligero, A Questo atteggiamento polemico, che nascondeva al C. la grandezza dello sforzo ricreatore della ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...