ZORRILLA y MORAL, José
Alfredo Giannini
Poeta spagnolo, nato il 21 febbraio 1817 a Valladolid da don José Zorrilla che vi rivestiva l'elevata carica di relatore della cancelleria e da doña Nicomedes [...] nel sec. XIX spagnolo, ché in lui sia la poesia lirica intesa nel significato più ampio, sia la narrativa e la drammatica , in Z. si salva per l'amore di doña Inés.
Un'opera incompiuta è il poema orientale Granada. di cui abbiamo nove libri, preceduti ...
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VALÈRY, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Sète nel 1871 da padre francese e madre italiana. Verso il 1892 frequentò a Parigi gli ambienti letterarî e conobbe Stéphane Mallarmé, che tanta influenza [...] intenditori. Scrive quindi le Odes (1920) e diverse altre liriche e poemi raccolti poi nel volume Charmes (1923), che origini culturali, al movimento simbolista in genere e all'opera del Mallarmé in particolare: attraverso questi, al "Parnaso ...
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WERGELAND, Henrik Arnold
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Kristiansand il 17 giugno 1808, morto a Cristiania il 12 giugno 1845. Poeta spontaneo, irruento, immaginoso, e, al medesimo tempo, uomo [...] nel trasporto del sentimento e nell'impeto delle passioni, la poesia trabocca talvolta torrenzialmente in squarci lirici di elementare potenza. Soprattutto l'opera è un grande atto di fede nelle forze creatrici del popolo e nell'elevazione del genere ...
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VERDAGUER i SANTALO, Jacint
Carlo BOSELLI
Poeta e sacerdote catalano, nato il 17 maggio 1845 a Folgaroles (nella pianura di Vich), morto il 10 giugno 1902 a Vallvidrera, presso Barcellona. Allievo del [...] può dire che la lingua catalana sia assurta a vera lingua letteraria. L'opera del V. si divide in tre parti: patriottica, mistica ed epica. Così alle liriche patriottiche come alle mistiche egli seppe imprimere il vigoroso sigillo della propria alta ...
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VAZOV, Ivan
Enrico Damiani
Scrittore bulgaro, nato a Sopot il 27 giugno 1850, morto a Sofia il 22 settembre 1921. Dal padre, mercante, fu iniziato al commercio. A Kalofer, presso il padre di Hristo [...] , Ne šte zagine! (Non perirà!).
V. fu uno dei più fecondi scrittori bulgari. La sua opera abbraccia tutti i generi letterarî, pur eccellendo soltanto nella lirica e nella novella. Ottime pagine non mancano anche nei suoi romanzi, mentre la parte più ...
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MERRILL, James Ingram
Andrea Mariani
Poeta statunitense, nato a New York il 3 marzo 1926. A un'adolescenza agiata, povera di affetti ma ricca di esperienze intellettuali (simbolisti, Proust, Rilke, [...] audacia, a The bridge di H. Crane. L'opera rivela una profonda coerenza strutturale e una pluralità di motivi raccolta, di particolare interesse per il lettore italiano è la lunga lirica Walks in Rome.
M. è anche autore di due romanzi sperimentali ...
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VAUGHAN, Henry
Mario Praz
Poeta inglese, nato a Newton St Bridget (Brecknockshire, nel Galles Meridionale, onde il nome di Silurist dato al V. dai contemporanei, dagli antichi abitanti di quella regione, [...] osservatore rivelavano la volontà e la potenza di Dio. Le opere alchimistiche di Thomas V. ci dànno la chiave delle fantasie poesia di George Herbert da cui in parte deriva, la lirica religiosa del V. le è superiore per baleni d'intuizione mistica ...
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VERHAEREN, Émile
Diego Valeri
Poeta belga di lingua francese, nato a Saint-Amand, presso Anversa, il 21 maggio 1855, morto, travolto da un treno, a Rouen, il 27 novembre 1916. Finiti gli studî di giurisprudenza, [...] manifesta la tendenza del V. a rappresentare in forme lirico-epiche la sua più vicina e familiare realtà, seguirono, forza ingenua della visione e la travolgente eloquenza poetica. Tutta l'opera del V. è pubblicata dalla Società del Mercure de France. ...
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VALAŌRÍTĒS, Aristotélēs ('Αριστοτέλης Βαλαωρίτης)
Poeta neoellenico, nato in Leucade, da famiglia epirota, il 2 agosto 1824, ivi morto il 24 luglio 1879. Fece i primi studî a Corfù; dal 1844 al 1846 frequentò [...] ma alcune, come Θανάσης Βάγιας, ‛Ο Σαμουήλ, La fuga, ed altre hanno forma di ballata e preludono alle successive opere epico-liriche. Κυρὰ Φροσύνη (Corfù 1859, Atene 1868), poema in quattro canti, in metri varî, spesso in forma dialogata, narra le ...
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WINTHER, Christian Ferdinand
Giuseppe Gabetti
Poeta danese, nato a Fensmark, presso Næstved, il 29 luglio 1796, morto a Parigi il 30 dicembre 1876. Fu, anche nella realtà quotidiana dell'esistenza, [...] di dirgli di no, e un melodrammatico congedo - attraverso la lirica Ravnens Kvide (1834) - mise bruscamente fine all'avventura, con strascico o a morire - abbia avuta in Europa: e resta opera notevole, anche se il W. s'illuse invano di diventare ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...