Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] di U. Boccioni e le tensioni deformanti di C. Carrà. L'opera di A. Soffici - il fondatore di Lacerba - propone in modo esemplare proprio alla tecnica visiva: BÏF§ZF+18. Simultaneità. Chimismi lirici. E quando, nel 1920, la sua pittura si rivolgerà ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] tenue nostalgia nella pienezza sentimentale magistralmente fissata in modalità poetiche spesso inventate dalla sua sensibilità epica e lirica. Con la sua opera sperimentava i temi e i toni più diversificati: dalla satira al realismo, dall'idillio all ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] G.M. Hopkins o di W.H. Auden. Nel secondo dopoguerra operava M. Guidacci (1921-1992), la prima seria traduttrice di E. Dickinson (e sempre bene accolta da filologi e linguisti) parabola lirica. Un dialetto si è trasformato in una lingua aristocratica ...
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Spagnola, letterature di lingua
Ines Ravasini
Spagna
Nell'ambito della narrativa, l'inizio del nuovo millennio si è aperto nel segno dell''assenza' a causa della scomparsa di alcune figure di riferimento [...] (n. 1962: Quinta de la caridad, 2004); si tinge di giallo anche l'opera dell'argentino-messicano R. Díez (n. 1940) con il romanzo Papel picado (2004 dodici poeti prendono le distanze dalla lirica realista della mimetica rappresentazione del quotidiano ...
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Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] romantico fondato sulla triade di epos, dramma e lirica. Riproposto in pieno Novecento da E. Staiger, per il lettore a partire da una tradizione oppura da una serie di opere a lui note" (H.R. Jauss, Alterität und Modernität der mittelalterlichen ...
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Tedesca, letteratura di lingua
Antonella Gargano
Chi voglia ricostruire un possibile profilo del panorama letterario di lingua tedesca nell'arco di tempo successivo alla data limite del 1989, non può [...] attenzione verso la nuova metropoli, la tanto attesa grande opera sulla Germania della svolta sia Ein weites Feld, il già 2001). Il capoluogo della Sassonia è presente soprattutto nella lirica e con un deciso cambiamento di direzione rispetto agli ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] di frammenti... Giacché sempre la bellezza è frammentaria in un'opera... quando non ci si contenta di esprimere un momento di vita verso, sia pure libero, la prosa: una prosa lirica, o lirica in prosa, concisa, epurata da tutto che paresse estraneo ...
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Portoghese, letterature di lingua
Simone Celani
Distribuiti su quattro continenti, i Paesi di lingua ufficiale portoghese sono attualmente otto e contano, nell'insieme, oltre 235 milioni di abitanti; [...] della castigliana, grazie a diversi autori che, con la loro opera, hanno arricchito una tradizione ormai in via di consolidamento. Fra unico libro, Sangue negro (1951), prototipo della lirica di protesta ispirata alla negritudine. Ma grazie a nuove ...
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Scandinave, letterature
Bruno Berni
L'inizio del 21° sec. è stato caratterizzato in Scandinavia da una estrema vivacità della produzione poetica, che quasi ovunque è tornata a rapportarsi alla tradizione [...] , traduttore di J.L. Borges, saggista, poeta dal rigore formale, ma anche attento teorico del senso della creazione lirica. Fra le sue opere degli ultimi anni vanno ricordati il romanzo Tingenes orden (2000, L'ordine delle cose) e la raccolta poetica ...
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VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] della fiaba la potente effusione della sua anima essenzialmente lirica (Tündérvölgy, 1826; Délziget, 1826; Magyarvar, 1828; una luce che supera ogni sua opera anteriore.
Edizioni: P. Gyulai, V.M. összes munkái (Opere complete di V.), volumi 8, ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...