Scrittore e poeta italiano (Faenza 1852 - presso Casola Valsenio 1909). Autore di romanzi, opere di polemica politico-sociale e scritti d'arte e di storia, O. elaborò una concezione etica dello Stato e [...] e polemica tende a effigiare il travaglio dell'umanità moderna, l'opera dei popoli e delle nazioni, lo sforzo dell'uomo che si dà tra fede cattolica e sentimento patriottico, e con la lirica rievocazione dei primi eroi d'Africa, che addita alla ...
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Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599). Studiò a Cambridge, dove si legò d'amicizia con G. Harvey, dedicandosi poi agli studî classici (soprattutto Platone, nell'originale e attraverso i neoplatonici [...] club letterario, l'Areopagus. Nel 1579 pubblicò una delle sue opere maggiori, The shepheardes calender, che dedicò a Sidney; sono dodici tre libri di The faerie queene con l'altra lirica nuziale Prothalamion, mentre scriveva (1598 circa) il trattato ...
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Poeta e critico portoghese (Lisbona 1888 - ivi 1935). Artefice principale del rinnovamento della letteratura portoghese nel 20° sec., P. anticipò molte delle novità letterarie europee. Attraverso le varie [...] programmatiche dalla rivista Orpheu. La validità della sua lirica, riconosciuta gradualmente e tardi a causa delle scarse borghese nella crisi tra i due secoli. Con la sua opera multiforme ed enigmatica, pubblicata a partire dal 1942 e ormai ...
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Scrittore italiano (Senigallia 1863 - Roma 1939). Muovendo da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo alla De Marchi, P. giunse via via a esprimere il suo dissidio - tra [...] angustie e velleità; donde il sempre più deciso prevalere, nella sua opera, della donna, concepita come compendio ed emblema di quel dissidio. L'ambivalenza di un'ispirazione insieme critica e lirica, ironica ed elegiaca, come fa sì che ogni dato e ...
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Poeta (Catania 1844 - ivi 1912). R. cominciò con versi lirici in cui il facile canto è più o meno infrenato dalla disciplina umanistica (raccolti poi, insieme con altri, nelle Ricordanze, 1872); ma ben [...] anche da scrittori ostili al Carducci, come P. Fanfani, dalla quale la reputazione letteraria di R. uscì compromessa.
Opere
Esordì con versi lirici (poi raccolti in Ricordanze, 1872), ma si volse ben presto ad ampi e macchinosi poemi d'ispirazione ...
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Scrittore e filosofo statunitense (Boston 1803 - Concord, Mass., 1882). Elaborò i temi di rinnovamento religioso e culturale che ispirarono il gruppo trascendentalista. Grande prosatore, non costruì un [...] dove sono contenuti in nuce ed espressi in una intensa prosa lirica i temi dei suoi saggi, quasi tutti ispirati alle sue della coscienza religiosa e di ogni verità umana.
Opere
Nella sua opera si nota una evoluzione stilistica dal denso lirismo ...
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Poeta e romanziere danese (Thisted, Jütland, 1847 - ivi 1885). Scrittore tra i più significativi della letteratura scandinava, dopo un esordio poetico con il raffinato ciclo dei Gurresange ("Canti di Castel [...] penetrazione psicologica e un'esasperata sensibilità romantica. L'opera narrativa di J. ebbe larga risonanza anche fuori del paese: da R. M. Rilke a D. H. Lawrence; la lirica trovò interpreti in compositori come C. Nielsen, A. Schönberg e G. Mahler ...
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Lottò con esiti incerti contro i Mori e, all'interno del regno, contro la nobiltà, incontrando inoltre grosse difficoltà relativamente alla successione. Mirò invano alla corona imperiale indirizzando poi [...] poetica di A., le Cantigas de santa María, è la sua opera più personale. Si tratta di più di 400 componimenti poetici (composti in cui la rielaborazione di leggende medievali si alterna all'espressione puramente lirica del canto in lode alla Vergine. ...
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Poeta ciuvascio (Šajmurzino, Repubblica dei Ciuvasci, 1934 - Mosca 2006). Maestro del verso libero, è ritenuto uno dei poeti più importanti e originali della Russia del secondo Novecento. La raccolta più [...] radicata nella tradizione poetica russa novecentesca, attingendo in particolare all'opera poetica di O. E. Mandel´štam e di B. L. Pasternak. Caratterizzata da un intenso impressionismo lirico, essa accoglie spesso dalla natura suoni e suggestioni che ...
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Poeta (Marradi 1885 - Castel Pulci, Firenze, 1932). Figlio di un maestro elementare, rivelò presto indole inquieta e straordinaria sensibilità. Dopo il liceo a Faenza, frequentò corsi di chimica all'univ. [...] D'Annunzio, Nietzsche, il decadentismo francese e il futurismo giocoso di un Palazzeschi, l'opera di C., per l'intensità visionaria, per la lirica suggestione del suo linguaggio analogico, ha avuto largo influsso sulla poesia italiana successiva, in ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...