Poeta russo (Mosca 1799 - Pietroburgo 1837). Discendente da una famiglia di antica nobiltà e, per parte di madre, dal principe abissino A. Gannibal (cui dedicò il romanzo Arap Petra velikogo "Il negro [...] a Pietroburgo, dove frequentò tra l'altro ambienti legati alle società segrete rivoluzionarie, divenendo ben presto (grazie a opere come le liriche Vol′nost′ "Alla libertà", 1817, e Derevnja "La campagna", 1819, e il poemetto Ruslan i Ljudmila "R. e ...
Leggi Tutto
Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] A noi sono giunti meno di 300 versi; nessun carme intero.
Vita e opere
Nato nell'isola di Paro e figlio (o pronipote) di Telesicle (o e sofferenze. L'amore, parte essenziale della lirica archilochea, si esprime talvolta violentemente, con linguaggio ...
Leggi Tutto
Musicista francese (Ciboure, Pirenei Francesi, 1875 - Parigi 1937). Guidò, insieme a C. Debussy, l'innovazione musicale dei primi trent'anni del Novecento, in Francia e ben oltre i suoi confini, esprimendosi [...] allo spirito della tradizione francese dei clavicembalisti settecenteschi. Opere principali: teatro: L'heure espagnole, commedia musicale in 1 atto (Parigi 1911), L'enfant et les sortilèges (fantasia lirica in 2 quadri, Montecarlo 1925) e i balletti ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (n. 1170 circa - m. 1220 circa). Autore di componimenti epici e di alcune liriche, W. è ricordato soprattutto per il Parzival (1200-10), romanzo cavalleresco, nel senso di fornire con generosità [...] , stando alla gran quantità di manoscritti delle sue celebrate opere epiche. Fra queste il primo posto, non solo in e ultima fatica. Accanto a quella epica, minore fu la produzione lirica di W., il quale tuttavia assume anche in questo campo una ...
Leggi Tutto
Shelley, Percy Bysshe. - Poeta inglese (n. Field Place, Horsham, Sussex, 1792 - m. mare di Versilia 1822). Di famiglia antica e facoltosa, fu educato a Eton e a Oxford, da dove fu espulso (1811) per l'opuscolo [...] con i romanzi di A. Radcliffe, che imitò in due informi opere narrative, Zastrozzi (1810) e St. Irvyne (1811); quest' the Third, una satira su Wordsworth e la più grande delle sue liriche, la Ode to the west wind. Nel 1820 gli S. si trasferirono ...
Leggi Tutto
Musicista (Lucca 1858 - Bruxelles 1924), discendente da un'antica famiglia di musicisti (v. voce prec.). Studiò con C. Angeloni all'istituto lucchese G. Pacini, poi al conservatorio di Milano con A. Bazzini [...] che si può dire abbia rivelato la personalità artistica di Puccini. Le opere che seguirono, ad eccezione di La Bohème (libr. di G. espressivo e personale recitativo melodico. Se la soluzione lirica della scena pucciniana si espande in melodia, va ...
Leggi Tutto
Romanziere francese (n. Nizza 1940), di padre inglese e di madre francese. La sua tecnica di romanziere è ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare a un primo approccio: la scrittura ''allo [...] '' non è che il mezzo per eccellenza per una ricerca che si rivela per molti aspetti lirica e poetica nei più differenti modi e forme letterari. Centrali nella sua opera il tema della città con il suo fascino e la sua aggressività (Les géants, 1973 ...
Leggi Tutto
Musicista (Köstritz, Turingia, 1585 - Dresda 1672). Nel 1599 fu ammesso nel Collegium Mauritianum di Cassel. Suo maestro in quel tempo fu G. Otto, buon polifonista di scuola veneziana. Nel 1606 entrò all'univ. [...] Suo scopo era di esprimere, con la maggiore intensità lirica consentita alla musica, il senso religioso ed etico dei Elysiis succedit (si ignora la data). Postume le edizioni di molte opere, tra le quali: Die sieben Worte ... Jesu Christi, ecc. ...
Leggi Tutto
Musicista (Maiolati 1774 - ivi 1851); studiò dapprima con N. Bonanni, poi al conservatorio napoletano della Pietà dei Turchini con N. Sala e G. Tritto. Lasciato il conservatorio, passò a Roma (1795), dove [...] ), fu un insuccesso; la seconda, il dramma Milton, fu poco dopo applaudita all'Opéra comique. Dal 1803 al 1806, S. si diede alla composizione del suo capolavoro, La vestale, tragedia lirica in tre atti, testo di V.-J.-É. de Jouy. Opposizioni di ogni ...
Leggi Tutto
Poeta inglese (Londra 1795 - Roma 1821). Uno tra i più significativi poeti del romanticismo inglese, la sua opera è sostanziata dai temi della bellezza intesa in quanto valore di trascendenza e quindi [...] K. è documentata dal suo epistolario.
Vita e opere
Orfano, fu messo dai tutori come apprendista presso due ultime poesie sui preraffaelliti). K. scoprì nell'ode una forma lirica atta a esprimere le qualità essenziali del suo genio. Tutte le odi ...
Leggi Tutto
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...