GIUNTI (Giunta), Filippo, il Giovane
Massimo Ceresa
Probabilmente il maggiore dei sette figli di Bernardo di Filippo il Vecchio, del ramo fiorentino della famiglia di tipografi, e di Dorotea Modesti, [...] il numero delle botteghe salì a cinque. Ciononostante, era ormai venuto meno il predominio dei Giunti nell' in lingua greca ed ebraica (pp. 299-317); religiosi (pp. 318-331); in volgare italiano (pp. 332-446); francesi (pp. 447 s.); spagnoli (pp. 449- ...
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CASTALDI, Cornelio
Claudio Mutini
Nacque a Feltre intorno al 1453 dal notaio Daniele, che aveva ricoperto in città cariche pubbliche. Scarse notizie si hanno sugli studi che egli compì nella città natale. [...] scampato pericolo: e lo stesso Bembo, della cui lettiga il C. si era valso per recarsi a Feltre promettendogli di tornare al più presto possibile "in (ciò si intenda tanto per le rime in volgare quanto per i carmina, che valsero all'autore i ...
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DE MARGHERITA (Demargherita), Luigi Francesco
Guido Ratti
Nacque a Torino il 9 ott. 1783 da Giovanni Francesco e da Benedetta De Caroli. Rimasto orfano in tenera età venne accolto in casa dallo zio [...] più spedita, agevolata dal fatto che il giovane non s'era compromesso in maniera evidente con il regime francese. Reggente la cattedra '49: "la qual cosa voleva dire in buon volgare, di procacciarle favorevoli al ministero" (Profili parlamentari..., ...
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CAMPESANO, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Campese (Bassano) il 9 apr. 1521 da famiglia agiata che si era stabilita nella cittadina veneta verso la metà del sec. XIV. L'immagine del padre, Pietro, [...] 74).
Come gran parte dei giovani di famiglia agiata, il C. era stato dunque mandato a studiare prima a Padova e poi a Bologna di lettere scritte da i più vari auttori professori della lingua volgare italiana, Venezia 1544, cc. 72 ss.).
Per quel che ...
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CASARIO, Antonio
Giancarlo Schizzerotto
Nacque a Cesena in un anno imprecisato della prima metà del sec. XVI, da una famiglia oriunda fiorentina. Non sappiamo nulla della giovinezza, dei suoi studi [...] casa nostra" una lettera a don Giacomo Passamonti nella quale, dopo essersi compiaciuto col corrispondente che si era dedicato alla poesia volgare, gli mandava un suo sonetto richiedendone il giudizio ("Tu, ch'al superbo e glorioso monte", conservato ...
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FABBRI, Girolamo
Massimo Ceresa
Nacque a Ravenna, da Aurelio e Cecilia Mastalli, il 25 dic. 1627- Seguì gli studi di grammatica e retorica, nonché quelli di filosofia e teologia, nel seminario di Ravenna. [...] dedica, collaborava strettamente.
Il Manco, dell'Ordine dei teatini, era nativo di Lecce, ed aveva esercitato la sua missione nell' F. si dilettò di scrivere versi in poesia latina e volgare, e partecipò alle Accademie degli Ansiosi di Gubbio e a ...
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FIOCCHI, Andrea
Franco Pignatti
Nacque a Firenze da Domenico. L'esiguità delle fonti non consente di ricostruirne la biografia se non negli avvenimenti principali.
Per qualche tempo lo si è identificato [...] 1418-19 e lì morì diciottenne nel 1419: se il F. gli era più o meno coetaneo, la sua data di nascita doveva aggirarsi intorno al di Eugenio IV a S. Maria Novella, della derivazione del volgare dal latmo e, nell'Italia illustrata (Basileae 1559, c. ...
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MEZZABATI, Aldobrandino
Gabriella Milan
de’. – Nacque nel 1250 circa a Padova, da Ugone Denario, giudice. In quella città visse stabilmente, a parte brevi periodi trascorsi a Firenze e a Vicenza, esercitando [...] come toppo»: Brugnolo, pp. 371-373).
L’astro del M., con cui si era inaugurata in direzione così profondamente toscana la linea della lirica volgare nel Veneto, era destinato, tuttavia, a esaurirsi rapidamente: il suo nome, infatti, viene del tutto ...
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MOSCHENI, Francesco
Ennio Sandal
– Di origine bergamasca, nacque forse nella val Imagna, in data impossibile da precisare, tra il secondo e il terzo decennio del XVI secolo.
Con il fratello Simone introdusse [...] stampare effemeridi, pronostici, opere in latino e in volgare e altro materiale di largo consumo. Per riconoscenza e senza di lui l’ipotesi di lavoro in due sedi non era realizzabile.
Altri inconvenienti sopravvennero a mettere in crisi l’attività: ne ...
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BENIVIENI, Antonio, il Giovane
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Oretta Niccolini il 17 genn. 1533. Di debole complessione e di salute cagionevole, fu destinato fin dalla fanciullezza [...] studioso si andavanoindirizzando verso i capolavori della letteratura volgare. Ascritto all'Accademia Fiorentina, vi tenne le consolo dell'Accadernia Fiorentina, nella quale la sua autorità era andata crescendo con gli anni. Della stessa Accademia il ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...