CAMPELLO, Bernardino
Angela Dillon Bussi
Nacque a Spoleto il 28 marzo 1594 dal conte Solone, giureconsulto, e dalla nobile Rotilia Capecio, terzogenito di dieci figli. Le vicende della sua famiglia, [...] cure solo se si trattava della propria città.
Fin dalla prima giovinezza il C. si era dedicato agli studi umanistici, scrivendo poesie per lo più in volgare, numerosi componimenti di contenuto religioso, pubblicati poi con il titolo di Discorsi sacri ...
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GABBA, Carlo Francesco
Pasquale Beneduce
Nacque a Lodi il 14 apr. 1835 da Melchiade, insegnante di belle lettere e scrittore, e da Maria Cavezzali.
A Pavia fu alunno nel collegio "Ghislieri", poi studente [...] senso comune, una sorta di rinverdita "sapienza volgare" di ascendenza vichiana - garantivano l'arricchimento saggio sotto forma di lettera all'amico avvocato A. Mosa, si era schierato per la precedenza del matrimonio civile (I due matrimoni civile e ...
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BORGHESE, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque a Siena, in data imprecisabile, da Niccolò di Bartolomeo, una delle personalità politiche cittadine di maggior rilievo alla fine del sec. XV. Era cognato [...] de Soria e con quelle, non meno persuasive, di Ferrante Gonzaga che era entrato con le sue truppe in Val di Chiana ed aveva spinto alcuni Angelis e dal Mazzuchelli, una traduzione, cioè, in volgare e in versi sciolti del terzo libro dell'Eneide ...
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DELLA VALLE, Berardino
Mauro De Nichilo
Nacque a Roma da Lelio e da Brigida de' Rustici il 25 ott. 1450 (cfr. Gatta, p. 630, dove si rimanda a p. 139 dei vol. 131 del fondo Della Valle-Del Bufalo dell'Archivio [...] Di questo periodo ci sono pervenute quattro sue lettere in volgare a Francesco Gaddi, ambasciatore fiorentino presso il duca di Milang Nel maggio del 1486 per incarico di Ferrante, di cui era diventato uditore, il D. si adoperò per rappacificare i ...
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CICCAGLIONE, Federico
Mario Caravale
Nacque. a Riccia, presso Campobasso, il 1° nov. 1857 da Abele e da Vincenza de Paola. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Napoli, s'interessò [...] diritto italiano, nella quale la complessa e vasta materia era sistemata secondo un ordine rigidamente cronologico.
Tale ordine è in e il germanico; la seconda, dedicata all'"epoca del diritto volgare" che per il C. va dalla caduta dell'Impero alla ...
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GIUNTI (Giunta), Tommaso
Massimo Ceresa
Figlio di Lucantonio il Vecchio e di Francesca di Soldano di ser Francesco di Cepparello, nacque a Venezia il 6 marzo 1494 e venne presto coinvolto dal padre [...] con il G., per il quale tradusse in latino e in volgare le Vite di Plutarco intorno al 1544, bisogna ritenere che tale la raccolta di Navigationi e viaggi di Giovanni Battista Ramusio, che era amico del G. e di Girolamo Fracastoro. L'opera, di grande ...
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CESANO, Gabriele Maria
Franca Petrucci
Nacque a Pisa da Leonardo, presumibilmente non molto prima del 10 genn. 1490, giorno in cui gli fu impartito il battesimo. Compì studi giuridici e con ogni probabilità [...] in sé, più che per il danno che gliene era venuto; infatti era stato chiamato al servizio del papa "con favori, commodi Delle lettere, I, Pavia 1564, p. 45v), difendendo l'uso del volgare, associava il nome del C. a quello del Tolomei, del Molza, del ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Giovane
Massimo Ceresa
Probabilmente il maggiore dei sette figli di Bernardo di Filippo il Vecchio, del ramo fiorentino della famiglia di tipografi, e di Dorotea Modesti, [...] il numero delle botteghe salì a cinque. Ciononostante, era ormai venuto meno il predominio dei Giunti nell' in lingua greca ed ebraica (pp. 299-317); religiosi (pp. 318-331); in volgare italiano (pp. 332-446); francesi (pp. 447 s.); spagnoli (pp. 449- ...
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CASTALDI, Cornelio
Claudio Mutini
Nacque a Feltre intorno al 1453 dal notaio Daniele, che aveva ricoperto in città cariche pubbliche. Scarse notizie si hanno sugli studi che egli compì nella città natale. [...] scampato pericolo: e lo stesso Bembo, della cui lettiga il C. si era valso per recarsi a Feltre promettendogli di tornare al più presto possibile "in (ciò si intenda tanto per le rime in volgare quanto per i carmina, che valsero all'autore i ...
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DE MARGHERITA (Demargherita), Luigi Francesco
Guido Ratti
Nacque a Torino il 9 ott. 1783 da Giovanni Francesco e da Benedetta De Caroli. Rimasto orfano in tenera età venne accolto in casa dallo zio [...] più spedita, agevolata dal fatto che il giovane non s'era compromesso in maniera evidente con il regime francese. Reggente la cattedra '49: "la qual cosa voleva dire in buon volgare, di procacciarle favorevoli al ministero" (Profili parlamentari..., ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...