BILLANOVICH, Giuseppe
Carlo Vecce
Nacque a Cittadella (Padova) il 6 agosto 1913 da Eugenio, medico, appartenente a una famiglia originaria di Traù in Dalmazia, e da Maria Ciani.
La formazione, 1930-1936
Dopo [...] sospesi tra letteratura alta e popolare, tra latino e volgare, tra storia e mito, tra laicità e istanze Questa coerenza aspra e monotona al proprio dovere d’intellettuali era difficile ieri; è difficilissima oggi» (Dal Medioevo all’Umanesimo ...
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FREGOSO (Campofregoso), Battista
Giampiero Brunelli
Nacque a Genova il 2 febbr. 1452 dal doge Pietro e da Bartolomea Grimaldi, figlia del signore di Monaco. Trascorse i primi anni a Piombino, di cui [...] la rivolta con la forza, ma il loro esercito era stato duramente sconfitto dai Genovesi e dalle truppe di Roberto delusioni subite e il suo isolamento politico lo fecero volgere alle lettere, coltivate nell'adolescenza. Pensò dapprima alla stesura ...
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MANUZIO, Paolo
Tiziana Sterza
Nacque a Venezia il 12 giugno 1512 da Aldo il Vecchio e da Maria Torresano, figlia di Andrea socio di Aldo.
Il M. trascorse l'infanzia con la madre e i fratelli Manuzio [...] merito del quale, negli anni Venti, si era compiuto il passaggio dall'originaria denominazione "aldina" dal quarto decennio del secolo si registra un'apertura verso la letteratura in volgare: dopo l'Arcadia e i Sonetti, e canzoni di I. Sannazzaro, ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] a Martelli, apprese non soltanto la grammatica e la poesia in volgare, ma anche il latino, e forse il greco. Probabilmente forse per sfuggire al clima di sospetto di cui il capofamiglia era oggetto, si aprì il secondo processo per eresia.
Il primo ...
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ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] 66; nominato canonico, sembra che abbia rifiutato il vescovado che gli era stato offerto, per l'insorgere di una malattia agli occhi.
da disinteressato amore per la verità. Anche l'uso del volgare viene contestato dall'E., che scrive in un solenne ...
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LEYVA, Virginia Maria de
Massimo Carlo Giannini
Figlia di Martín, conte di Monza, e di Virginia Marino, nacque a Milano tra il dicembre 1575 e l'inizio del 1576. Al battesimo ricevette il nome di Marianna. [...] cedimento nella tutela degli interessi economici e del prestigio familiare era connesso, da una parte, all'esigenza di chiudere una inedita). Il capitolo XVIII di tale opera, redatto sia in volgare sia in latino, ha l'eloquente titolo Di una verace ...
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BAGLIONE, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Roma intorno al 1573 da Tommaso, fiorentino, e da Tommasa Grampi, romana. Dopo due anni non individuabili passati presso il fiorentino Francesco Morelli, [...] della chiesa di S. Martino a Napoli - dove il B. si era recato per cambiar aria dopo una malattia - del 1590 circa. Nelle Storie traduzione pesante del naturalismo e del luminismo in realismo volgare e in teatrali effetti di contrasto. Fatto che ...
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CIAMPI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Nacque a Pistoia il 30 ott. 1769 da famiglia povera; compì gratuitamente i primi studi nel seminario della sua città e a ventisei anni fu ordinato sacerdote, senza [...] radicalizzando la tesi della derivazione dalla tarda e volgare latinità (De usu linguae Italicae saltem a saeculo non trovò l'accoglienza che aveva sperato; apprese, inoltre, che non era l'unico filologo della facoltà e che, anzi, si trovavano a ...
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BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] attenzione i problemi letterari e linguistici dei primi secoli del volgare, così come si dovette al contrasto che l'oppose in da commedie di Molière: C. IV 9, cc. 252r-257r), che era allora in Siena, per merito soprattutto del Gigli e di I. A. ...
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CAMERINI, Mario
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 6 febbr. 1895 da Camillo, noto socialista, avvocato, originario dell'Aquila, e da Laura Genina, di famiglia altoborghese, imparentata con P. S. Mancini.
Il [...] e la satira, talvolta aspra, più spesso greve e volgare della "commedia all'italiana".
L'ultimo film della sua ormai anziano regista già da un anno aveva lasciato Roma e si era trasferito a Gardone Riviera con la seconda moglie Tulli Hruska, sposata ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...