CARRARA, Francesco da, il Novello
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Fu l'ultimo signore di Padova: figlio di Francesco il Vecchio e di Fina Buzzacarini, vi nacque il 29 maggio 1359. Meriti e reputazione [...] . aveva passato le Alpi e per conto proprio si era recato in Germania dal duca Stefano III di Baviera, a cura di C. Steiner, ibid., XIII, 1, ad Indicem; Cronica volgare di anonimo Fiorentino già attribuita a Piero di Giovanni Minerbetti, a cura di E ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] costruire il periodo, G. si richiama alla prosa rimata volgare, che a sua volta discendeva dalla latina, per far periodo non breve. Qui Loderengo, subito dopo l'esilio da Firenze, si era ritirato in un convento, nei cui pressi, in zona Genestre, il ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] fini che agli uni e agli altri, in quanto uomini socievoli, sono comuni" era parsa al D. improponibile (Opere, V, p. 484). Nel 1964 la aggiungeva ora quella contro le insipienze del marxismo "volgare" (Plechanov, Lukács), non guidato da appropriati ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] . Camillo Orsini, amico dei benedettini più influenti, era uno "spiritualista" fervente. Contro di lui Pietro Aretino 18 vite di martiri in esametri latini e della Palermitana, poema volgare in terzine, ricco di reminiscenze dantesche.
Da S. Martino ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] lirica, parallela a quella, in latino e in volgare, dell'Ariosto, è la rimozione di ogni schema petrarchistico di Livio e di Cesare, di Celso e del prediletto Plinio. Era una posizione in linea con i risultati del più maturo umanesimo, diciamo ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] è lo zio Vincenzo, che negli ultimi anni del Quattrocento era priore dei domenicani a Milano e dal 1501 generale dell alcune vite di Plutarco.
Maggiore importanza hanno le opere poetiche in volgare: i Canti XI de le lodi de la signora Lucrezia Gonzaga ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] Bruni, di qualche anno più anziano di lui e col quale era forse entrato in relazione fin dal suo soggiorno in Arezzo. Proprio costrutti, nella aderenza, specie sintattica, al volgare contemporaneo, si rivela felicemente idonea a esprimere la ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] giovenili inettie", che in altro luogo egli specifica essere tutte in volgare; questa produzione quindi, che in parte il C. probabilmente rifuse nei Ricordi, era gelosamente conservata e non ritenuta degna di distruzione. Avvalora questo attaccamento ...
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BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] essi ebbero uno scambio epistolare in cui il tono elogiativo era d'obbligo per entrambi. L'Aretino per primo scrisse tra i quali due frammenti di una storia veneziana in volgare, che fecero credere erroneamente a una possibile continuazione delle ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] originale ma che ben si inscriveva in quell'idea di nobilitazione del volgare e dei suoi classici che caratterizzava la cultura della Firenze medicea. Il L. era stato inoltre già lettore attento delle rime petrarchesche, come testimonia la loro ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...