GIOVANNI da Montecorvino
Luigi Canetti
Nulla di certo sappiamo sulla sua famiglia d'origine e sui primi anni di vita: da una sua lettera, datata 8 genn. 1305, risulta che in quella data G. era già un [...] al 1292-93, e tradita nella versione compendiosa in volgare dovuta al domenicano Menentillo o Manettello da Spoleto (cfr. , presso la corte di Khān bālīq, dove nel frattempo Timur Olgeitu era succeduto al grande Kublai morto il 18 febbr. 1294.
G. vi ...
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BENIVIENI, Domenico
Cesare Vasoli
Fratello di Girolamo e di Antonio, nacque a Firenze da ser Paolo Benivieni intorno all'anno 1460.
In una "portata" catastale dei padre, resa nel 1457, è già incluso [...] Garin, Firenze 1942, p. 386). Infine il 28 apr. 1491 il B. era nominato canonico della basilica di S. Lorenzo, con il patronato di Lorenzo il Magnifico ispiravano anche la sua prefazione alla versione volgare del De virtute fidei in Dominicae crucis ...
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GIUSTINIANI, Orazio
Massimo Ceresa
Nacque, da famiglia genovese, nell'isola di Chio il 28 febbr. 1580. Il padre, Giuseppe, apparteneva al ramo dei Longo in Ughetti; la madre, Despina, al ramo dei Garibaldi. [...] quando celebrò il sinodo di Farfa e lo deputò a sovraintendere tale abbazia, di cui era titolare.
A causa delle sue origini e della sua conoscenza del greco volgare, il G. fu coinvolto soprattutto nelle vicende della Chiesa greca. Il 13 giugno 1627 ...
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ALBERTI, Leandro
Abele L. Redigonda
Nacque a Bologna il 12 dic. 1479 da Francesco, di famiglia oriunda da Firenze. Decenne, fu affidato per gli studi umanistici al retore bolognese G. Garzoni. Nel novembre [...] -15 fu una prima volta "compagno" del maestro generale, ch'era allora il celebre Gaetano (Tommaso de Vio).
Tornato a Bologna, all dalla originaria lingua latina in un volgare volutamente facile "per beneficio del volgo": ne uscì allora soltanto una ...
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MANZONI, Giuseppe
Piero Lucchi
Nacque a Venezia, il 2 genn. 1742, da Giacomo, "cartèr" cioè venditore di carta, e da Teresa Venanzio.
In occasione del matrimonio dei genitori del M., nel 1739, il nonno [...] Venezia 1797, p. 250). Intorno al 1758 il M. era stato cofondatore, insieme con Giannantonio De Luca e un altro chierico indirizzò poi verso temi più elevati con Le tre Veneri (Volgare, Apostrofia e Urania) (ibid. 1765), poemetto in 468 ...
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FIGLIUCCI, Felice (in religione Alessio)
Dario Busolini
Nacque a Siena il 4 maggio 1518 da Francesco di nobile famiglia.
Fu avviato presto agli studi, in previsione di una brillante carriera ecclesiastica. [...] che di per sé, proprio per la sua elevatezza, era un'attività propria più degli angeli e degli spiriti puri Col Tolomei corrispose anche a proposito della questione del volgare, esaltandone la capacità di esprimere argomenti scientifici e filosofici ...
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Carnevale
Cecilia Gatto Trocchi
Tempo di spasso e di baldoria
Il Carnevale è la grande festa del periodo invernale e, nei paesi cattolici, precede la Quaresima che, con i suoi quaranta giorni di penitenza, [...] Finalmente una servetta fa ridere la dea facendo un gesto volgare e tutto rinasce e fiorisce.
Le feste di Carnevale
due ragazzi scoppiavano allora a ridere, dato che il riso era legato alla fecondità. Poi i lupacchiotti, indossate maschere e pelli ...
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BONFANTINI, Accursio
Eugenio Ragni
Di notabile famiglia fiorentina - i nomi di alcuni esponenti di essa compaiono tra i priori e tra i più alti magistrati cittadini - ricoprì dal novembre 1326 all'agosto [...] degli atti e della sentenza del precedente processo, in cui era stato condannato il Tractatus in sphaeram; si fa tradurre il , pieno di eretica falsità, un cert'altro libretto volgare intitolato Acerba - il nome del quale esplica benissimo il ...
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ANGELA da Foligno, beata
Giorgio Petrocchi
Nata a Foligno nel 1248 circa; di famiglia agiata (si ignora il casato), non compì studi, ma nonostante la sua ignoranza della scrittura e la modesta esperienza [...] prossimo alla casa della beata; testimone preziosa dei resoconti era una fedele compagna di Lella (tale il diminutivo col ed analogie.
Si attribuisce ad A. anche una breve operetta in volgare, La bella e utile dottrina, forse un compendio, a cura di ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] fatto approvare in Parlamento (1534), con il quale il re era «accettato e riconosciuto come unico e supremo capo, sulla terra, iscrizioni e da brani delle Scritture, tradotti in volgare per una maggiore intelligibilità; per es., le numerose ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...