CARBONE, Ludovico
Lao Paoletti
Nacque il 1º maggio 1430 da Antonio, forse a Cremona.
La famiglia, di modeste condizioni mercantili, era originaria di Cremona: il padre si trasferì dalla città natale [...] per le artes il 10 giugno 1456; già da tempo però si era messo in luce come oratore: la prima sua orazione pare essere quella 6 della Biblioteca comunale di Perugia, tutto dedicato a scritti in volgare (le Facezie ed il dialogo De la partita soa) ed ...
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BRUCIOLI (del Bruciolo), Antonio
RR. N. Lear
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel popolo di S. Niccolò in data incerta nell'ultimo decennio del sec. XV (forse 1498). La condizione civile dei Brucioli, [...] diede prova della sua reverenza per i maestri della lingua volgare italiana oltre che nei Dialogi e nelle traduzioni e nei il B. sembra aver riveduto il suo giudizio su quello che era stato per lui il simbolo della Repubblica in rovina, il Savonarola ...
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LOTTI, Antonio
Carlida Steffan
Figlio di Matteo e di Marina Gasparin, nacque a Venezia il 5 genn. 1667, nella parrocchia di S. Marina, dove fu battezzato venti giorni più tardi con il nome di Antonio [...] tali istituzioni. Caffi attribuisce al L. un oratorio in volgare su libretto del nobiluomo Z. Vallaresso, Gioas re di per un solo anno, ma alla fine del 1718 - il teatro non era stato ancora ultimato - fu rinnovato per altri dodici mesi. Oltre alla ...
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BETTONI, Nicolò
Francesco Barberi
Nato il 24 apr.1770 a Portogruaro (Venezia) da Giampietro e da Angela Zanon, figlia di Antonio, industriale e noto economista friulano, frequentò per un solo anno la [...] Mella; insoddisfatto di tal genere di lavoro, poiché gli era nato interesse per l'editoria chiese e ottenne (1803) è da fare delle cosiddette opinioni filosofiche del B. - un volgare fatalismo con pretesa scoperta di una "grande verità" -, né delle ...
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BARBIERI, Giovanni Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Modena nel 1519 da famiglia di piccola borghesia notarile: il padre ser Bartolommeo Barbieri di Castelnuovo era amministratore di alcuni feudi del [...] che l'opera "hora è stata ridotta brevemente in volgare italiano secondo .il suo vero sentimento"), mostra una notevole e di scavo in un campo che prima di lui non era mai stato così ampiamente e sicuramente esplorato - anche per la mancanza ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] , nel 1890, "canonico teologo della cattedrale di Avellino"), era borghesemente modesta e di contado ma liberale e "laica" deplorare che più tardivamente delle altre lingue romanze assurgesse il volgare a letterarietà e a strumento di poesia e di ...
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CALCO, Tristano
Franca Petrucci
Figlio di Andrea e di Maddalena Caimi, nacque presumibilmente poco prima della metà del sec. XV; sposò Susanna Calcaterra ed ebbe un figlio, Giovanni Francesco. Benché [...] opera del Corio, che, persino con l'adozione del volgare, scelse di rivolgersi ad un pubblico non esigente che una copia dell'opera, il materiale della quale evidentemente gli era stato affidato quando aveva ricevuto l'incarico di proseguire la ...
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GALLI, Clotilde Annamaria, detta Dina
Emanuela Del Monaco
Nacque da Giuseppe e Armellina (o Ermelina: Chi è?, 1948, s.v.) Nesti a Milano il 16 dic. 1877. Figlia d'arte - Armellina era attrice seppure [...] italiana alle varie cocottes francesi: il personaggio della protagonista era allegro senza essere volgare e la sua vivace spregiudicatezza era addolcita da un pizzico di sentimentalismo.
La G. era a quel tempo considerata una fra le maggiori attrici ...
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ANTONIO MARIA Zaccaria, santo
Paolo Prodi
Nacque in Cremona alla fine del 1502 o all'inizio dell'anno seguente - il giorno preciso della nascita non è noto - da Lazzaro, patrizio cremonese discendente [...] di fra Battista da Crema, avvenuta nel gennaio 1534, era divenuto direttore spirituale della Torelli. Un'ultima difficoltà fu di S. Paolo, composte dal santo in lingua volgare ma con numerose forme dialettali lombarde, giacciono nel manoscritto ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] 1303-1305 abbiamo quattro verbali notarili dai quali risulta che era entrato a far parte del Collegio dei decani dell'Ospedale La produzione letteraria di B. comprende opere in latino ed in volgare. Tre sono le opere latine a noi pervenute, due in ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...