CAPPELLO, Bernardo
Francesco Fasulo
Nacque a Venezia nel 1498 da Francesco di Cristoforo e da Elena di Piero Priuli. Il padre, illustre diplomatico della Repubblica, morì nel 1513 e il giovane C. fu [...] questi anni la sua fama di poeta raffinato ed elegante si era diffusa: il Bembo gli inviava dei sonetti per chiederne il eloquente evidenza.
C. Mutini
Fonti e Bibl.: P. Bembo, Opere in volgare, a cura di M. Marti, Firenze 1961, ad Indicem; M. Sanuto ...
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BETUSSI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Bassano intorno al 1512.
Lo Zonta ha rintracciato notizie sulla famiglia Betussi che risalgono alla prima metà del Quattrocento. In quest'epoca un Martino esercitò [...] vituperevole legame", per cui "non potendo più vincere l'amore, era stato costretto a tornare al l'abito antico". Gli eruditi hanno inventive dei poeta petrarcheggiante e il B. si volge con la consueta tempestività verso quel tipo di narrativa ...
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DA TEMPO, Antonio
Pasquale Stoppelli
Nacque, con molta probabilità, a Padova verso la fine del XIII secolo dal giudice Buzzacarino di Antonio Panevino, appartenente ad una antica famiglia padovana che [...] della professione si accompagnò in lui a uno spiccato interesse per le lettere e soprattutto per la poesia in volgare.
In quegli anni Padova era in Italia il più importante e originale centro di cultura preumanistica (basti ricordare i nomi di Lovato ...
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VITELLI, Vitello
Michele Lodone
– Nacque forse a Città di Castello nel 1480, figlio naturale di Camillo. Il nome della madre è ignoto.
Fu probabilmente Camillo – condottiero e signore di fatto di Città [...] giungevano ai francesi in Lombardia, optò – come gli era consueto – per una strategia più prudente e attendista, , figlio di Vitelli, e di averle «racconcie in questa favella volgare» (Lettere di diversi..., 1551, p. 5). Le novantacinque missive ...
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ROSSI (De Rossi), Niccolo d'Aristotele de', detto lo Zoppino
Lorenzo Baldacchini
ROSSI (De Rossi), Niccolò d’Aristotele de’, detto lo Zoppino (Zoppino, Niccolò). – Nacque a Ferrara non dopo il 1478. [...] 1527, testimone nel 1541 in un atto di un notaio ferrarese, era stato arrestato a Venezia nel 1513 insieme a Vincenzo di Polo hanno i testi di cultura popolare e pratica come l’Epulario volgare di Rosselli e il Viaggio da Venezia al santo Sepolcro, ...
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BALDI, Camillo
Mario Tronti
Figlio di Pietro Maria, insegnante per ventisei anni di filosofia e di medicina, nacque a Bologna nel 1550. Intraprese gli studi letterari, passando poi alla filosofia e [...] .
Nella Secchia rapita del Tassoni il B. "principal dottore", ch'era "astuto come veglio e sapea secondar l'onda corrente", compare come e 1644 (ne esiste anche un'edizione in volgare con questo titolo: Discorso sopra il modo di conoscere ...
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DELITALA, Pietro
Angela Piscini
Nacque a Bosa (prov. di Nuoro), da Niccolò e da Sibilla Dessena presumibilmente intorno al 1540.
La famiglia paterna, di antica origine corsa, apparteneva a quel ceto [...] (come nel caso S. Arquer).
Se il D. era ancora in prigione nel 1591, ben presto riacquistò la libertà nei sec. XV e XVI, Firenze 1967, pp. 14, 82, 171; N. Cossu, Il volgare in Sardegna, Cagliari 1978, pp. 49 s., 75 s.; E. Sestan, I Sardi in bilico ...
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POLENTA, Guido da
Enrico Angiolini
POLENTA, Guido (Guido Novello) da. – Nacque verosimilmente a Ravenna non più tardi del 1275 da Ostasio I da Polenta (morto nel 1297); della madre non si conosce l’identità.
Sposò [...] capitano del Popolo a Reggio, poi podestà a Cesena, dove era in carica il 10 agosto, quando il canale del costruendo porto pp. 605-620; P. Vecchi Galli, Cultura «di corte» e poesia volgare a Ravenna fra Due e Quattrocento, ibid., pp. 621-639; S. Pari ...
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BENIVIENI, Antonio
Ugo Stefanutti
Nacque a Firenze il 3 nov. 1443 (cfr. Archivio di Stato di Firenze, Libri dell'età, II, c. 174, Tratte 443), da Paolo, notaio, e da Nastagia de' Bruni, di antica e [...] perdute. In questa specie di diario il B. annotava in volgare, con chiarezza di stile e grafia nitida, i propri affari Inoltre risultò che l'ordine di sequenza originale di queste era stato sovvertito e che alcuni casi erano stati soltanto sunteggiati ...
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D'AURIA, Giovan Domenico
Francesco Abbate
"Fra quelli che uscirono dalla scuola del nostro famosissimo Giovan da Nola, certamente annoverar si deve Domenico D'Auria per lo migliore". Così si esprime [...] alloro (allusione alla sua attività poetica, in latino e in volgare) oltre che della Natura e dell'Arte.
La maestosa D., Geronimo D'Auria.
Il 16 marzo del 1573 il D. era già morto: agli eredi viene infatti effettuato un pagamento per la tomba ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...